Varese 5 Stelle

Il Lago di Varese Sfregiato

Il lago di Varese è come le nubi che passano sopra di noi, grigie e tristi, il lago di Varese è come un fiume di pianura che porta veleni raccolti nel suo percorso, il lago di Varese, acque stanche prive di freschezza e di scintillio, avvelenate dall’incuria dell’uomo e abbandonate al loro destino da politici incapaci di governare. Il tempo per il lago di Varese si è fermato inesorabilmente, la sua vita tutta è in pericolo, la biodiversità, crogiolo di speranze, compromessa.
Un anno fa, tutti ricorderanno, si verificò una spaventosa e dannosa fioritura algale, una delle tante che da alcuni decenni ad oggi si sono susseguite nella più desolante indifferenza da parte dei politici. Oggi ci troviamo nelle medesime condizioni, la memoria e il ricordo di quei giorni sono svaniti senza lasciare traccia.
Ricordiamo allora e per l’ennesima volta cosa occorre, non occorrerebbe, fare per ridare vita al lago:
1) Separare le acque nere da quelle chiare.
2) Sistemare il vecchio collettore che circonda il lago.
3) Chiudere ogni scarico abusivo.
4) Inertizzare i sedimenti.
Questi passaggi devono essere fatti oggi, non si può e non si deve aspettare domani.
Noi del M5S di Varese abbiamo smosso le acque con una raccolta firme, i cittadini desiderosi di vedere un lago pulito hanno aderito al nostro invito ponendo la firma nella speranza che il loro gesto fosse ascoltato. Siamo stati in regione Lombardia con una audizione e nell’occasione abbiamo consegnato le firme dei Cittadini, abbiamo incontrato il presidente della provincia. Non contenti di tutto questo ci siamo mossi con decine di articoli e interviste sui quotidiani, le televisioni ci hanno dato molto spazio e nei numerosi gazebo organizzati abbiamo parlando dei problemi del lago di Varese con la gente comune. Parole al vento, ma noi del M5S ci siamo e ci saremo domani.
Oggi siamo qui per denunciare un altro abuso, per denunciare un’altra violenza che il lago subisce, il bracconaggio che oltre ad essere illegale è una pratica che danneggia pesantemente la vita del lago già fortemente provata.
Questa fiaccolata dove partecipa la gente comune, gli amici del Carpfisching e di altre associazioni senza bandiere, tocca l’anima di tutti, tocca il cuore in profondità ed è indirizzata contro tutte le illegalità, è un urlo di dolore di chi ama l’ambiente, ma è anche un monito forte ai politici per ricordare loro che noi del M5S di Varese non ci arrenderemo così facilmente.
Lotteremo, ci batteremo con tutte le nostre forze per riportare la vita nel lago di Varese e per dare dignità a tutti i Cittadini che amano il lago e l’ambiente.

