Il 19 giugno alle ore 10 a Gavirate sul Lungolago, il consigliere regionale del M5S Prof. Roberto Cenci ci parlerà del Lago di Varese e di come si sia giunti oggi al suo risanamento, dopo lunghi anni di battaglie, e grazie agli interventi della Regione Lombardia
Saranno presenti Il sindaco di Varese Davide Galimberti, Il portavoce Niccolò Invidia, Danilo Toninelli e Stefano Buffagni.
L'evento si svolgerà all'interno della giornata dedicata all'ambiente organizzata annualmente da "Ambientiamo Varese e provincia".
Nella meravigliosa cornice del lungolago di Gavirate, attivisti ed esponenti di associazioni ambientaliste si incontreranno con i portavoce per un momento di condivisione che segna l'inizio di una nuova vita del lago varesino .
Siete tutti invitati a partecipare. Si ricorda l'uso delle mascherine e del distanziamento sociale come da DPCM.
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CALL TO ACTION - UN ALBERO PER OGNI BAMBINO, INIZIATIVA POPOLARE - Legge n. 10 del 14 gennaio 2013
Di fronte alle attuali problematiche ambientali, globalmente riconosciute, lo Stato Italiano, tra le varie azioni messe in atto, ha promulgato la legge n. 10 del 14 gennaio 2013, la quale introduce nuove norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, per la tutela e salvaguardia degli alberi di pregio paesaggistico, naturalistico, ecologico e storico e istituisce la Giornata Nazionale degli Alberi nella data del 21 novembre.
Tutto questo al fine di attuare il Protocollo di Kyoto, ratificato ai sensi della legge n. 120 del 1 Giugno 2002, e le politiche di riduzione delle emissioni, di valorizzazione della tradizione legata all’albero nella cultura italiana, di miglioramento della vivibilità negli insediamenti urbani, di prevenzione al dissesto idrogeologico e di protezione del suolo.
La legge n. 10 del 14 gennaio 2013 modifica inoltre la n. 110 del 29 gennaio 1992, sugli obblighi delle Amministrazioni Comunali, rendendo obbligatorio per i soli Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti la piantata di un albero per ogni nato sul proprio territorio; la prescrizione è estesa anche per ciascun minore adottato. La messa a dimora degli alberi deve avvenire entro 6 mesi dalla nascita dei bambini (e non più 12) ed è fatto obbligo per i Sindaci pubblicare il bilancio arboreo del Comune, indicando il numero di alberi piantati in aree di proprietà pubblica.
Ad oggi, nonostante gli obblighi sopracitati derivino da una legge dello Stato, molti Comuni disattendono queste disposizioni, non mettendo a dimora i nuovi alberi, né sviluppando il bilancio arboreo.
Di fronte all’inerzia delle Amministrazioni Comunali e spinti dalla volontà di promuovere una vera coscienza ambientale, in particolare nelle nuove generazioni, proponiamo azioni di sensibilizzazione e mobilitazione, attraverso la presentazione di:
1. Petizione Popolare Alberi
2. Accesso Civico individuale
3. Mozione per i consiglieri comunali di qualsiasi schieramento.
Ogni punto rappresenta un documento scaricabile attraverso i seguenti link:
• https://goo.gl/Sj8MHF accesso per qualsiasi schieramento Politico o Associazione
• https://goo.gl/1xGQy6 accesso personalizzato Gruppi del MoVimento 5 Stelle
La prima cartella è rivolta a qualsiasi schieramento politico o Associazione, mentre la seconda è appositamente studiata per i Gruppi del MoVimento 5 Stelle.
Sotto l’aspetto contenutistico le cartelle sono identiche e differiscono soltanto per gli aspetti meramente formali.
La Petizione Popolare è pensata per i Gruppi di liberi cittadini che intendono, attraverso una raccolta di firme, portare la problematica all’attenzione della propria amministrazione locale.
L’Accesso Civico individuale è rivolto a chi, singolarmente, decide di evidenziare la problematica presso il proprio Comune, chiedendo conto del bilancio arboreo, ovvero del numero di alberi piantati in funzione delle nascite registrate.
La Mozione è pensata per i Consiglieri comunali.
