NO al Referendum Costituzionale - Comune Varese 5 stelle

Nel prossimo mese di ottobre ci sarà un importante appuntamento. Il referendum sulle modifiche Costituzionali. Inutile ribadire l’importanza della consultazione che vede il M5S in prima linea per appoggiare il NO.

Queste le parole di Beppe Grillo:

«La nostra Costituzione è stata scritta in commi piccoli, brevi e comprensibili a tutti: dal laureato al manovale. Questa riforma è composta da articoli lunghissimi e incomprensibili ai più. È da rispedire al mittente».

Il meetup Varese Cinque Stelle - attiAMOci VARESE - ha organizzato per sabato 10 settembre, dalle ore 14.30, presso la sala della Cooperativa di Biumo & Belforte, sita in Varese viale Belforte nr.165, un convegno/corso sul “”perché e come sostenere le ragioni del NO al referendum sulle modifiche Costituzionali””.

Il relatore sarà Francesco Montorio, attivista 5 stelle e membro del Comitato per il NO alla riforma costituzionale. Introduce la portavoce regionale Paola Macchi.

L’evento, che è principalmente rivolto a tutti gli attivisti della Provincia di Varese, che nei prossimi mesi dovranno spiegare ai cittadini le ragioni del NO, servirà per conoscere i primari aspetti della Costituzione coinvolti dalla riforma, anche nel combinato disposto con l’Italicum, e per confrontarsi in modo più efficace con le persone disponibili per un NO consapevole.

Durante i lavori ci saranno degli spazi dedicati a domande e approfondimenti da parte del pubblico presente

Riteniamo opportuno evidenziare che il convegno/corso, interattivo con slides e video, è gratuito e avrà una durata di circa quattro ore e toccherà i seguenti argomenti:

- Introduzione: referendum e comunicazione, linguaggio e strategia, slogan e anti-slogan;
- La Nostra Costituzione: nascita, logica, struttura (cenni);
- La riforma: artt. interessati, conseguenze;
- L’Italicum e Riforma: gli effetti perversi;
- Conclusioni: anti-slogan e demistificazioni.

Per una più adeguata preparazione dell’incontro e quindi una sua maggiore efficacia è sempre opportuno poter conoscere in tempo utile il numero dei potenziali partecipanti, ed è quindi gradita la prenotazione.

Puoi prenotare la tua adesione al seguente link:
http://www.varese5stelle.net/calendario-eventi-2/22-come-sostenere-il-no-al-referendum/registration.html

Lago Varese – Risanamento e Lago balneabile

Ecco il decalogo dei 5 stelle a difesa del Lago di Varese
Obiettivo: risanamento e lago balneabile

Con l’avvicinarsi delle elezioni la vecchia politica ci riprova. Essendosi accorta che il Lago di Varese può ancora essere un cavallo su cui puntare per avere molta visibilità, come se niente fosse la partitocrazia torna ad annunciare cure e rinnovati impegni di risanamento, la cui credibilità sta ormai da tempo sotto i tacchi di tutti.

Vale la pena ricordare l’utilizzo del Phoslock, sbandierato ai quattro venti, che avrebbe dovuto risanare le acque del nostro lago, costato un centinaio di migliaia di euro buttati al vento o meglio nelle acque senza ottenere alcun risultato. Ma il punto di forza della vecchia politica è proprio questo, essere certi di avere ancora qualcuno da “intortare” e appropriarsi delle battaglie dei 5 stelle (veri precursori di fondamentali campagne ambientali) per tentare di acquisirne la paternità. L’aspetto tecnico-scientifico, quello delle ragioni per cui il nostro lago sta morendo, sono evidentemente secondarie o (forse) non interessano proprio.

Infatti, non essendosi accorta che l’eutrofizzazione del Lago proveniente dal fosforo degli scarichi fognari è responsabile dello stato comatoso del nostro Lago, la vecchia politica sfoggia oggi in pompa magna ricette trite e ritrite e annuncia ovvietà mirabolanti. Da oltre un ventennio ci ripetono le stesse cose, qualcuna talmente scontata da lasciarci a bocca aperta, del tipo: “il punto fondamentale resta quello di trovare il modo di non inquinare più” (fonte: La Prealpina 29/01/2016). Il problema è grave ma non è serio verrebbe da dire parafrasando il grande Flaiano.