Roberto Cenci - GdL Ambiente M5S Varese

La Storia infinita del Lago di Varese

Il tempo scorre lento come un fiume di pianura e molte cose ritornano a risplendere quando lo si vuole o quando ci sono politici illuminati, questo non succede per il lago di Varese, non succede per la sua vita animale e vegetale, non succede per la biodiversità persa e compromessa. Il tempo per il lago si è fermato inesorabilmente e le acque stanche non scorrono più.
Esattamente un anno fa si verificò una spaventosa e dannosa fioritura algale, una delle tante che da alcuni decenni ad oggi si sono susseguite nel più desolante silenzio senza lasciare traccia. Tutti i nostri politici si sono mossi, tutti ad elencare ricette, tutti a proporre rimedi. Passato l’evento, le grandi strategie e le parole sono cadute in acqua, annegate, dimenticate, la memoria e il ricordo svaniti.
Oggi il lago di Varese, un angolo di mondo incantevole se non fosse ammalato, è li dimenticato, immobile, moribondo e abbandonato al suo triste destino.
Viene da chiedersi se i politici sappiano solo promettere, purtroppo sembra proprio di si, quando passeranno dalle parole, anzi parolone, ai fatti? Quando seriamente si riporterà in vita il lago per consegnarlo alle nuove generazioni. Con questi politici che non hanno memoria e visti i trascorsi la risposta è mai. Mai riporteranno in vita il lago.
Le cose da fare per ridare vita al lago sono parecchie: separare le acque nere da quelle chiare, sistemare l’obsoleto collettore che circonda il lago e chiudere ogni scarico abusivo, quest’ultima operazione non peserebbe sulle casse della provincia o di nessun comune rivierasco. Si è a conoscenza che diversi scarichi abusivi sono stati identificati, ma l’incuria dei governanti è tale da non fare nulla, lasciare le cose come stanno, aspettare il domani sperando in un miracolo che non si avvererà mai.
Noi del M5S di Varese abbiamo smosso le acque con una raccolta firme, i cittadini desiderosi di vedere un lago pulito hanno aderito al nostro invito ponendo la firma nella speranza che il loro gesto fosse ascoltato. Siamo stati in regione Lombardia con una audizione e nell’occasione abbiamo consegnato le firme dei Cittadini, abbiamo incontrato il presidente della provincia, anche qui abbiamo lasciato le firme, una nostra mozione è stata accettata con voto unanime al comune di Varese. Non contenti di tutto questo ci siamo mossi con decine di articoli e interviste sui quotidiani, le televisioni ci hanno dato molto spazio e nei numerosi gazebo organizzati abbiamo fatto vedere la nostra faccia parlando dei problemi del lago di Varese con la gente comune che ci ascoltava e credeva in una svolta positiva e risolutiva. Tutto questo è stato inutile perché non ha portato frutti, alle nostre richieste, alle nostre democratiche dimostranze non è stato fatto seguire alcun atto, ma vorremmo ricordare ai politici che noi del M5S di Varese non ci arrenderemo così facilmente.
Lotteremo, ci batteremo con tutte le nostre forze per riportare le acque del lago di Varese all’antico splendore e per dare dignità a tutti i Cittadini che amano il lago e l’ambiente.

Roberto Cenci - GdL Ambiente M5S Varese

Lago di Varese Abbandonato

Scorre il tempo e le stagioni si susseguono portando l’evolversi e il mutare delle bellezze della natura. E’ arrivato l’autunno con i suoi colori e tutte le sfumature del marrone, i profumi dell’uva matura e i voli d’uccelli che migrando disegnano il cielo. Ogni giorno una piccola meraviglia appare ai nostri occhi.
Tutto questo non lo possiamo dire per il lago di Varese, piccola perla del varesotto, per il suo risanamento il tempo si è fermato, l’orologio non batte più le ore e le acque malate del lago e la sua poca vita si sono fermate in un coma profondo.
Cerchiamo le colpe o le mancanze che hanno portato il lago e la sua biodiversità in condizioni pietose. Tutti noi per primi siamo colpevoli, non abbiamo saputo proteggere un bene che è di tutti e in particolare scrigno prezioso per le generazioni future, tutti noi abbiamo mancanze non abbiamo saputo scegliere quei politici onesti e volenterosi ma ci siamo lasciati convincere e ci siamo lasciati ammagliare dal canto delle false sirene. I politici che si sono alternati sulle comode e ben remunerate poltrone hanno fatto grandi promesse prontamente dimenticate dopo essere stati eletti. Questo modo di abbindolare la gente accade da troppo tempo.
Purtroppo le vicende si susseguono anche con gli attuali politici che risiedono in regione, in provincia e nel comune e non vede la risoluzione dei problemi legati al risanamento del lago. Cosa hanno fatto sino ad oggi questi lungimiranti amministratori, hanno organizzato una struttura l’Osservatorio del lago, hanno indetto riunioni e audizioni, hanno rilasciato interviste sui quotidiani locali, tutte belle iniziative ma per il momento le acque del lago sono immobili e non si osserva alcun miglioramento. Con le parole e le promesse non si risana il lago, ad oggi ci sono solo parole e promesse. Occorre da subito passare dai progetti su carta (se ci sono) ai fatti, i Cittadini che hanno firmato per chiedere il risanamento si aspettano fatti e non parole, si aspettano di poter fare il bagno nelle acque del lago, si aspettano di vedere le acque chiare e non verdi dalle alghe che come cappio al collo giorno dopo giorno ne uccidono la vita. Basta con le promesse, basta con il domani faremo perchè il domani non arriverà mai. Ma è facile capire che non ci sarà un domani cristallino per il lago di Varese con i politici attuali, l’Osservatorio del lago, che dovrebbe essere il “braccio armato” per iniziare il risanamento, un fulcro di idee e fatti in azione 365 giorni all’anno H24 come piace dire a certi politici, invece si riunisce due tre volte nel corso di un anno, pochino o niente per un malato grave. Ma ovviamente, coloro i quali governano, con questa pochezza, con questa illusione si parano le spalle e si mantengono calda e sicura la poltroncina.
I passi per iniziare il risanamento sono noti a tutti, alcuni non presentano costi per le amministrazioni, un esempio è dato dalla chiusura degli scarichi abusivi. Si proceda da subito alla loro identificazione e contestualmente si attui la loro chiusura. Un segnale di volontà e desiderio, un piccolo passo nella giusta direzione che andrebbe a togliere fosforo e contaminanti alle acque del lago di Varese dandogli respiro.

