Varese 5 Stelle

Il M5S costituisce il gruppo territoriale Varese

Sabato si è svolta l'assemblea del Movimento 5 Stelle di Varese, che ha eletto Francesca Bonoldi come rappresentante.

Circa 50 iscritti hanno partecipato all'evento, L'organigramma si completerà con le nomine del rappresentante.

Si è costituito il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Varese. L’assemblea, convocata dal coordinatore provinciale Luigi Genoni, si è svolta sabato a Varese.

In apertura l’introduzione del coordinatore, poi la presentazione dei quattro candidati  all’assemblea hanno partecipato in presenza circa 50 iscritti. Lo scrutinio dei voti si è svolto a chiusura del seggio e ha decretato l’elezione dell’attivista varesina Francesca Bonoldi.

L’organigramma si completerà con la nomina, da parte del rappresentante e la ratifica dell’assemblea delle altre figure.

gruppomovimento 5 stelle varese

OPPORTUNITÀ PER GIOVANI I Settembre 2023

danzi2Eurodeputata al Parlamento europeo Maria Angela Danzì ha creato una sezione dove potete trovare una lista di opportunità aggiornata a settembre 2023 per studenti, neolaureati e giovani professionisti presso le più importanti agenzie, organizzazioni partner, enti e sedi istituzionali dell'Unione Europea.

Nella seguente pagina del sito web https://mariangeladanzi.it troverai tutti gli annunci in cui è riportato il collegamento alla pagina ufficiale dell'offerta, dove è possibile visionare tutti i requisiti e le informazioni necessarie per candidarsi.

https://mariangeladanzi.it/opportunita-per-giovani-settembre-2023/

Per rimanere costantemente aggiornato ti consigliamo di iscriverti alla news-letter dell' Eurodeputata Danzi, seguendo il seguente tutorial per iscriverti ed invitare i tuoi amici

 

2 Settembre 2023 10.30-13.00 Pzza. Carducci Apertura firme "Salario minimo legale"

 

2 Settembre 2023 10.30 Pzza. Carducci Apertura firme "Salario minimo legale"

Il gruppo #M5SVarese supporta la raccolta firme per il salario minimo legale in piazza Carducci dalle 10.30 alle 13.00.  Una misura di dignità per la quale il Movimento 5 Stelle si batte da 10 anni.

La maggioranza, apertamente contraria al salario minimo, ha bloccato la discussione della pdl in Parlamento e venerdì 11/08 la presidente del Consiglio Meloni ha convocato il M5S e le altre forze di opposizione a Palazzo Chigi. Un confronto assolutamente inconcludente, che si è chiuso senza fare alcun passo avanti. Meloni ci ha informati dell’intenzione di coinvolgere il Cnel di Brunetta, che peraltro in passato si è pubblicamente espresso contro questo provvedimento. A conti fatti, dunque, un modo per buttare la palla in tribuna.

Ecco perché il gruppo #M5SVarese ha deciso di lanciare una raccolta firme a sostegno della  proposta, che – a differenza delle fake news raccontate da alcuni esponenti di Governo – se approvata rafforzerebbe la contrattazione collettiva e, secondo l’Istat, farebbe aumentare di 804 euro in media le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori.

I capisaldi della proposta sono 2:

1) Riconoscere al lavoratore di ogni settore economico un trattamento economico complessivo (che include anche il trattamento economico minimo) non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale in vigore nel settore in cui opera l’azienda;

2) Introdurre una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora: significa che se in un contratto collettivo il minimo tabellare è fissato a 11 euro lordi l’ora, questo resterà tale; laddove, invece, un contratto preveda una paga oraria di 6 o 7 euro, essa sarà alzata a 9 euro.

