Varese 5 Stelle

Raccolta firme contro abbattimento Padiglioni Ospedale

Di seguito le espongono, istanze che sono ben lontane da quanto i Dirigenti dell’ Ospedale e la Giunta Comunale proclamano.

Siamo convinti che bisogna sempre ricordare che il padiglione Dansi e la Geriatria sono il risultato di una donazione e che la memoria dei cittadini di Varese va sempre rispettata.

Dobbiamo sempre tributare gratitudine a quei benefattori il cui nome è scritto nel libro d'oro dell'Ospedale e della Città.

Il tema cruciale della Sanità di Varese e Provincia non sono I posti auto, bensì i posti letto che vengono sempre taciuti.

In passato i posti letto erano 1600 mentre , oggi   sono solo 500 : ci correggerà l'Amministrazione dell'Ospedale se non è perfetto il numero.

Cogliamo l'occasione per chiedere formalmente che l'Amministrazione dell’Ospedale renda pubbici i dati oggettivi della graduale, inarrestabile erosione dei posti letto

Sulla Prealpina articoli sulla "Cittadella" e quello del "Tutto esaurito in Pronto Soccorso”, sono   sulla stessa pagina e questo sta a dimostrare in modo inconfutabile come la necessità di poter avere nuovi posti letto sia oggi impellente.

Tutta la chirurgia di elezione viene sospesa frequentemente, come mai ?

La vita del magnifico esemplare di liquidambar ( annoverato tra le piante monumentali italiane ) , del vicino platano e del cedro argenteo viene incoscientemente messa a rischio dalla demolizione di geriatria, ma sembra che questo fatto non interessi a nessuno , viene liquidato per soli 16.000,00 € da spendersi per < monitoraggi > di una fine pressochè sicura.

Ai cittadini non importa poi molto dei posti auto.

Il Comune dov'è e in proposito,cosa fa?

La risposta è : < Nulla >! .

Per finire nessuno mai riferisce dei costi,ad esempio:

-      I costi a origine del grande monobloccone, del piccolo monoblocchino (day center 1), dei denari spesi fino ad oggi per arrivare a questo numero di posti letto?

-      I costi del secondo futuro monoblocchino (day center 2)?

-      I costi di demolizione e di smaltimento compresi I rifiuti specialissimi che talvolta finiscono costosamente in Germania oppure , altre volte , in qualche fondo stradale?

-      I costi di demolizione della nostra amata Geriatria,della nostra elegante Santa Maria, quelli degli interventi edili negli ultimi dieci anni nella Santa Maria che verrà a rasa al suolo per farne un bel prato dove si potrà forse fare qualche attività ludica,come nei medicalcenter americani?

G.d.L. Ospedale - Movimento 5 Stelle Varese

LETTERA INVIATA AL MINISTRO


Egr. Sig. Ministro,

i cittadini di Varese

letta l’istanza presentata al Comune di Varese in data 17/01/18 dal Direttore Generale della Azienda Ospedaliera di Varese recante un progetto per la demolizione di tre edifici (Padiglione Cattaneo-ex Geriatria , Padiglione Santa Maria e Padiglione Dansi Boffi ) e loro ricostruzione per realizzare radiologia ambulatoriale e Mammografia , Centro Prelievi e Senologia, Oculistica e Ambulatori di Ortopedia e Odontostomatologia , progetto poi integrato in data 11/04/18 e definitivamente approvato dal Comune di Varese in data 26/04/18

considerato

che i reparti che troveranno collocazione nell’erigendo Day Center 2 sono già ospitati nei padiglioni da demolire esclusi Oculistica e Odontostomatologia

che oggi si registra una carenza di posti letto, di medici ed infermieri che costringe anche persone anziane a dover restare sui letti del Pronto Soccorso per diversi giorni prima di poter essere accolta nelle strutture ospedaliere pubbliche

con la presente raccolta firme Le chiedono

di voler riconsiderare la decisione di finanziare la demolizione dei seguenti padiglioni :

1. il Pad. Santa Maria che ha già oggi al suo interno ambulatori di ortopedia , radiologia , Centro Prelievi     recentemente ristrutturati   nonché sale chirurgiche per farne un prato ;

2. il Pad. Dansi Boffi per ricostituire nuovamente il reparto Dialisi già esistente e funzionante e ricavare anche un parcheggio a raso di 27 posti auto;

3. Il Pad. Cattaneo ex Geriatria che, abbandonato da 11 anni dall’Ospedale , ha 120 posti letto ed è il risultato della donazione di una famiglia Varesina .