La verità è una sola, il lago non si risanerà (mai) se non si passerà con urgenza dalle parole ai fatti, e ogni organo istituzionale deve fare la sua parte. La vecchia politica è convinta che la sottoscrizione di rinnovati impegni dell’Associazione dei comuni rivieraschi o la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio del Lago (conditi con un po’ di alternanza ai vertici, un po’ di UE e un po’ di annunci) sia la panacea per ridare vita al nostro Lago, e magari renderlo balneabile in 5 anni come è stato annunciato dall’amministratore della Cooperativa dei Pescatori, nonché rappresentante del Comitato Scientifico del Lago.

E’ tanto che lo diciamo e qui lo ribadiamo forte e chiaro: i 5 stelle non ci stanno e vanno avanti nel loro percorso proponendo alcune concrete misure di salvaguardia e difesa della sponda varesina di competenza comunale con la speranza che l’Associazione dei comuni rivieraschi possa trovarle di buon senso e recepirle per l’intero bacino lacustre e con l’obiettivo ultimo di renderlo balneabile:

• Organizzazione di squadre (Task Force) per il rilevamento dal bacino lacustre degli scarichi rilevati sulla sponda del Comune di Varese prevedendo battute giornaliere/settimanali in coordinamento tra Servizio di Prossimità (SdP), GEV e polizia urbana.
• Organizzazione di squadre (Task Force) per interventi di contrasto (dissuasione/interdizione) del fenomeno del bracconaggio per la parte di sponda varesina. (SdP, GEV, Cooperativa pescatori, pescatori amatoriali);
• Verifica della natura degli scarichi rilevati e catalogazione in abusivi e non abusivi, inquinanti e non.
• Analisi dei reflui, provenienti dalla sponda varesina, scaricati nel Lago.
• Avviso di messa al bando (moratoria) degli scarichi inquinanti secondo una classifica di priorità.
• Obbligo (entro un anno di tempo o altro termine più restrittivo dalla Giunta) di realizzazione di impianti di depurazione (fitodepurazione ammessa) a carico delle proprietà su cui viene rilevato lo scarico abusivo.
• Sanatoria onerosa: - ridotta se (mediante ravvedimento operoso), la proprietà su cui viene rilevato lo scarico abusivo (sponda varesina) sottoscrive l’impegno di chiuderlo entro i termini prescritti.
- intera per tutti i rimanenti scarichi.
• Divieto su tutta la sponda varesina di attracco (o partenza) con imbarcazioni dotate di motori a combustione interna.
• Introduzione di attività turistico-culturali, di pesca sportiva e di navigazione eco-sostenibile sulle sponde varesine con mezzi da diporto neutral carbon.
• Organizzazione di squadre per la vigilanza, l’osservazione e la pulizia della sponda del Comune di Varese in coordinamento tra: SdP, GEV, SalvaCittà, polizia urbana.

n.b. la problematica del collettore circumlacuale non viene qui citata poiché di competenza di organi istituzionali superiori.

I rifiuti un bene prezioso

Il percorrere della nostra vita porta a scartare materiali di differente matrice che accatastiamo, materiali che in modo non corretto definiamo rifiuti. Ogni persona, dalla più giovane alla più anziana, scarta ogni giorno in media 1,2 kg di materiale prezioso ma che viene buttato via.  Per il raggiungimento del postulato “Rifiuti Zero” occorrerebbe seguire, divulgare, imparare la Regola delle 3R,  Raccolta differenziata,   Riciclaggio e   Risparmio.