Il salario minimo legale esiste già in 22 Paesi europei su 27, dove ha contribuito a far aumentare gli stipendi di chi veniva pagato di meno. La nostra Costituzione, all’art. 36, parla chiaro: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Sostenere la petizione è semplice e veloce: basta collegarsi al sito e seguire le istruzioni. Facciamo sentire la nostra voce!ù

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www.salariominimosubito.it

Rassegna stampa:

 https://www.malpensa24.it/movimento-5-stelle-salario-minimo/

https://www.varesenoi.it/2023/08/31/leggi-notizia/argomenti/politica-20/articolo/movimento-5-stelle-a-varese-avvio-raccolta-firme-a-sostegno-del-salario-minimo.html

https://www.informazioneonline.it/2023/08/31/leggi-notizia/argomenti/politica-26/articolo/movimento-5-stelle-a-varese-avvio-raccolta-firme-a-sostegno-del-salario-minimo.html

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M5SVarese per la raccolta firme del salario minimo legale

Il gruppo #M5SVarese supporta la raccolta firme per il salario minimo legale.  Una misura di dignità per la quale il Movimento 5 Stelle si batte da 10 anni.

Nei mesi scorsi si è riusciti a convincere anche le altre forze di opposizione della sua necessità e urgenza, e insieme il M5S  ha presentato una proposta di legge alla Camera a prima firma del presidente Giuseppe Conte.

La maggioranza, apertamente contraria al salario minimo, ha bloccato la discussione della pdl in Parlamento e venerdì 11/08 la presidente del Consiglio Meloni ha convocato il M5S e le altre forze di opposizione a Palazzo Chigi. Un confronto assolutamente inconcludente, che si è chiuso senza fare alcun passo avanti. Meloni ci ha informati dell’intenzione di coinvolgere il Cnel di Brunetta, che peraltro in passato si è pubblicamente espresso contro questo provvedimento. A conti fatti, dunque, un modo per buttare la palla in tribuna.

Ecco perché abbiamo deciso di lanciare una raccolta firme a sostegno della nostra proposta, che – a differenza delle fake news raccontate da alcuni esponenti di Governo – se approvata rafforzerebbe la contrattazione collettiva e, secondo l’Istat, farebbe aumentare di 804 euro in media le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori.

I capisaldi della proposta sono 2:

1) Riconoscere al lavoratore di ogni settore economico un trattamento economico complessivo (che include anche il trattamento economico minimo) non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale in vigore nel settore in cui opera l’azienda;

2) Introdurre una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora: significa che se in un contratto collettivo il minimo tabellare è fissato a 11 euro lordi l’ora, questo resterà tale; laddove, invece, un contratto preveda una paga oraria di 6 o 7 euro, essa sarà alzata a 9 euro.

Il salario minimo legale esiste già in 22 Paesi europei su 27, dove ha contribuito a far aumentare gli stipendi di chi veniva pagato di meno. La nostra Costituzione, all’art. 36, parla chiaro: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Sostenere la petizione è semplice e veloce: basta collegarsi al sito e seguire le istruzioni. Facciamo sentire la nostra voce!

www.salariominimosubito.it

**Unisciti al MoVimento 5 Stelle di Varese e Fai la Differenza!**

Cari cittadini di Varese,

Siamo lieti di annunciare l'inizio di una vera e propria rivoluzione organizzativa per la nostra amata comunità. Da settembre 2023, il MoVimento 5 Stelle darà il via alla formazione di Gruppi Territoriali nel comune di Varese, e siamo entusiasti di invitare tutti voi a diventare attivisti e a contribuire al miglioramento della nostra città di Varese.

Per partecipare e far sentire la vostra voce, il primo passo è l'iscrizione al portale del MoVimento 5 Stelle all'indirizzo https://www.movimento5stelle.eu/. Ma non basta: vogliamo che tutti coloro che risiedono a Varese Città si uniscano anche al nostro Gruppo Territoriale tramite il seguente link: https://portale.movimento5stelle.eu/gruppi-territoriali/adesione?area_group_id=731.

Perché è così importante unirsi a noi? Perché il Gruppo di Varese si concentrerà sui problemi che affliggono direttamente la nostra vita quotidiana. Insieme, lottando per la giustizia sociale e contro le disuguaglianze, difenderemo i diritti dei lavoratori, dei redditi e delle case. Ci impegniamo a promuovere attivamente le iniziative necessarie per realizzare una transizione ecologica e digitale per il benessere della nostra comunità.