Il tutto si tradurrebbe in un risparmio di circa € 17,2 milioni che potrebbero essere spesi per adeguare le strutture esistenti a ricevere Oculistica e Odontostomatologia ed anche ad assumere nuovi Medici ed infermieri per tutta la Provincia di Varese.

Con stima

 

Allarme Spargimento Fanghi in Lombardia

Il Consiglio Regionale in occasione della discussione della mozione a firma del M5S che aveva come scopo una regolamentazione dello spandimento fanghi nei  comuni lombardi, con il fine di formulare linee guida per i Comuni medesimi con lo scopo di recepire, in maniera uniforme, regolamenti sanzionatori che permettano un più capillare monitoraggio del fenomeno dello spandimento dei fanghi sui suoli agricoli lombardi, bene tutto questo è stato boicottato.

Occorre segnalare l’imbarazzante atteggiamento ostruzionistico da parte del Presidente del Consiglio Regionale che, invece di garantire il regolare svolgimento della discussione in Aula, ha consentito un solo intervento, una farsa. 

Non bastasse ha immediatamente richiesto il rinvio della mozione in Commissione Ambiente, pena la bocciatura! Il Presidente ha, del tutto arbitrariamente, mozzato la discussione, impedendo all’Aula di esprimere con la voce dei consiglieri delle varie forze politiche.

Ciò ha comportato il rinvio della mozione  del M5S che ora dovrà attendere tempi biblici per essere trattata.  Un povero espediente della maggioranza per posticipare la discussione di temi che i territori e le amministrazioni comunali vivono con urgenza.

Il Comintato “No ai fanghi in Lomellina” ha autofinanziato una campagna di monitoraggio nei suoli ammendati  con i fanghi da depurazione in due aree nei pressi di Mortara. I valori della concentrazione dell’elemento Zinco superano i livelli previsti dalla norma regionale. In aggiunta vi è la forte preoccupazione per i valori  degli idrocarburi totali la cui concentrazione è risultata pari a  5.7 mg/kg.

Tali dati sono stati rivelati dal comitato “No ai fanghi in Lomellina”  che nell’anno 2016 aveva avviato una campagna di autofinanziamento per far eseguire campionamenti di suolo da esperti del settore.
Occorre una seria e vasta campagna di monitoraggio che prenda in considerazione tutti i contaminanti che sono presenti nei fanghi di depurazione.

Metalli pesanti, metalloidi, IPA, PCBs, diossine, furani, erbicidi, antibiotici e altri composti. Oltre alle analisi chimiche occorre valutare il trasferimento dei contaminanti dal suolo ai vegetali che nel suolo si coltivano.

Resta inoltre indispensabile valutare la salute dei suoli ammendati mediante analisi biologiche che prendano in considerazione la biodiversità del suolo.

Non dimentichiamo che le sinergie dei contaminabnti nel suolo ammendato potrebbero agire negativamente e fungere da moltiplicatori arrecando danni al suolo e alla fertilità stessa del suolo.

Il suolo non è nostro, abbiamo il dovere di lasciarlo sano a chi verrà dopo di noi.

Lago di Varese - gli ultimi 200 anni di storia

Il giorno 16 marzo presso la sala Montanari con la presenza dell’assessore all’Ambiente dr. De Simone, il prof. Roberto Cenci parlerà del lago di Varese.

Un racconto puntuale di 200 anni di storia, vicissitudini e inquinamenti attraverso la lettura chimica dei sedimenti, si passerà alla visione delle ultime fioriture algali che provocano danni alla salute delle acque.

In conclusione verranno esposti i passaggi che si dovrebbero intraprendere per riportare agli antichi splendori il lago di Varese. Seguirà una tavola rotonda.