Ogni documento è indipendente dagli altri e tutti sono “consigli di traccia”; è, quindi, necessario personalizzarli, scaricandoli in word e modificandoli in base alle diverse esigenze.
Vista l’importanza dell’argomento, l’iniziativa è rivolta ad ogni persona o gruppo che ne recepisca l’importanza, indipendentemente dall’orientamento politico.
(GDL) Gruppo di Lavoro Ambiente MoVimento 5 Stelle provincia di Varese http://ambientiamo.net/
Riferimenti
1. Luino lo specchio di un problema https://bit.ly/2Bt08kj
2. G.U. N. 27 dell’1 Febbraio 2013
3. Articolo 2 comma C
4. Secondo calcoli approssimativi, dall’entrata in vigore della Legge n.113 del 1992 ad oggi, ci sono stati, in Italia, circa 14 milioni di nascite
Documento approvato da:
Roberto Cenci, Portavove MoVimento 5 Stelle Regione Lombardia
Niccolò Invidia, Portavoce MoVimento 5 Stelle Camera dei DeputatiNOTA: Lo scrivente non è responsabile in alcun modo sulla prosecuzione locale del progetto, questa iniziativa una “proposta di traccia” che, per quanto dettagliata, non si può conformare a casi specifici.
Recupero Grand Hotel Campo dei Fiori - Interrogazione in Regione Lombardia primo firmatario Roberto Cenci
IL CONSIGLIO Movimento 5 Stelle
INTERROGAZIONE
con risposta in commissione
Al Signor Presidente Del Consiglio Regionale Egr. Avv. Alessandro Fermi
OGGETTO: Recupero della struttura dell'ex Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese e degli annessi edifici in stile liberty.
I sottoscritti consiglieri PREMESSO che
Lo stile liberty si è sviluppato a cavallo tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, cercando ispirazione nella natura e nelle forme vegetali, creando uno stile nuovo, del tutto originale rispetto alle tendenze fino a quel momento in voga; caratteri distintivi del liberty sono stati l'eleganza delle forme, la morbidezza delle linee, la piacevolezza compositiva dei volumi e nei decori. In pochi anni, questa nuova espressione è diventata il simbolo della borghesia in ascesa, contaminando l'architettura, la pittura, la scultura, la moda, l'industria dell'automobile e navale, ecc, e accompagnando la società nella prosperità della Belle Epoque e nelle vicissitudini delle due guerre mondiali.
In Provincia di Varese (e soprattutto nel Comune di Varese) il liberty ha avuto un successo particolarmente significativo, tanto che Varese è oggi una delle città più importanti in Europa per quanto riguarda le testimonianze di questo stile, divenuto una vera e propria moda, uno stile di vita, il simbolo di una società in evoluzione. Sulla scia di una tradizione che riconosceva Varese quale località di villeggiatura aristocratica già dal 1700, con il miglioramento del tenore di vita e con la nuova abitudine di spostarsi per trascorrere piacevoli giornate di vacanza lontani dalle grandi città, a partire dalla fine del XIX secolo la città di Varese, le campagne nei suoi dintorni e il vicino monte Campo dei Fiori, videro la costruzione di innumerevoli ville e villini privati, ristoranti e luoghi di intrattenimento e anche grandi e lussuosi alberghi. Proprio alle porte di Varese abbiamo anche un pregevole e raro esempio di complesso industriale in stile liberty: la birreria Paretti a Induno Olona.
PREMESSO ANCHE che
Tra il 1908 e il 1915, il grande architetto Giuseppe Sommaruga, nella fase ormai matura della sua produzione, ha costruito nella zona di Varese un significativo numero di edifici, tra i quali proprio il Grand Hotel Campo dei Fiori, commissionato dalla Società Grandi Alberghi.
L'ex struttura alberghiera è collocata a 1.200 metri di altitudine sulla cima dell'omonimo monte Campo dei Fiori, il quale sovrasta la Città e il territorio del Comune di Varese. Esso si trova nella parte di territorio comunale inclusa nel Parco Regionale Campo dei Fiori. Poco distante troviamo anche il Sacro Monte di Varese, meta turistica e di pellegrinaggio, l'osservatorio astronomico Schiaparelli, l'ingresso al sistema carsico della grotta Marelli (una delle tante presenti nelle viscere del monte) e innumerevoli sentieri escursionistici.