La vostra partecipazione è fondamentale poiché desideriamo che ognuno di voi possa dire la sua, portando idee e suggerimenti che contribuiranno a plasmare il futuro di Varese. Il confronto e lo scambio di idee politiche tra tutti gli iscritti al Gruppo M5S Varese saranno incoraggiati, poiché crediamo che solo insieme possiamo fare la differenza.

Il Gruppo di Varese avrà il compito di sviluppare progetti e iniziative significative da proporre al Comitato Nazionale del MoVimento 5 Stelle. Vogliamo promuovere attivamente i nostri programmi e le attività a livello locale e nazionale, organizzando eventi politici che coinvolgeranno tutti noi.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci tramite email all'indirizzo email o tramite il numero WhatsApp in fondo pagina. Siamo qui per rispondere a tutte le vostre domande e per supportarvi in ogni passo del percorso.

Uniamoci, cittadini di Varese, per un futuro migliore, dove le nostre voci siano ascoltate e le nostre azioni possano davvero fare la differenza. Iscrivetevi ora e diventate parte attiva del MoVimento 5 Stelle di Varese!

Insieme possiamo costruire una città migliore per tutti.

---> ADERISCI AL GRUPPO TERRITORIALE DI M5SVARESE <---

Tour M5S Varese stars

 

Prenota una tappa usando Whatsapp col tuo Candidato al Consiglio Regionale e decidi di impegnare il tuo tempo, e passione al servizio di un grande obiettivo: un’a Altra Lombardia.”

La mappa è divisa in 5 aree e ogni giorno della settimana seguiranno
Lunedi area 1 NORD VARESE
Martedì area 2 LAGHI
Mercoledì - Varese 3 - SUD BUSTO
Giovedì Varese 4 - SUD GALLARATE
Venerdì Varese 5 - VARESE CITTA'
 
 

“I prossimi 12 e 13 febbraio voterete per un’opportunità unica: quella di costruire insieme un’altra Lombardia.

Dove la salute non sia più gestita esclusivamente come un business, in cui le liste d’attesa non siano infinite e dove gli investimenti sul personale sanitario e sulla medicina territoriale confermino che la severa lezione imposta a questa regione dalla pandemia non sia stata dimenticata.

PROGRAMMA ELETTORALE M5S ELEZIONI REGIONALI 12-13 FEBBRAIO 2023 stars

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Il messaggio del nostro Presidente Giuseppe Conte per #UnAltraLombardia:
“I prossimi 12 e 13 febbraio voterete per un’opportunità unica: quella di costruire insieme un’altra Lombardia.
Una Lombardia che sappia prendersi cura e di cui prendersi cura. Dove la salute non sia più gestita esclusivamente come un business, in cui le liste d’attesa non siano infinite e dove gli investimenti sul personale sanitario e sulla medicina territoriale confermino che la severa lezione imposta a questa regione dalla pandemia non sia stata dimenticata.
 
Una Lombardia sostenibile ed efficiente dal punto di vista ambientale ed energetico. In cui impresa e innovazione rendano realtà l’obiettivo di arrivare a produrre il 50% del fabbisogno regionale attraverso fonti rinnovabili. Contrastando così l’inquinamento e il caro energia. Una regione dove le infrastrutture siano utili ai cittadini, dove il trasporto pubblico sia finalmente puntuale, dove il lavoro sia sicuro e in sicurezza.
Il Movimento Cinque Stelle è una comunità di cittadini che scelgono, persone alle quali oggi è chiesto di non restare in disparte, ma di essere il cambiamento che desiderano per la Lombardia.
 
Oggi decidiamo di impegnare il nostro tempo, il nostro cuore e la nostra passione a servizio di un grande obiettivo: un’altra Lombardia.”
 

Quella che segue è la sintesi dei punti programmatici che i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Lombardia hanno illustrato ai rappresentanti delle varie forze politiche del centro sinistra e che faranno parte di una proposta più ampia, ovvero il nostro programma elettorale.