Oggi 27/02 al TG Regionale delle ore 14.00 è andata in onda l’intervista rilasciata a RAI 3 per il lago di Varese.
Dal minuto 4 al minuto 5.20
http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/basic/PublishingBlock-d1771bdd-3372-4621-b543-25e70b1cdb11.html

Alessandro Di Battista a Varese 17 Febbraio 2017

Il MU "Attiviamoci  Varese" Ringrazia gli amici e colleghi Alessandro Di Battista e Dino Alberti e Cosimo Petraroli per aver accettato l’invito degli attivisti e cittadini di Varese.

Un grazie a tutti gli attivisti di Varese, nessuno escluso che in silenzio e con dedizione stanno dedicando il loro tempo per organizzare questo straordinario evento per la città.

Il MoVimento 5 Stelle è l’unica forza politica in grado di raggiungere il 40% dei consensi su scala nazionale.

Barra dritta, deviamo lo sguardo dalle persone che abbiamo di fronte e guardiamo tutti insiemi nella stessa direzione, verso la vittoria,  verso un governo 5 stelle.

Il Lago di Varese Sfregiato

Il lago di Varese è come le nubi che passano sopra di noi, grigie e tristi, il lago di Varese è come un fiume di pianura che porta veleni raccolti nel suo percorso, il lago di Varese, acque stanche prive di freschezza e di scintillio, avvelenate dall’incuria dell’uomo e abbandonate al loro destino da politici incapaci di governare. Il tempo per il lago di Varese si è fermato inesorabilmente, la sua vita tutta è in pericolo, la biodiversità, crogiolo di speranze, compromessa.
Un anno fa, tutti ricorderanno, si verificò una spaventosa e dannosa fioritura algale, una delle tante che da alcuni decenni ad oggi si sono susseguite nella più desolante indifferenza da parte dei politici. Oggi ci troviamo nelle medesime condizioni, la memoria e il ricordo di quei giorni sono svaniti senza lasciare traccia.
Ricordiamo allora e per l’ennesima volta cosa occorre, non occorrerebbe, fare per ridare vita al lago:
1) Separare le acque nere da quelle chiare.
2) Sistemare il vecchio collettore che circonda il lago.
3) Chiudere ogni scarico abusivo.
4) Inertizzare i sedimenti.
Questi passaggi devono essere fatti oggi, non si può e non si deve aspettare domani.
Noi del M5S di Varese abbiamo smosso le acque con una raccolta firme, i cittadini desiderosi di vedere un lago pulito hanno aderito al nostro invito ponendo la firma nella speranza che il loro gesto fosse ascoltato. Siamo stati in regione Lombardia con una audizione e nell’occasione abbiamo consegnato le firme dei Cittadini, abbiamo incontrato il presidente della provincia. Non contenti di tutto questo ci siamo mossi con decine di articoli e interviste sui quotidiani, le televisioni ci hanno dato molto spazio e nei numerosi gazebo organizzati abbiamo parlando dei problemi del lago di Varese con la gente comune. Parole al vento, ma noi del M5S ci siamo e ci saremo domani.
Oggi siamo qui per denunciare un altro abuso, per denunciare un’altra violenza che il lago subisce, il bracconaggio che oltre ad essere illegale è una pratica che danneggia pesantemente la vita del lago già fortemente provata.
Questa fiaccolata dove partecipa la gente comune, gli amici del Carpfisching e di altre associazioni senza bandiere, tocca l’anima di tutti, tocca il cuore in profondità ed è indirizzata contro tutte le illegalità, è un urlo di dolore di chi ama l’ambiente, ma è anche un monito forte ai politici per ricordare loro che noi del M5S di Varese non ci arrenderemo così facilmente.
Lotteremo, ci batteremo con tutte le nostre forze per riportare la vita nel lago di Varese e per dare dignità a tutti i Cittadini che amano il lago e l’ambiente.