Roberto Cenci - GdL Ambiente M5S Varese

Lago di Varese Rimedi

Il lago di Varese, acque azzurre, cristalline per un bagno ristoratore in questi momenti di grande caldo. Sono parole, pensieri che ognuno di noi ha nel cuore e che spera, un giorno, un miracolo farà avverare.
Un miracolo, si proprio un miracolo serve per dare dignità ad un lago stanco, ammalato e abbandonato.
Il Meetupp Varese cinque stelle – M5S di Varese ha fatto del lago e dei suoi problemi una bandiera. Una bandiera che portiamo avanti con forza, dignità e amore, abbiamo scritto parecchie decine di articoli, numerose interviste alla televisione e quotidiani, abbiamo raccolto firme, fatto interrogazioni a tutti i livelli, audizioni in regione Lombardia, ma tutto questo non ha portato a nulla. Abbiamo sempre trovato un muro di gomma, fatta eccezione nei periodi pre-elettorali quando tutti, e sottolineiamo tutti i politici, sbandierano l’ambiente e il nostro lago come loro priorità, per poi scordarsene, una volta carpiti i voti, il giorno successivo.
Abbiamo sentito e letto le opinioni di tante (troppe) persone che, leggendo il “corrierino dei piccoli”, si sentono esperti e pontificano su cosa si debba fare e come intervenire per salvare il lago.
Il nostro bel lago risente di una malattia cronica: troppo fosforo nelle sue acque e nei suoi sedimenti che provocano il processo di eutrofizzazione, cioè fioriture algali abnormi.
Che cosa occorre fare, lo ripetiamo per l’ennesima volta e alcune delle operazioni sono a costo zero o molto ridotto
• chiudere ogni scarico abusivo che porta reflui al lago;
• separare le acque scure da quelle chiare e veicolare quest’ultime al lago;
• sistemare il collettore che circonda il lago con particolare attenzione agli scolmatori;
• ripristinare il prelievo ipolimnico agendo in modo naturale, sifonando;
• sfalcio delle piante acquatiche a fine periodo vegetativo e non lasciarle decomporre in acqua, basti pensare alla grande quantità presente sulle rive del lago delle cannucce di lago che per crescere hanno bisogno anche di fosforo.
Queste sono le priorità. Volendo, per velocizzare il recupero della qualità delle acque, occorrerebbe intervenire sui sedimenti, nei quali sono presenti grandi quantità di fosforo che, in assenza di ossigeno, viene rilasciato nella colonna d’acqua.
Siamo stanchi di predicare al vento! Alcuni giorni orsono siamo andati con la portavoce in regione Lombardia, Paola Macchi, dal Presidente della Provincia Gunnar Vincenzi e abbiamo elencato, per l’ennesima volta, cosa serve fare oggi, perché domani sarebbe già troppo tardi.
Siamo stanchi di parole, vogliamo fatti, vogliamo che si inizi da subito il recupero della qualità del lago affinché tutti lo possano godere, vivere ed amare.