A breve verrà pubblicato su questa pagina anche il nostro programma completo:

ELEZIONI REGIONALI – LOMBARDIA 2023

(CLICCA QUI IN FORMATO FLIPBOOK) 

 

Contrassegno M5S 2050  - SANITÀ

 

Obiettivo 50

  • Riduzione del 50% dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie;
  • Aumento del 50% dei fondi vincolati alla sanità, da destinare al settore pubblico e per finanziare la sanità territoriale pubblica;
  • Investimenti in strutture pubbliche per anziani e persone con disabilità;
  • La sfida del riscatto sociale;
  • Stop nomine politiche in sanità.

Riduzione del 50% dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie.
Vogliamo dimezzare i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, non solo per quelle in urgenza ma anche per quelle programmabili e differibili. Dimezzando i tempi di attesa si raddoppia la possibilità di prevenzione. Agenda unica pubblico e privato.

Aumento del 50% dei fondi vincolati alla sanità, da destinare al settore pubblico e per finanziare la sanità territoriale pubblica.
Con obiettivo 50 vogliamo progressivamente spostare le risorse dal privato al pubblico arrivando, entro i prossimi cinque anni ad avere un sistema molto più efficiente e meno discriminante.

Questo non vuol dire non riconoscere l’eccellenza della sanità lombarda nella sua componente privata, ma vuol dire decidere che è l’ente pubblico ad effettuare la programmazione sanitaria in base alle esigenze di salute dei cittadini e non in base ai bilanci delle strutture private.

Riportare fondi alla sanità pubblica vuol dire:

  • investire nella sanità territoriale (e non insistere con la visione ‘ospedalocentrica’ che da sempre caratterizza il centrodestra);
  • investire nei professionisti che decidono di lavorare al servizio della sanità pubblica;
  • investire in ricerca, stabilizzando anche i nostri ricercatori degli IRCCS pubblici;
  • avere maggior controllo delle agende, che oggi spingono i cittadini a rivolgersi al privato per prestazioni che avrebbero diritto a ricevere dalla sanità pubblica.

Inoltre, vi è una questione centrale che riguarda la salvaguardia e il rilancio delle professioni sanitarie sia in ambito pubblico che in ambito privato. Questo è un altro punto irrinunciabile per la scrittura di una riforma ambiziosa dell’intero sistema.

Investimenti in strutture pubbliche per anziani e persone con disabilità.
Regione Lombardia ha deciso di non volersi occupare direttamente di due categorie di cittadini: gli anziani e le persone con disabilità.

Infatti, quasi tutti i servizi che riguardano sia gli anziani, come le RSA, le strutture di assistenza sociosanitaria e la residenzialità leggera, che le persone con disabilità, come le RSD, nonché i servizi connessi come l’assistenza domiciliare integrata sono erogati da enti e cooperative private.

Il nostro obiettivo è quello di un aumento degli investimenti e dell’offerta dei servizi pubblici sociosanitari che riguardano anziani e persone con disabilità. L’istituzione pubblica deve garantire a queste persone di essere sempre presente.

 

La sfida del riscatto sociale.
Regione Lombardia dovrà essere attenta nella tutela del welfare e nella proposta di riscatto sociale, dedicata a tutte le persone che dovessero venirsi a trovare in condizioni di fragilità.

Su questo piano servono scelte totalmente nuove.

Questo avverrà anche attraverso lo stanziamento di risorse destinate al sostegno al reddito atte a garantire piena inclusione sociale e avviamento al lavoro, per chi si trova in condizioni di difficoltà. Qualora il Governo dovesse cancellare le attuali misure volte al sostegno sociale, Regione Lombardia, di concerto con le politiche in essere presso gli Enti locali, si impegnerà a sostenere percorsi dedicati all’inclusione, evitando che chi è in difficoltà possa essere lasciato indietro, puntando innanzitutto su formazione, lavoro, potenziamento dei servizi sociali e lotta alle povertà.