Roberto Cenci - GdL Ambiente M5S Varese

La Storia infinita del Lago di Varese

Il tempo scorre lento come un fiume di pianura e molte cose ritornano a risplendere quando lo si vuole o quando ci sono politici illuminati, questo non succede per il lago di Varese, non succede per la sua vita animale e vegetale, non succede per la biodiversità persa e compromessa. Il tempo per il lago si è fermato inesorabilmente e le acque stanche non scorrono più.
Esattamente un anno fa si verificò una spaventosa e dannosa fioritura algale, una delle tante che da alcuni decenni ad oggi si sono susseguite nel più desolante silenzio senza lasciare traccia. Tutti i nostri politici si sono mossi, tutti ad elencare ricette, tutti a proporre rimedi. Passato l’evento, le grandi strategie e le parole sono cadute in acqua, annegate, dimenticate, la memoria e il ricordo svaniti.
Oggi il lago di Varese, un angolo di mondo incantevole se non fosse ammalato, è li dimenticato, immobile, moribondo e abbandonato al suo triste destino.
Viene da chiedersi se i politici sappiano solo promettere, purtroppo sembra proprio di si, quando passeranno dalle parole, anzi parolone, ai fatti? Quando seriamente si riporterà in vita il lago per consegnarlo alle nuove generazioni. Con questi politici che non hanno memoria e visti i trascorsi la risposta è mai. Mai riporteranno in vita il lago.
Le cose da fare per ridare vita al lago sono parecchie: separare le acque nere da quelle chiare, sistemare l’obsoleto collettore che circonda il lago e chiudere ogni scarico abusivo, quest’ultima operazione non peserebbe sulle casse della provincia o di nessun comune rivierasco. Si è a conoscenza che diversi scarichi abusivi sono stati identificati, ma l’incuria dei governanti è tale da non fare nulla, lasciare le cose come stanno, aspettare il domani sperando in un miracolo che non si avvererà mai.
Noi del M5S di Varese abbiamo smosso le acque con una raccolta firme, i cittadini desiderosi di vedere un lago pulito hanno aderito al nostro invito ponendo la firma nella speranza che il loro gesto fosse ascoltato. Siamo stati in regione Lombardia con una audizione e nell’occasione abbiamo consegnato le firme dei Cittadini, abbiamo incontrato il presidente della provincia, anche qui abbiamo lasciato le firme, una nostra mozione è stata accettata con voto unanime al comune di Varese. Non contenti di tutto questo ci siamo mossi con decine di articoli e interviste sui quotidiani, le televisioni ci hanno dato molto spazio e nei numerosi gazebo organizzati abbiamo fatto vedere la nostra faccia parlando dei problemi del lago di Varese con la gente comune che ci ascoltava e credeva in una svolta positiva e risolutiva. Tutto questo è stato inutile perché non ha portato frutti, alle nostre richieste, alle nostre democratiche dimostranze non è stato fatto seguire alcun atto, ma vorremmo ricordare ai politici che noi del M5S di Varese non ci arrenderemo così facilmente.
Lotteremo, ci batteremo con tutte le nostre forze per riportare le acque del lago di Varese all’antico splendore e per dare dignità a tutti i Cittadini che amano il lago e l’ambiente.