Nelle vicinanze dell'hotel, con analoghi caratteri architettonici, sono situati l'edificio del ristorante Belvedere e la stazione di arrivo della funicolare, oggi in stato fatiscente ma anch'essi molto significativi dal punto di vista paesaggistico, storico-culturale, turistico e quindi anch'essi degli di massima attenzione. La stazione della funicolare, in particolare, è la fermata a monte della linea aperta nel 1911 e che faceva parte di un più esteso sistema di trasporto su ferro che poneva in collegamento il centro di Varese con il suo territorio e in particolare con il Sacro Monte e il Monte Campo dei Fiori. Alla sua apertura la stampa la definì come la funicolare più importante e alta d'Italia. Chiusa dagli anni cinquanta del secolo scorso, non è mai stata ripristinata, a differenza del troncone in direzione Sacro Monte, che è stato riattivato nell'anno 2000 grazie ad un intervento di restauro e ripristino portato a termine dal Comune di Varese. Lo stesso Comune aveva progettato l'intervento per la riapertura dell'impianto del tronco di funicolare oggi dismesso, ma i lavori non sono mai stati avviati. Si ritiene che il recupero di questa infrastruttura possa essere un'occasione concreta per lo sviluppo del turismo, per la tutela del patrimonio storico e paesaggistico del territorio e per la salvaguardia ambientale (ad oggi numerosi turisti si inerpicano con le proprie auto sul Monte Campo dei Fiori e quindi sarebbe buona pratica garantire un servizio alternativo decisamente più sostenibile dal punto di vista ambientale, anche in considerazione del fatto che ci troviamo all'interno di un parco regionale).
OSSERVATO che
L'ex struttura alberghiera, dismessa da prima degli anni '60 (come anche la stazione della funicolare e il ristorante Belvedere posti nelle immediate vicinanze) si presenta in grave stato di degrado e compromissione dei principali elementi architettonici, delle finiture e dei decori, risalenti all'epoca di costruzione (1910-1912).
Le proprietà che si sono succedute negli anni non hanno mai provveduto a porre in atto le opere di restauro, manutenzione ordinaria e straordinaria, necessarie al mantenimento dell'edificio con i suoi caratteri storici e testimoniali.
Ad oggi tale edificio, data la sua posizione in quota e dominante sulla pianura, viene utilizzato da supporto per l'installazione d'impianti ripetitori e relative antenne, ciò reso possibile dalla normativa afferente il P.T.C del Parco Campo dei Fiori, che ammette un utilizzo per dette funzioni, fatto salvo quanto stabilito dalle Autorizzazioni paesaggistiche previste dalla normativa.
L'impiego di cui sopra ha consentito, per paradosso, la tutela da atti vandalici irreparabili e dal completo saccheggio dei manufatti artistici ancora presenti, quali ad esempio ringhiere e portalampade in ferro battuto e altre opere d'arte, essendo per tale utilizzo necessaria la permanenza di un custode nello stabile.
CONSIDERATO che
Varese fa parte della Rete dell'Art Nouveau, che riunisce 14 tra le città europee più rappresentative dello stile liberty, in un progetto di valorizzazione delle testimonianze di questa corrente.
Il progetto Viaggiando LIBERTY del Parco Campo dei Fiori individua e studia tutte le architetture liberty presenti nel parco o nelle sue prossimità e individua un percorso capace di porle a sistema, in modo da consentire al visitatore di incamminarsi alla scoperta di questi luoghi e di queste architetture, attraverso la rete sentieristica del Parco. Anche il grande albergo, oggetto di questa interrogazione, è individuato all'interno di questo viaggio attraverso il liberty varesino.
La struttura dell'ex hotel e le architetture sopra citate si trovano nel cuore del Parco Campo dei Fiori e riscuotono un grande interesse da parte di turisti e cittadini. Il FAI mostra attenzione e sensibilità per la struttura dell'hotel già da diversi anni e nell'ultima edizione delle Giornate FAI d'autunno il Gigante Addormentato (nome attribuito dal FAI all'hotel) è stato visitato da centinaia di persone e altrettante non hanno potuto goderne perché rimaste escluse dai limitati accessi consentiti.