 

Stop nomine politiche in sanità.
Il meccanismo della lottizzazione nella sanità lombarda ha premiato la fedeltà politica a scapito del merito, della professionalità, dell’esperienza. Regione Lombardia cambierà. Si individueranno soggetti e procedure che garantiranno totale terzietà.

 

INFRASTRUTTURE
Attraverso l’impiego dei big data e il confronto con il mondo universitario è possibile definire ad un alto livello di dettaglio i flussi di traffico, le origini e destinazioni, le modalità e gli orari di spostamento e partire da una base solida per implementare di conseguenza il Piano regionale della mobilità.

Con questo approccio è possibile arrivare ad un elevato livello di dettaglio e modellizzare diversi scenari, per comprendere le ricadute delle possibili scelte organizzative o infrastrutturali.

Questo è il modo più accurato per individuare le migliori strategie in termini di mobilità e definire quali infrastrutture implementare, realizzando valutazioni di impatto e sostenibilità economico finanziaria ed ambientale affinché le decisioni sulla programmazione di grandi infrastrutture e interconnessioni sia oculata e si riveli poi efficace in fase attuativa a fronte della necessità non più rinviabile di connettere i territori in modo molto più efficace.

L’obiettivo è quello di privilegiare, per quanto attiene agli assi stradali, gli investimenti nella riqualificazione dell’esistente, nonché dei ponti e dei viadotti, anche al fine di investire e garantire la sicurezza stradale. La Lombardia registra uno squilibrio territoriale di infrastrutture stradali, molte delle quali realizzate negli anni seguendo soprattutto logiche di interessi economici e sfruttamento di suolo, come accaduto per la BreBeMi o la TEEM. Pertanto, in coerenza con gli obiettivi di transizione ecologica e azzeramento del consumo di suolo, ed al fine di evitare ulteriori fallimenti, è necessario fornire risposte infrastrutturali nuove a quei territori che ancora oggi vivono forti criticità viabilistiche, territori a cui Regione in tanti anni di governo di centrodestra non ha saputo fornire risposte (citiamo ad esempio la Cremona-Mantova, la Vigevano-Malpensa, la Pedemontana). C’è infatti bisogno di progetti che siano risolutivi e che garantiscano una riduzione dell’impatto ambientale, del consumo del suolo ed una reale sostenibilità economico finanziaria.
In particolare, è necessario un rilancio delle infrastrutture per la mobilità dolce ed elettrica, delle infrastrutture ferroviarie tramite la prosecuzione dei lavori previsti dal PNRR del Governo Conte II (raddoppi, quadruplicamenti di linee ferroviarie, potenziamento nodi) così come tramite lo stanziamento di maggiori risorse per il TPL e per la realizzazione dei prolungamenti delle linee metropolitane esistenti.
Inoltre, si deve puntare al rilancio di Trenord e al ribaltamento dei rapporti con stakeholders e clienti, oggi umiliati dall’atteggiamento dell’Assessorato e dei vertici dell’Azienda. In altre parole, Regione deve essere ente regolatore e non mostrarsi succube delle scelte di pochi.

 

AMBIENTE
Investimenti nelle fonti rinnovabili. Rendere strutturali i contributi per le Comunità Energetiche Rinnovabili, per raggiungere l’obiettivo di produzione del 50% del fabbisogno regionale. Incentivare la riqualificazione e l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare, sia pubblico che privato, al fine di ridurre progressivamente la dipendenza da fonti fossili.
Regione Lombardia deve puntare ad essere regia autorevole della programmazione e nell’applicazione concreta dell’economia circolare in ogni settore verso l’obiettivo “rifiuti zero”, da perseguire grazie all’incentivazione del recupero di materia, attivando un processo virtuoso di riduzione dei materiali da avviare a incenerimento.

Per questo motivo, è fondamentale intraprendere delle politiche che portino entro il 2030 ad un superamento degli impianti di incenerimento più obsoleti e meno performanti, come ad esempio il percorso che può riguardare il sito di Cremona. Al fine di garantire la sostenibilità ambientale, Regione potrà anche prevedere ed accompagnare la riconversione degli impianti con metodologie innovative per trattamenti che garantiscano una migliore e diversa gestione del rifiuto ed un minore impatto ambientale. In questo quadro si segnala l’esperienza di Sesto San Giovanni. La scelta di superamento dell’impianto precedente si è infatti realizzata nel nome della cultura della sostenibilità ambientale e dell’innovazione, esso rappresenta un buon modello replicabile.