Roberto Cenci - GdL Ambiente M5S Varese

Lago di Varese Abbandonato

Scorre il tempo e le stagioni si susseguono portando l’evolversi e il mutare delle bellezze della natura. E’ arrivato l’autunno con i suoi colori e tutte le sfumature del marrone, i profumi dell’uva matura e i voli d’uccelli che migrando disegnano il cielo. Ogni giorno una piccola meraviglia appare ai nostri occhi.
Tutto questo non lo possiamo dire per il lago di Varese, piccola perla del varesotto, per il suo risanamento il tempo si è fermato, l’orologio non batte più le ore e le acque malate del lago e la sua poca vita si sono fermate in un coma profondo.
Cerchiamo le colpe o le mancanze che hanno portato il lago e la sua biodiversità in condizioni pietose. Tutti noi per primi siamo colpevoli, non abbiamo saputo proteggere un bene che è di tutti e in particolare scrigno prezioso per le generazioni future, tutti noi abbiamo mancanze non abbiamo saputo scegliere quei politici onesti e volenterosi ma ci siamo lasciati convincere e ci siamo lasciati ammagliare dal canto delle false sirene. I politici che si sono alternati sulle comode e ben remunerate poltrone hanno fatto grandi promesse prontamente dimenticate dopo essere stati eletti. Questo modo di abbindolare la gente accade da troppo tempo.
Purtroppo le vicende si susseguono anche con gli attuali politici che risiedono in regione, in provincia e nel comune e non vede la risoluzione dei problemi legati al risanamento del lago. Cosa hanno fatto sino ad oggi questi lungimiranti amministratori, hanno organizzato una struttura l’Osservatorio del lago, hanno indetto riunioni e audizioni, hanno rilasciato interviste sui quotidiani locali, tutte belle iniziative ma per il momento le acque del lago sono immobili e non si osserva alcun miglioramento. Con le parole e le promesse non si risana il lago, ad oggi ci sono solo parole e promesse. Occorre da subito passare dai progetti su carta (se ci sono) ai fatti, i Cittadini che hanno firmato per chiedere il risanamento si aspettano fatti e non parole, si aspettano di poter fare il bagno nelle acque del lago, si aspettano di vedere le acque chiare e non verdi dalle alghe che come cappio al collo giorno dopo giorno ne uccidono la vita. Basta con le promesse, basta con il domani faremo perchè il domani non arriverà mai. Ma è facile capire che non ci sarà un domani cristallino per il lago di Varese con i politici attuali, l’Osservatorio del lago, che dovrebbe essere il “braccio armato” per iniziare il risanamento, un fulcro di idee e fatti in azione 365 giorni all’anno H24 come piace dire a certi politici, invece si riunisce due tre volte nel corso di un anno, pochino o niente per un malato grave. Ma ovviamente, coloro i quali governano, con questa pochezza, con questa illusione si parano le spalle e si mantengono calda e sicura la poltroncina.
I passi per iniziare il risanamento sono noti a tutti, alcuni non presentano costi per le amministrazioni, un esempio è dato dalla chiusura degli scarichi abusivi. Si proceda da subito alla loro identificazione e contestualmente si attui la loro chiusura. Un segnale di volontà e desiderio, un piccolo passo nella giusta direzione che andrebbe a togliere fosforo e contaminanti alle acque del lago di Varese dandogli respiro.

Roberto Cenci - GdL Ambiente M5S Varese

Lago di Varese Rimedi

Il lago di Varese, acque azzurre, cristalline per un bagno ristoratore in questi momenti di grande caldo. Sono parole, pensieri che ognuno di noi ha nel cuore e che spera, un giorno, un miracolo farà avverare.
Un miracolo, si proprio un miracolo serve per dare dignità ad un lago stanco, ammalato e abbandonato.
Il Meetupp Varese cinque stelle – M5S di Varese ha fatto del lago e dei suoi problemi una bandiera. Una bandiera che portiamo avanti con forza, dignità e amore, abbiamo scritto parecchie decine di articoli, numerose interviste alla televisione e quotidiani, abbiamo raccolto firme, fatto interrogazioni a tutti i livelli, audizioni in regione Lombardia, ma tutto questo non ha portato a nulla. Abbiamo sempre trovato un muro di gomma, fatta eccezione nei periodi pre-elettorali quando tutti, e sottolineiamo tutti i politici, sbandierano l’ambiente e il nostro lago come loro priorità, per poi scordarsene, una volta carpiti i voti, il giorno successivo.
Abbiamo sentito e letto le opinioni di tante (troppe) persone che, leggendo il “corrierino dei piccoli”, si sentono esperti e pontificano su cosa si debba fare e come intervenire per salvare il lago.
Il nostro bel lago risente di una malattia cronica: troppo fosforo nelle sue acque e nei suoi sedimenti che provocano il processo di eutrofizzazione, cioè fioriture algali abnormi.
Che cosa occorre fare, lo ripetiamo per l’ennesima volta e alcune delle operazioni sono a costo zero o molto ridotto
• chiudere ogni scarico abusivo che porta reflui al lago;
• separare le acque scure da quelle chiare e veicolare quest’ultime al lago;
• sistemare il collettore che circonda il lago con particolare attenzione agli scolmatori;
• ripristinare il prelievo ipolimnico agendo in modo naturale, sifonando;
• sfalcio delle piante acquatiche a fine periodo vegetativo e non lasciarle decomporre in acqua, basti pensare alla grande quantità presente sulle rive del lago delle cannucce di lago che per crescere hanno bisogno anche di fosforo.
Queste sono le priorità. Volendo, per velocizzare il recupero della qualità delle acque, occorrerebbe intervenire sui sedimenti, nei quali sono presenti grandi quantità di fosforo che, in assenza di ossigeno, viene rilasciato nella colonna d’acqua.
Siamo stanchi di predicare al vento! Alcuni giorni orsono siamo andati con la portavoce in regione Lombardia, Paola Macchi, dal Presidente della Provincia Gunnar Vincenzi e abbiamo elencato, per l’ennesima volta, cosa serve fare oggi, perché domani sarebbe già troppo tardi.
Siamo stanchi di parole, vogliamo fatti, vogliamo che si inizi da subito il recupero della qualità del lago affinché tutti lo possano godere, vivere ed amare.