Ulteriore sintomo del crescente interesse per questa struttura è rappresentato dalla scelta del famoso regista Luca Guadagnino, che ha voluto girare il suo ultimo film Suspiria (remake dell'omonimo film di Dario Argento) proprio all'interno delle sale dell'ex Grand Hotel varesino.
RITENUTO infine che
Risulta sempre più urgente l'intervento delle istituzioni a tutela del paesaggio, come anche sancito dal D.Lgs. 42/2004 che, all'articolo 6 della parte prima, dispone la Valorizzazione del patrimonio culturale, compresa la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, e comunque favorisce e sostiene la partecipazione dei soggetti privati, singoli o associati, alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Recentemente la proprietà dell'ex Grand Hotel ha dichiarato di essere interessata al recupero delle strutture per la riattivazione di attività turistico-ricettive. Durante un'intervista sono state indicate anche alcune date ed esattamente è stato dichiarato che per il ristorante Belvedere i lavori di restauro potrebbero iniziare nel 2019 e che per il Grand Hotel potrebbe essere varato un progetto di investimento entro il 2020.
VISTO anche
Gli allegati alla presente, nei quali sono raccolte fotografiche che descrivono lo stato originale della struttura del Grand Hotel Campo dei Fiori e l'attuale stato di conservazione.
Il testo "Giuseppe Sommaruga {1867-1917), un protagonista del liberty", a cura di Andrea Speziali ed edito da CartaCanta nel 2017.
INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, LA GIUNTA REGIONALE E GLI ASSESSORI COMPETENTI PER CONOSCERE
Se Regione Lombardia sia a conoscenza della condizione di abbandono e trascuratezza, in cui versa questo rilevante patrimonio culturale e paesaggistico del territorio lombardo e varesino.
Come Regione Lombardia valuti l'attuale utilizzo della struttura dell'ex Hotel Campo dei Fiori, ovvero a supporto dei tralicci ai quali sono installati impianti ripetitori, in considerazione della sua importanza dal punto di vista storico, artistico e paesaggistico.
Con riferimento alle proprie competenze in materia di tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici, quali azioni intenda intraprendere in ordine alla situazione di degrado in essere, che determina un diffuso sentimento di malcontento nella cittadinanza e impedisce, nel contempo, il contributo delle strutture descritte alla promozione turistica del territorio e del Parco Regionale Campo dei Fiori.
Visto il grande impegno che istituzioni, enti e cittadini hanno posto per la salvaguardia e promozione dell'ex Grand Hotel Campo dei Fiori e delle strutture connesse sopra descritte e riconosciute le palesi difficoltà economiche che questi enti si trovano ad affrontare dinanzi ad una sfida così imponente, come Regione Lombardia possa intervenire a sostegno dei soggetti interessati e quindi contribuire concretamente alla salvaguardia e al recupero di queste testimonianze del liberty, importanti non solo a livello locale, ma anche nazionale ed euro peo.
Con particolare riferimento al dismesso ramo della funicolare del Campo dei Fiori, come Regione Lombardia possa intervenire per il suo recupero e quindi per la sua riattivazione, in considerazione dell'importanza che questa infrastruttura riveste per la promozione di un turismo sostenibile.
Se Regione Lombardia abbia mai preso contatti con la proprietà della struttura dell'ex hotel. Se si, quali siano le reali intenzioni della proprietà. Se Regione Lombardia ritenga opportuno organizzare un tavolo di lavoro con tutti i soggetti coinvolti e interessati al recupero e alla promozione del Grand Hotel Campo dei Fiori e delle strutture conne sse, al fine di capire le effettive intenzioni di ognuno e quindi di approntare una strategia comune e condivisa, capace di progettare azioni concrete ed efficaci volte al conseguimento degli obiettivi di tutela, conservazione, riattivazione, riuso, valorizzazione e promozione.
RegioneLombardia
IL CONSIGLIO Movimento 5 Stelle
Di seguito le espongono, istanze che sono ben lontane da quanto i Dirigenti dell’ Ospedale e la Giunta Comunale proclamano.
Siamo convinti che bisogna sempre ricordare che il padiglione Dansi e la Geriatria sono il risultato di una donazione e che la memoria dei cittadini di Varese va sempre rispettata.
Dobbiamo sempre tributare gratitudine a quei benefattori il cui nome è scritto nel libro d'oro dell'Ospedale e della Città.