La Lombardia non può continuare ad essere l’immondezzaio d’Italia e non può continuare ad essere centro raccoglitore di rifiuti di vario tipo (indifferenziato, fanghi da depurazione, ecc.) di altre regioni.

 

AGRICOLTURA
La crisi climatica e idrica rischia in futuro di trasformarsi in crisi alimentare. Regione Lombardia ha un ruolo fondamentale nella programmazione del comparto agricolo, che deve essere accompagnato verso le sfide del futuro senza impatti negativi in termini economici ed occupazionali.
Contro le crisi idriche, purtroppo sempre più frequenti e impattanti, urge costituire una regia sovraregionale per il governo dei grandi bacini alpini, anche regolamentando le concessioni e coinvolgendo la vicina Svizzera al fine di rivedere e sviluppare nuovi accordi sui rilasci di acqua.

Si dovrà inoltre partire dalla piena conoscenza del fabbisogno idrico del territorio tenuto conto di tutti gli usi plurimi della risorsa (civile, agricolo, industriale ed energetico), senza dimenticare la funzione ecosistemica dei corsi d’acqua e dei bacini naturali, ma anzi attribuendogli pari importanza e dignità.

Serve sviluppare e rendere più fruibile il Bilancio Idrico Regionale, strumento fondamentale per poter agire tempestivamente contro le crisi. Accanto ad esso serve sviluppare un Bilancio Idrogeologico Regionale, che consente di conoscere il funzionamento della complessa rete di falde nel sottosuolo, al fine di poterla utilizzare come un enorme serbatoio di acqua da ricaricare durante i periodi di abbondanza e da cui attingere nei periodi di siccità.
Si rende necessaria una pianificazione per la realizzazione, ove necessario ed efficace, di nuovi bacini e invasi per l’accumulo e lo stoccaggio di acqua piovana e/o irrigua, previa la verifica delle intensità di scambio di acqua tra soprassuolo e sottosuolo del dato comprensorio, favorendo l’utilizzo irriguo delle acque reflue depurate da immettere direttamente nel reticolo idrico minore.

Qualora gli effetti del cambiamento climatico e i periodi siccitosi dovessero intensificarsi, Regione deve essere pronta a adottare ogni strategia per ridurre il consumo di acqua del settore agricolo anche ripensando i modelli colturali oggi praticati.

Compito di Regione, infatti, deve essere quello di governare i cambiamenti e anticiparne gli effetti evitando shock al sistema produttivo. Questo si otterrà solo accompagnando gli imprenditori agricoli verso forme di produzione più sostenibili. Il mondo agricolo deve essere infatti pienamente coinvolto dalle trasformazioni che lo possono riguardare.
Ciò significa immaginare il sostegno e l’accompagnamento del mondo dell’imprenditoria agricola verso una transizione da un modello intensivo ad un modello razionale. A prescindere dalle dimensioni (grande, piccola o media) ogni azienda, per essere sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e produrre redditività. Dovrà rispettare alcuni punti cardine:

  1. salvaguardare l'ambiente, ovvero mantenere il giusto rispetto del territorio per coltivare la possibilità di garantirsi un futuro;
  2. investire sul coinvolgimento e la formazione delle persone addette in azienda: il capitale umano è tra i principali fattori che fanno e faranno sempre più la differenza;
  3. per gli allevamenti, investire sul benessere animale: ciò oltre ad essere eticamente corretto, è maggiormente redditizio. L’aumento dei capi allevati non è da considerare come unico strumento per garantire redditività.