Roberto Cenci - GdL Ambiente M5S Varese

Lago di Varese

Verrebbe la voglia di dire per il lago di Varese, questo sconosciuto, perché tutti ne parlano ma pochi sanno quale sia la vera malattia e i rimedi necessari e urgenti per la sua guarigione, per portare le sue acque e la vita all’antico splendore.
Politici e cittadini, tutti assieme, hanno creato una infinità di organismi, comitati, consorzi, associazioni e chi più ne ha più ne metta, per salvare il lago.
Un guazzabuglio che serve a creare confusione, che serve a perdere tempo prezioso, serve a bloccare e frenare ogni iniziativa utile mentre il lago agonizza tra le alghe, il fosforo totalmente preso in una tenaglia che non gli da respiro, non gli da ossigeno e lo sofoca piano piano, questo avviene da almeno cinquanta anni.
Analisi recenti, da parte degli organismi addetti alla tutela e al controllo del lago, non ne sono state fatte, non si conosce la concentrazione di ossigeno nei fondali, non sappiamo i valori di fosforo nelle acque superficiali e profonde, non sappiamo come evolve la situazione. L’indifferenza regna, il caos sta prendendo il sopravvento ma si organizzano eventi internazionali sulle acque del lago, un azzardo senza senso per non usare parole più severe.
Dalle colline il lago ci appare nella sua bellezza, se poi lo osserviamo prima del tramonto con lo sfondo le montagne innevate ci appare un gioiello incastonato tra le variopinte tonalità che, con la Primavera e le belle giornate, magicamente si riempie di forme e colori.
Ma il lago è solo bello se lo si osserva da lontano, guardandolo la mente si libra in mille pensieri e ci si vede nuotare in acque limpide e pulite, bimbi gioiosi che sguazzano felici con madri attente ma serene perché il lago è un caro amico, un compagno di giochi e di svaghi per allietare le giornate estive.
Ma io sto sognando ad occhi aperti, sognare è bello ma la realtà è un’altra, la realtà è purtroppo molto amara e triste nel caso del nostro lago. Camminando sulle rive ci si imbatte in cartelli vecchi, storti, appesantiti, arrugginiti e stanchi dagli anni perché da troppo tempo ci dicono, tra macchie di ruggine e colori sbiaditi, che c’è il divieto di balneazione. Non possiamo fare il bagno, rischiamo malattie alla pelle e se dovessimo per caso bere l’acqua i problemi potrebbero essere maggiori.
Ma anche la vita presente nel lago non è felice, solamente che non lo può dire, ma se ci avviciniamo alle sponde, se facciamo attenzione e ascoltiamo sentiremo un tenue lamento di dolore che esce dalle acque e si diffonde in ogni meandro, in ogni anfratto e riempie il nostro cuore di dolore di tristezza.
Ma che serve ascoltare, che serve guardare il lago morente, noi siamo vaccinati e indifferenti a tutto e a tutti, voltiamo la faccia dall’altra parte, alziamo le spalle e piano piano ci allontaniamo lasciando il lago al suo triste destino.

Roberto Cenci - GdL Ambiente M5S Varese

LE RAGIONI DEL NO VERSO IL REFERENDUM - Varese 5 Stelle

Gli Amici che aderiscono al Meetup attiviAMOci VARESE hanno organizzato a Varese, presso il teatro Santuccio, una conferenza per spiegare le ragioni di un NO consapevole alla riforma Costituzionale, in previsione del referendum del 4 Dicembre 2016. Alla serata hanno partecipato il Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato, i portavoce del M5S alla Camera dei Deputati On. Cosimo Petraroli e On. Danilo Toninelli e la Portavoce M5S in Regione Lombardia Paola Macchi. La serata è stata moderata dal prof. Roberto Cenci, esperto ambientale e attivista storico del M5S.
E’ stata una serata memorabile, il cielo dentro il teatro era costellato di stelle, gli oratori Petraroli e Toninelli superbi nel raccontare le vicissitudini e gli ostacoli che incontrano ogni giorno in parlamento, ma consapevoli di lottare per una causa sacrosanta.