Roberto Cenci - GdL Ambiente M5S Varese

Lago di Varese

Verrebbe la voglia di dire per il lago di Varese, questo sconosciuto, perché tutti ne parlano ma pochi sanno quale sia la vera malattia e i rimedi necessari e urgenti per la sua guarigione, per portare le sue acque e la vita all’antico splendore.
Politici e cittadini, tutti assieme, hanno creato una infinità di organismi, comitati, consorzi, associazioni e chi più ne ha più ne metta, per salvare il lago.
Un guazzabuglio che serve a creare confusione, che serve a perdere tempo prezioso, serve a bloccare e frenare ogni iniziativa utile mentre il lago agonizza tra le alghe, il fosforo totalmente preso in una tenaglia che non gli da respiro, non gli da ossigeno e lo sofoca piano piano, questo avviene da almeno cinquanta anni.
Analisi recenti, da parte degli organismi addetti alla tutela e al controllo del lago, non ne sono state fatte, non si conosce la concentrazione di ossigeno nei fondali, non sappiamo i valori di fosforo nelle acque superficiali e profonde, non sappiamo come evolve la situazione. L’indifferenza regna, il caos sta prendendo il sopravvento ma si organizzano eventi internazionali sulle acque del lago, un azzardo senza senso per non usare parole più severe.
Dalle colline il lago ci appare nella sua bellezza, se poi lo osserviamo prima del tramonto con lo sfondo le montagne innevate ci appare un gioiello incastonato tra le variopinte tonalità che, con la Primavera e le belle giornate, magicamente si riempie di forme e colori.
Ma il lago è solo bello se lo si osserva da lontano, guardandolo la mente si libra in mille pensieri e ci si vede nuotare in acque limpide e pulite, bimbi gioiosi che sguazzano felici con madri attente ma serene perché il lago è un caro amico, un compagno di giochi e di svaghi per allietare le giornate estive.
Ma io sto sognando ad occhi aperti, sognare è bello ma la realtà è un’altra, la realtà è purtroppo molto amara e triste nel caso del nostro lago. Camminando sulle rive ci si imbatte in cartelli vecchi, storti, appesantiti, arrugginiti e stanchi dagli anni perché da troppo tempo ci dicono, tra macchie di ruggine e colori sbiaditi, che c’è il divieto di balneazione. Non possiamo fare il bagno, rischiamo malattie alla pelle e se dovessimo per caso bere l’acqua i problemi potrebbero essere maggiori.
Ma anche la vita presente nel lago non è felice, solamente che non lo può dire, ma se ci avviciniamo alle sponde, se facciamo attenzione e ascoltiamo sentiremo un tenue lamento di dolore che esce dalle acque e si diffonde in ogni meandro, in ogni anfratto e riempie il nostro cuore di dolore di tristezza.
Ma che serve ascoltare, che serve guardare il lago morente, noi siamo vaccinati e indifferenti a tutto e a tutti, voltiamo la faccia dall’altra parte, alziamo le spalle e piano piano ci allontaniamo lasciando il lago al suo triste destino.

Roberto Cenci - GdL Ambiente M5S Varese