Supporto agli investimenti in nuove tecnologie e alla riconversione guidata dai principi di sostenibilità, rispetto della biodiversità e di tutela del suolo e della risorsa idrica. Il ruolo della Regione deve essere quello di mettere gli imprenditori agricoli nelle condizioni di mantenere la loro posizione sul mercato, aumentando al tempo stesso la qualità nei processi produttivi e riducendo l’impatto ambientale sui territori, anche attraverso forme specifiche di sostegno al reddito.
Viene prevista una sospensione del rilascio di autorizzazioni per nuovi allevamenti intensivi e/o per un loro ampliamento, in attesa della definizione di nuove linee guida ed iter autorizzativi che dovranno tenere necessariamente conto dei fattori cumulativi di pressione ambientale, prossimità
di smaltimento dei reflui, principi di sostenibilità e di tutela e sicurezza sanitaria. Tale approccio dovrà essere promosso da Regione anche nei confronti di altri Enti a cui competono le autorizzazioni e che partecipano alle conferenze di servizio, tramite l’emanazione di linee guida e di un piano di programmazione regionale.

Gli iter autorizzativi per ogni nuovo impianto di bioenergia dovranno basarsi sull’effettivo fabbisogno regionale, tenendo conto anche degli impatti cumulativi territoriali dal punto di vista ambientale e sanitario, al fine di non favorire più l’importazione selvaggia di rifiuti per l’alimentazione degli impianti.

LAVORO
Sostegno alle PMI per la transizione digitale ed energetica. Le imprese che possono rendersi autonome dal punto di vista energetico devono essere sostenute da Regione nella loro fase di transizione. Questa misura permetterebbe una riduzione dei costi di produzione aziendale ed una riduzione dell’impatto ambientale.

Premialità nei bandi regionali per aziende che investono nella sicurezza sul lavoro e applicano contratti di lavoro che rispettano la dignità del lavoratore.
L'unico obiettivo accettabile per tutti noi è arrivare ad avere zero morti sul luogo di lavoro. Questo tema passa dal dialogo con le parti sociali e dall’intensificazione dei controlli. Non solo. Fra le nostre proposte c’è anche l’istituzione di un sistema premiante, attraverso il quale siano erogati incentivi alle imprese virtuose che investono in materia di sicurezza e prevenzione.
Potenziamento dei centri per l’impiego per ridurre la precarizzazione e le difficoltà di collocamento, oltre che per contrastare il problema del lavoro sottopagato e favorire la riqualificazione professionale. Raddoppiare gli investimenti stanziati da Regione sui centri per l’impiego, per valorizzarne il ruolo di intermediari tra la domanda e l’offerta del lavoro, un ruolo che oggi viene lasciato unicamente alle Province. Queste proposte tendono ad invertire il processo di privatizzazione che ha delegittimato sempre di più il ruolo dei centri per l’impiego.

 

Nascono i Gruppi Territoriali del Movimento 5 Stelle. Aderisci anche tu!

---> ADERISCI AL GRUPPO TERRITORIALE DI VARESE M5S <---

È una vera rivoluzione organizzativa quella che da oggi parte per la comunità del MoVimento 5 Stelle.

Da oltre un anno ci siamo posti l’obiettivo di perseguire un forte rinnovamento e di dotarci di una struttura organizzativa che consenta una sempre maggiore partecipazione degli iscritti ai processi democratici interni e a rafforzare la presenza dei cittadini nell’attività politica che il MoVimento 5 Stelle intende portare avanti.

È necessario rafforzare la presenza nei territori, in quei luoghi in cui i problemi nascono e hanno una ricaduta diretta sulla vita quotidiana, in qui luoghi dove è sempre più necessario agire per una giustizia sociale, per la lotta alle disuguaglianze, per la tutela del lavoro, dei redditi, della casa e per attuare quelle iniziative necessarie al processo di transizione ecologica e digitale.

Dopo la costituzione dei Comitati nazionali e tematici e dei coordinatori territoriali, è arrivato il momento di avviare i Gruppi territoriali.