La platea ha appreso dall'intervento di Cosimo Petraroli quanto la riforma della Costituzione voluta dal Governo Renzi abbia come obiettivo quello di cancellare i principi base di uno Stato democratico, inseriti nella nostra Carta Costituzionale dai padri costituenti in seguito al disastro ed alla miseria post Seconda Guerra Mondiale.
La lentezza nell'approvazione delle leggi da parte del Parlamento è, come illustrato da Petraroli, solo uno specchietto per le allodole utilizzato dal Governo per giustificare la riforma: ad esempio per la legge “Boccadutri”, che ha permesso ai partiti di intascare milioni di euro di rimborsi elettorali senza aver rendicontato le spese, il Parlamento ha impiegato solo 3 settimane. Questo esempio indica chiaramente che, quando si vuole, le leggi possono essere approvate in tempi brevi senza stravolgere l'assetto Costituzionale del nostro Paese.

Il portavoce Danilo Toninelli ha illustrato l'impegno dei portavoce sin dal 2013, quando il Governo Letta cercò di modificare l'art. 138 della Costituzione, culminata con la vibrante protesta dei deputati pentastellati sul tetto di Palazzo Montecitorio.
Una riforma, secondo quanto spiegato da Toninelli, voluta da un Presidente del Consiglio non eletto da nessuno, appoggiato da una maggioranza incostituzionale e che ha approvato la riforma grazie ai cambi di casacca di alcuni parlamentari tra i quali Verdini, già condannato a 2 anni per corruzione ed oggi elevato a Padre Costituente.

Il Presidente Imposimato ha evidenziato la pericolosità che la riforma Boschi contiene e che deve essere fermata con un NO deciso espresso da tutti i cittadini.
Ha esortato a parlare con la gente comune spiegando i pericoli che incombono sulla libertà di tutti noi se malauguratamente la riforma dovesse passare.
Due suggestivi passaggi del suo intervento:

"LA COSTITUZIONE E' IL TESTAMENTO SPIRITUALE DI 200.000 MORTI. DIETRO OGNI ARTICOLO CI SONO GIOVANI CHE HANNO DATO LA VITA PERCHE' LA DEMOCRAZIA VENISSE SCRITTA SULLA CARTA!"
" SE QUALCUNO VI CHIEDE DOVE E' NATA LA COSTITUZIONE, ANDATE SULLE MONTAGNE DOVE I PARTIGIANI SONO STATI ASSASSINATI, ANDATE NELLE CAMPAGNE DOVE SONO STATI IMPICCATI, ANDATE NELLE CARCERI DOVE SONO STATI TORTURATI...".

Paola Macchi ha ridicolizzato la parte inerente il rapporto Stato-Regione.

Il folto pubblico presente, composto da attivisti e gente comune, ha partecipato con entusiasmo e con amore, gli applausi si udivano anche fuori dal teatro. Le motivazioni scaturite dalla serata per votare NO sono state tante e convincenti e inducono a credere che il NO al referendum del 4 Dicembre vincerà.
Un ringraziamento a tutti i componenti del Meetup attiviAMOci Varese per lo splendido lavoro fatto nell’organizzare l’evento.

 

Grazie al Presidente Imposimato, a Paola Macchi, a Petraroli e a Toninelli, grazie a Tele 7 Laghi, a La Prealpina e VaresePress per le interviste.

Oppure scriveteci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

imposimato

RAGIONI DEL NO VERSO IL REFERENDUM - Varese 5 Stelle

Gli Amici che aderiscono al Meetup attiviAMOci VARESE hanno organizzato a Varese, presso il teatro Santuccio, una conferenza per spiegare le ragioni di un NO consapevole alla riforma Costituzionale, in previsione del referendum del 4 Dicembre 2016. Alla serata hanno partecipato il Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato, i portavoce del M5S alla Camera dei Deputati On. Cosimo Petraroli e On. Danilo Toninelli e la Portavoce M5S in Regione Lombardia Paola Macchi. La serata è stata moderata dal prof. Roberto Cenci, esperto ambientale e attivista storico del M5S.
E’ stata una serata memorabile, il cielo dentro il teatro era costellato di stelle, gli oratori Petraroli e Toninelli superbi nel raccontare le vicissitudini e gli ostacoli che incontrano ogni giorno in parlamento, ma consapevoli di lottare per una causa sacrosanta.