La Regola delle 3R è fondamentale, sono passi, momenti, abitudini, modi di vivere che ogni Cittadino dovrebbe avere nel cuore. Si può arrivare a differenziare l’80% dei rifiuti con un piccolo, piccolissimo sacrificio da parte dei Cittadini, ma questo piccolo sacrificio sarà un grande regalo che si fa all’ambiente e alle generazioni future. Si può arrivare a separare l’80% del rifiuto prodotto in tempi brevi, occorre anche la volontà politica, tale traguardo permetterebbe di chiudere più della metà degli inceneritori in regione Lombardia e qualche discarica, ogni 5% in più dell’ottanta per cento vedrebbe la chiusura di un altro inceneritore.
Chiudere gli inceneritori vuol dire ridare vita a materie che andrebbero in cenere e in fumo, inoltre si avrebbero meno inquinanti in atmosfera a tutto vantaggio della salute dei Cittadini.
In regione Lombardia si è arrivati al 50% nel differenziare, mentre in provincia di Varese (dati recentissimi) si è arrivati al 64% mentre Varese è al 60%. Ovviamente siamo ancora fuori norma perché dal primo gennaio del 2015 dovevamo arrivare a separare il 65%. Ma cerchiamo di entrare in questo mondo e capire cosa scartiamo, cosa buttiamo via. Una notevole quantità di plastica, dalle bottiglie agli involucri degli alimenti ai contenitori di derrate alimentari.

Ma cosa abbiamo utilizzato per produrre la plastica, petrolio, l’oro nero di oggi che prima di essere tale era vita, si vita fatta da micro organismi unicellulari vegetali e animali vissuti milioni di anni fa. Poi se andiamo a rovistare nel cassone delle immondizie troviamo carte di ogni tipo, giornali, scatole di cartone, fogli e ancora carta di tutte le dimensione. Chiudiamo gli occhi per un istante e cerchiamo di trasformare tutta quella carta in alberi, tanti alberi dalle mille forme che incorporano l’anidride carbonica con acqua e luce per farne le chiome e ci donano ossigeno. Ma noi vogliamo la carta, allora in modo cieco e stupido abbattiamo gli alberi e distruggiamo le foreste.

Sempre nel cassonetto troviamo bottiglie che hanno contenuto del buon vino, bottigliette con succhi di frutta, piccoli flaconi per profumi dalle forme strane e dai colori variopinti e tanti bicchieri rotti. Per fare il vetro abbiamo utilizzato molta energia e la sabbia delle nostre spiagge, pensiamo a quelle sabbie rosa della Sardegna dove il granito si è sminuzzato nei tempi con il costante lavorio dell’acqua e del vento, che peccato usare una sabbia così bella. Guardando bene troviamo anche lattine di alluminio, scatolette di metallo che hanno racchiuso sapori della nostra terra, pesci con olio, impasti a base di fegato d’oca, tante delizie per il palato.

Tutte queste lattine in metallo di vario tipo e forma erano minerali presenti sulla crosta della terra. L’uomo ha fatto grandi voragini, scavato nelle montagne e nelle viscere della terra lasciando ferite incolmabili e ha fuso con il fuoco i vari minerali per poi forgiare lattine, scatolette e altro ancora. Ma la nostra ricerca non si ferma, guardando bene troviamo un miscuglio di forme, colori e aromi, è quanto abbiamo lasciato sul nostro piatto, sono le parti di verdura che non erano belle, sono le bucce delle mele, delle arance, sono i cibi che abbiamo buttato per incuria. Per produrre il tutto abbiamo piantato semi, abbiamo concimato la terra, bagnato ogni piantina con amore e, grazie al sole, al suolo e all’acqua, i semi si sono trasformati in deliziosi frutti.

Quante belle cose abbiamo attorno a noi ma non ce ne accorgiamo, siamo miopi dentro e pigri fuori, anche i rifiuti sono una cosa bella e utile, dovremmo averne maggior rispetto e cura. Separiamo in modo educato, scrupoloso e attento ogni materiale sia esso carta, vetro, plastica, metallo, cibo o altro ancora ponendo ciascun prodotto nell’apposito contenitore, in questo modo faremo un regalo a noi stessi ma il regalo più bello sarà verso l’Ambiente che verrà meno depredato e sfruttato e le generazioni future ci ringrazieranno per aver lasciato un mondo più vivibile e senza debiti.

GdL Ambiente M5S di Varese