Cos’è un gruppo territoriale? È il posto in cui ciascun iscritto prende parte attiva allo scambio e al confronto sulla vita politica interna del MoVimento nella propria comunità locale e tramite il quale si interfaccia con tutti i cittadini. Ciascun Gruppo avrà il compito di favorire la discussione, il confronto e lo scambio di idee politiche tra tutti gli iscritti al Gruppo, sviluppando iniziative e progetti da proporre al Comitato nazionale progetti, promuovendo la diffusione dei programmi e delle attività del MoVimento e organizzando eventi politici sia locali che nazionali. Il tutto con l’obiettivo – ovviamente – di favorire la più ampia partecipazione di cittadini a sostegno delle nostre battaglie e della costruzione condivisa di una nuova agenda politica per il Paese.

Aderire a un gruppo territoriale è molto semplice.

Leggi il Regolamento disciplinante la costituzione, il funzionamento e lo scioglimento dei gruppi territoriali

Innanzitutto, devi essere iscritto al MoVimento 5 Stelle e cliccando al link che trovi in fondo a questa pagina, dopo aver effettuato il login, potrai inserire il Comune o lo Stato estero, per il quale intendi proporre la creazione di un gruppo territoriale.

Quando sarà raggiunto il numero minimo di 30 iscritti che propongono la creazione di un gruppo territoriale in un determinato Comune (o Stato estero) o in un territorio che comprende più Comuni (o Stati esteri) il Comitato per i rapporti territoriali avvierà l’istruttoria per l’approvazione.

Oggi è il tuo momento. Siamo e resteremo sempre una comunità che ha come bussola la democrazia diretta, ma che ha necessità di dotarsi di una organizzazione territoriale che consenta la partecipazione e la promozione e diffusione dell’attività del MoVimento 5 Stelle.


Ti ricordiamo che per poter proporre o aderire ad un gruppo territoriale è necessario:

  1. essere iscritti e possedere tutti i requisiti previsti per l’iscrizione, ai sensi dell’art. 5 lett. a) dello Statuto dell’Associazione, al MoVimento 5 Stelle;
  2. essere residenti o comunque domiciliati nel territorio di riferimento del Gruppo;
  3. non appartenere contemporaneamente ad un altro Gruppo.

Nel modulo di adesione ti verrà richiesto di indicare il comune (o lo stato estero per i gruppi all’estero) per il quale intendi proporre la  creazione di un gruppo territoriale.

Una volta raggiunto il numero minimo di 30 iscritti che propongono la costituzione di un gruppo territoriale in un determinato Comune (o Stato estero), oppure in un territorio che comprende più Comuni (o Stati esteri), il Comitato per i rapporti territoriali inizierà l’istruttoria per l’approvazione.

Ti ricordiamo infine che per proporre la creazione di un gruppo territoriale o adesione a gruppo esistente l’iscritto deve rendere pubblico il proprio profilo attivista e, una volta costituito, l’elenco degli iscritti aderenti al gruppo territoriale sarà visibile nella pagina pubblica del gruppo territoriale.

 

Varese per la Pace - Pzza Montegrappa 15/10/2022

Varese scende in piazza nel pomeriggio di domani sabato prossimo, 15 ottobre, per manifestare a sostegno dell’avvio di un serio negoziato, che porti dopo mesi di escalation militare, a un cessate il fuoco e alla definizione di un trattato di pace tra Russia e Ucraina, così come esorta lo stesso Pontefice, papa Francesco.

L’invito a prendere parte all’iniziativa è esteso all’intera cittadinanza, che mostra di condividere un’istanza di pace a fronte del drammatico scenario di guerra, della minaccia atomica, della sofferenza della popolazione ucraina, principale vittima di un conflitto che si protrae ormai da otto mesi, e delle pesanti ripercussioni della guerra sull’intera Europa e sul nostro Paese.

L’iniziativa avrà luogo a partire dalle ore 16 e sino alle 18 in piazza Monte Grappa, con allestimento di un gazebo quale punto di incontro e di confronto.

La partecipazione è libera e individuale, senza presenza di sigle o bandiere, perché la pace, in quanto valore fondamentale universalmente riconosciuto, non ha colore politico.

La stampa è invitata a partecipare.

info: cell 375 599 3540 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..