Il tema cruciale della Sanità di Varese e Provincia non sono I posti auto, bensì i posti letto che vengono sempre taciuti.
In passato i posti letto erano 1600 mentre , oggi sono solo 500 : ci correggerà l'Amministrazione dell'Ospedale se non è perfetto il numero.
Cogliamo l'occasione per chiedere formalmente che l'Amministrazione dell’Ospedale renda pubbici i dati oggettivi della graduale, inarrestabile erosione dei posti letto
Sulla Prealpina articoli sulla "Cittadella" e quello del "Tutto esaurito in Pronto Soccorso”, sono sulla stessa pagina e questo sta a dimostrare in modo inconfutabile come la necessità di poter avere nuovi posti letto sia oggi impellente.
Tutta la chirurgia di elezione viene sospesa frequentemente, come mai ?
La vita del magnifico esemplare di liquidambar ( annoverato tra le piante monumentali italiane ) , del vicino platano e del cedro argenteo viene incoscientemente messa a rischio dalla demolizione di geriatria, ma sembra che questo fatto non interessi a nessuno , viene liquidato per soli 16.000,00 € da spendersi per < monitoraggi > di una fine pressochè sicura.
Ai cittadini non importa poi molto dei posti auto.
Il Comune dov'è e in proposito,cosa fa?
La risposta è : < Nulla >! .
Per finire nessuno mai riferisce dei costi,ad esempio:
- I costi a origine del grande monobloccone, del piccolo monoblocchino (day center 1), dei denari spesi fino ad oggi per arrivare a questo numero di posti letto?
- I costi del secondo futuro monoblocchino (day center 2)?
- I costi di demolizione e di smaltimento compresi I rifiuti specialissimi che talvolta finiscono costosamente in Germania oppure , altre volte , in qualche fondo stradale?
- I costi di demolizione della nostra amata Geriatria,della nostra elegante Santa Maria, quelli degli interventi edili negli ultimi dieci anni nella Santa Maria che verrà a rasa al suolo per farne un bel prato dove si potrà forse fare qualche attività ludica,come nei medicalcenter americani?
G.d.L. Ospedale - Movimento 5 Stelle Varese
LETTERA INVIATA AL MINISTRO
Egr. Sig. Ministro,
i cittadini di Varese
letta l’istanza presentata al Comune di Varese in data 17/01/18 dal Direttore Generale della Azienda Ospedaliera di Varese recante un progetto per la demolizione di tre edifici (Padiglione Cattaneo-ex Geriatria , Padiglione Santa Maria e Padiglione Dansi Boffi ) e loro ricostruzione per realizzare radiologia ambulatoriale e Mammografia , Centro Prelievi e Senologia, Oculistica e Ambulatori di Ortopedia e Odontostomatologia , progetto poi integrato in data 11/04/18 e definitivamente approvato dal Comune di Varese in data 26/04/18
considerato
che i reparti che troveranno collocazione nell’erigendo Day Center 2 sono già ospitati nei padiglioni da demolire esclusi Oculistica e Odontostomatologia
che oggi si registra una carenza di posti letto, di medici ed infermieri che costringe anche persone anziane a dover restare sui letti del Pronto Soccorso per diversi giorni prima di poter essere accolta nelle strutture ospedaliere pubbliche
con la presente raccolta firme Le chiedono
di voler riconsiderare la decisione di finanziare la demolizione dei seguenti padiglioni :
1. il Pad. Santa Maria che ha già oggi al suo interno ambulatori di ortopedia , radiologia , Centro Prelievi recentemente ristrutturati nonché sale chirurgiche per farne un prato ;
2. il Pad. Dansi Boffi per ricostituire nuovamente il reparto Dialisi già esistente e funzionante e ricavare anche un parcheggio a raso di 27 posti auto;
3. Il Pad. Cattaneo ex Geriatria che, abbandonato da 11 anni dall’Ospedale , ha 120 posti letto ed è il risultato della donazione di una famiglia Varesina .
Il tutto si tradurrebbe in un risparmio di circa € 17,2 milioni che potrebbero essere spesi per adeguare le strutture esistenti a ricevere Oculistica e Odontostomatologia ed anche ad assumere nuovi Medici ed infermieri per tutta la Provincia di Varese.