La platea ha appreso dall'intervento di Cosimo Petraroli quanto la riforma della Costituzione voluta dal Governo Renzi abbia come obiettivo quello di cancellare i principi base di uno Stato democratico, inseriti nella nostra Carta Costituzionale dai padri costituenti in seguito al disastro ed alla miseria post Seconda Guerra Mondiale.
La lentezza nell'approvazione delle leggi da parte del Parlamento è, come illustrato da Petraroli, solo uno specchietto per le allodole utilizzato dal Governo per giustificare la riforma: ad esempio per la legge “Boccadutri”, che ha permesso ai partiti di intascare milioni di euro di rimborsi elettorali senza aver rendicontato le spese, il Parlamento ha impiegato solo 3 settimane. Questo esempio indica chiaramente che, quando si vuole, le leggi possono essere approvate in tempi brevi senza stravolgere l'assetto Costituzionale del nostro Paese.

Il portavoce Danilo Toninelli ha illustrato l'impegno dei portavoce sin dal 2013, quando il Governo Letta cercò di modificare l'art. 138 della Costituzione, culminata con la vibrante protesta dei deputati pentastellati sul tetto di Palazzo Montecitorio.
Una riforma, secondo quanto spiegato da Toninelli, voluta da un Presidente del Consiglio non eletto da nessuno, appoggiato da una maggioranza incostituzionale e che ha approvato la riforma grazie ai cambi di casacca di alcuni parlamentari tra i quali Verdini, già condannato a 2 anni per corruzione ed oggi elevato a Padre Costituente.

Il Presidente Imposimato ha evidenziato la pericolosità che la riforma Boschi contiene e che deve essere fermata con un NO deciso espresso da tutti i cittadini.
Ha esortato a parlare con la gente comune spiegando i pericoli che incombono sulla libertà di tutti noi se malauguratamente la riforma dovesse passare.
Due suggestivi passaggi del suo intervento:

"LA COSTITUZIONE E' IL TESTAMENTO SPIRITUALE DI 200.000 MORTI. DIETRO OGNI ARTICOLO CI SONO GIOVANI CHE HANNO DATO LA VITA PERCHE' LA DEMOCRAZIA VENISSE SCRITTA SULLA CARTA!"
" SE QUALCUNO VI CHIEDE DOVE E' NATA LA COSTITUZIONE, ANDATE SULLE MONTAGNE DOVE I PARTIGIANI SONO STATI ASSASSINATI, ANDATE NELLE CAMPAGNE DOVE SONO STATI IMPICCATI, ANDATE NELLE CARCERI DOVE SONO STATI TORTURATI...".

Paola Macchi ha ridicolizzato la parte inerente il rapporto Stato-Regione.

Il folto pubblico presente, composto da attivisti e gente comune, ha partecipato con entusiasmo e con amore, gli applausi si udivano anche fuori dal teatro. Le motivazioni scaturite dalla serata per votare NO sono state tante e convincenti e inducono a credere che il NO al referendum del 4 Dicembre vincerà.
Un ringraziamento a tutti i componenti del Meetup attiviAMOci Varese per lo splendido lavoro fatto nell’organizzare l’evento.

Grazie al Presidente Imposimato, a Paola Macchi, a Petraroli e a Toninelli, grazie a Tele 7 Laghi, a La Prealpina e VaresePress per le interviste.

Oppure scriveteci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

NO al Referendum Costituzionale - Comune Varese 5 stelle

Nel prossimo mese di ottobre ci sarà un importante appuntamento. Il referendum sulle modifiche Costituzionali. Inutile ribadire l’importanza della consultazione che vede il M5S in prima linea per appoggiare il NO.

Queste le parole di Beppe Grillo:

«La nostra Costituzione è stata scritta in commi piccoli, brevi e comprensibili a tutti: dal laureato al manovale. Questa riforma è composta da articoli lunghissimi e incomprensibili ai più. È da rispedire al mittente».

Il meetup Varese Cinque Stelle - attiAMOci VARESE - ha organizzato per sabato 10 settembre, dalle ore 14.30, presso la sala della Cooperativa di Biumo & Belforte, sita in Varese viale Belforte nr.165, un convegno/corso sul “”perché e come sostenere le ragioni del NO al referendum sulle modifiche Costituzionali””.