Con stima
Il Consiglio Regionale in occasione della discussione della mozione a firma del M5S che aveva come scopo una regolamentazione dello spandimento fanghi nei comuni lombardi, con il fine di formulare linee guida per i Comuni medesimi con lo scopo di recepire, in maniera uniforme, regolamenti sanzionatori che permettano un più capillare monitoraggio del fenomeno dello spandimento dei fanghi sui suoli agricoli lombardi, bene tutto questo è stato boicottato.
Occorre segnalare l’imbarazzante atteggiamento ostruzionistico da parte del Presidente del Consiglio Regionale che, invece di garantire il regolare svolgimento della discussione in Aula, ha consentito un solo intervento, una farsa.
Non bastasse ha immediatamente richiesto il rinvio della mozione in Commissione Ambiente, pena la bocciatura! Il Presidente ha, del tutto arbitrariamente, mozzato la discussione, impedendo all’Aula di esprimere con la voce dei consiglieri delle varie forze politiche.
Ciò ha comportato il rinvio della mozione del M5S che ora dovrà attendere tempi biblici per essere trattata. Un povero espediente della maggioranza per posticipare la discussione di temi che i territori e le amministrazioni comunali vivono con urgenza.
Il Comintato “No ai fanghi in Lomellina” ha autofinanziato una campagna di monitoraggio nei suoli ammendati con i fanghi da depurazione in due aree nei pressi di Mortara. I valori della concentrazione dell’elemento Zinco superano i livelli previsti dalla norma regionale. In aggiunta vi è la forte preoccupazione per i valori degli idrocarburi totali la cui concentrazione è risultata pari a 5.7 mg/kg.
Tali dati sono stati rivelati dal comitato “No ai fanghi in Lomellina” che nell’anno 2016 aveva avviato una campagna di autofinanziamento per far eseguire campionamenti di suolo da esperti del settore.
Occorre una seria e vasta campagna di monitoraggio che prenda in considerazione tutti i contaminanti che sono presenti nei fanghi di depurazione.
Metalli pesanti, metalloidi, IPA, PCBs, diossine, furani, erbicidi, antibiotici e altri composti. Oltre alle analisi chimiche occorre valutare il trasferimento dei contaminanti dal suolo ai vegetali che nel suolo si coltivano.
Resta inoltre indispensabile valutare la salute dei suoli ammendati mediante analisi biologiche che prendano in considerazione la biodiversità del suolo.
Non dimentichiamo che le sinergie dei contaminabnti nel suolo ammendato potrebbero agire negativamente e fungere da moltiplicatori arrecando danni al suolo e alla fertilità stessa del suolo.
Il suolo non è nostro, abbiamo il dovere di lasciarlo sano a chi verrà dopo di noi.
Il giorno 16 marzo presso la sala Montanari con la presenza dell’assessore all’Ambiente dr. De Simone, il prof. Roberto Cenci parlerà del lago di Varese.
Un racconto puntuale di 200 anni di storia, vicissitudini e inquinamenti attraverso la lettura chimica dei sedimenti, si passerà alla visione delle ultime fioriture algali che provocano danni alla salute delle acque.
In conclusione verranno esposti i passaggi che si dovrebbero intraprendere per riportare agli antichi splendori il lago di Varese. Seguirà una tavola rotonda.
Oggi 27/02 al TG Regionale delle ore 14.00 è andata in onda l’intervista rilasciata a RAI 3 per il lago di Varese.
Dal minuto 4 al minuto 5.20
http://www.rainews.it/dl/
Il MU "Attiviamoci Varese" Ringrazia gli amici e colleghi Alessandro Di Battista e Dino Alberti e Cosimo Petraroli per aver accettato l’invito degli attivisti e cittadini di Varese.
Un grazie a tutti gli attivisti di Varese, nessuno escluso che in silenzio e con dedizione stanno dedicando il loro tempo per organizzare questo straordinario evento per la città.
Il MoVimento 5 Stelle è l’unica forza politica in grado di raggiungere il 40% dei consensi su scala nazionale.
Barra dritta, deviamo lo sguardo dalle persone che abbiamo di fronte e guardiamo tutti insiemi nella stessa direzione, verso la vittoria, verso un governo 5 stelle.