Il relatore sarà Francesco Montorio, attivista 5 stelle e membro del Comitato per il NO alla riforma costituzionale. Introduce la portavoce regionale Paola Macchi.

L’evento, che è principalmente rivolto a tutti gli attivisti della Provincia di Varese, che nei prossimi mesi dovranno spiegare ai cittadini le ragioni del NO, servirà per conoscere i primari aspetti della Costituzione coinvolti dalla riforma, anche nel combinato disposto con l’Italicum, e per confrontarsi in modo più efficace con le persone disponibili per un NO consapevole.

Durante i lavori ci saranno degli spazi dedicati a domande e approfondimenti da parte del pubblico presente

Riteniamo opportuno evidenziare che il convegno/corso, interattivo con slides e video, è gratuito e avrà una durata di circa quattro ore e toccherà i seguenti argomenti:

- Introduzione: referendum e comunicazione, linguaggio e strategia, slogan e anti-slogan;
- La Nostra Costituzione: nascita, logica, struttura (cenni);
- La riforma: artt. interessati, conseguenze;
- L’Italicum e Riforma: gli effetti perversi;
- Conclusioni: anti-slogan e demistificazioni.

Per una più adeguata preparazione dell’incontro e quindi una sua maggiore efficacia è sempre opportuno poter conoscere in tempo utile il numero dei potenziali partecipanti, ed è quindi gradita la prenotazione.

Puoi prenotare la tua adesione al seguente link:

http://www.varese5stelle.net/calendario-eventi-2/22-come-sostenere-il-no-al-referendum/registration.html

Ultimi 200 anni di storia del lago di Varese

IMG 0093Il Giorno 26 Maggio 2016 Il MU "Varese cinque stelle" ha organizzato sull’isolino Virginia del Lago di Varese, lo straordinario evento pomeridiano dal titolo fermiAMO LAGOnia che ha visto una numerosa partecipazione di cittadini tra i quali la gradita presenza del Sindaco di Bodio Lomnago.
Un ringraziamento particolare ai relatori Prof. Roberto Cenci, Dr. Valerio Montonati, Dr. Fabio Cocomazzi, alla portavoce in Regione Lombardia Paola Macchi e a Piernicola Pedicini portavoce al Parlamento Europeo per aver impreziosito l’evento con il suo proattivo intervento in differita a favore del lago.
Un ringraziamo a tutte le persone che hanno partecipato, allo staff di ristorazione della Tana dell’Isolino, agli artisti Antonio Marra e Anny Ferrario per l’esposizione delle proprie opere riguardanti il nostro Lago.
L’affluenza ha dimostrato che l'interesse per le battaglie a favore dell’ambiente appartengono a tutti i cittadini onesti e di buona volontà, e pertanto il MU Varese cinque stelle proseguirà nella propria opera di sensibilizzazione e coinvolgimento.

Il lago di Varese soffre da diversi decenni di una grave malattia l’eutrofizzazione, ma ancor di più soffre per l’indifferenza dei politici che non hanno a cuore il lago e la sua vita.

Il giorno 26 Giugno presso l’Isolino Virginia a Biandronno, a partire dalle ore 16.00, si terrà una conferenza per raccontare la storia e le vicissitudini del lago negli ultimi duecento anni.

La conferenza sarà tenuta dal prof. Roberto Cenci, esperto ambientale ed ex funzionario della Commissione Europea. Mediante i dati ottenuti dall’analisi chimica dei sedimenti, si potranno evidenziare le violenze che l’uomo ha provocato alla vita del lago di Varese sino ad arrivare ai giorni nostri.

Si parlerà anche delle proposte per ridare vita e splendore alle acque del nostro amato lago.
La Sua gentile presenza è gradita ed aiuterà il percorso di rinascita del lago di Varese che tutti auspicano e vogliono.

Relatori:
Roberto Cenci
Valerio Montonati

Interverranno:
Paola Macchi portavoce m5s Regione Lombardia
Giampietro Maccabiani portavoce m5s Regione Lombardia
con la collaborazione di Piernicola Pedicini portavoce Parlamento Europeo