Programma Coalizione

PROGRAMMA DELLA COALIZIONE A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA DI DAVIDE GALIMBERTI A SINDACO DI VARESE 2021/2026

Stanno terminando cinque anni di fatti e azioni concrete. Altri cinque anni per proseguire con il cambiamento e mettere in campo le altre iniziative per la trasformazione della città. Cinque anni che valgono 30 perché sono stati risolti, o si stanno risolvendo, i problemi che hanno bloccato la città. In questo programma elettorale così come in quelli di altri candidati non si leggeranno temi che hanno inondato i programmi degli ultimi 25 anni e che si ripetevano perché non venivano mai risolti come l’accesso dall’autostrada in città, l’’illuminazione, il palaghiaccio, le stazioni, la caserma, P.zza repubblica, il palaghiaccio e tante altre.

Oggi dunque, in forza dell’esperienza maturata in questi anni, la nostra coalizione si concentra sui prossimi anni e sul futuro di Varese. Un futuro che sarà ancora più verde, sportivo, attrattivo, attento ai più fragili. Per una città che ha iniziato a muoversi verso una migliore qualità della vita, uscendo dall’immobilismo di anni e diventando protagonista di iniziative importanti in ambito culturale, sociale ed economico. Per questo in questi primi 5 anni era necessario concentrarsi sulla risoluzione di tutte quelle cose ferme, bloccate, insormontabili e che sembravano impossibili dando nuovo slancio ai cantieri, alle opere necessarie,

all’ambiente, alla cultura e allo sport. Questo anche per far vedere che non erano affatto questioni impossibili ma serve metodo, capacità e programmazione.

Ma sono stati anche anni segnati dalla pandemia e i prossimi dovranno concentrarsi sul post emergenza sanitaria, rimarginando le tante ferite che il virus ha generato, partendo dalle persone più colpite, dal potenziamento del sistema sociosanitario, dal rilancio dell’economia e dalla socialità con uno sguardo particolare ai bambini ed ai ragazzi. Ma ci saranno da gestire anche i cambiamenti che la pandemia ha generato nelle città, se ad esempio lo smart working è un problema per le grandi città metropolitane a Varese si possono gestire trasformazioni sociali che potrebbero portare ad uno sviluppo ulteriore legato al contesto. E su questo le risorse del PNRR saranno determinanti. Per questo abbiamo lavorato di anticipo e abbiamo già inviato al governo le necessità e progetti di Varese. Un lavoro fatto insieme alla città che ci ha resi tra le prime città italiane a realizzare un documento programmatico per ottenere le risorse europee che arriveranno.

Le altre azioni importanti poi andranno giocate sul versante della vocazione di Varese come città aperta, dinamica e attrattiva, con una attenzione nei rapporti e progetti con le vicine Milano, Como ed il Ticino. Insomma una città che da una parte lavora con l’area metropolitana ed al contempo è cerniera e collante con l’area insubrica sempre più connessa con reti infrastrutturali e digitali.

Con tutte le forze civiche e politiche che compongono la nostra coalizione abbiamo sottoscritto un manifesto d’intenti che contiene i valori e i principi che sono la base delle nostre proposte nell’interesse della città e dei varesini. Insieme al documento condiviso con la città che contiene le linee di sviluppo del Recovery in cui ci si ritrova pienamente, costituiscono parte integrante del presente programma.

Le parole d’ordine, tutte di pari importanza, sono dunque: ambiente, benessere, vivibilità, innovazione, solidarietà, sussidiarietà, partecipazione, inclusione, comunità, trasparenza e onestà.

Soprattutto Salute

Migliorare la salute e il benessere e ridurre le disuguaglianze sanitarie per tutti: è questo il progetto per cui vogliamo impegnarci, per questo desideriamo essere protagonisti, tutti insieme, per promuovere e attivare una voce forte nella rete dei servizi per la salute.

Abbiamo affrontato negli ultimi 18/20 mesi una sfida importante e inattesa che ci ha fatto sentire tutti più insicuri e precari.

  • Occorre trovare un nuovo modo di vedere e di approcciarsi alle risorse, alle necessità dei più fragili, alle risposte da dare e alle modalità per promuovere nuovi stili di vita e di lavoro.

  • Abbiamo capito che i progressi sostenibili nella sanità pubblica e nei servizi sanitari possono essere raggiunti solo attraverso la collaborazione.

  • Vogliamo darci strumenti di pensiero e di azione per stare insieme, accanto alle persone che hanno bisogno di sostegno, per essere dentro alle comunità che vogliono cambiare, per esser parte attiva di quella società civile che non si è mai fermata.

L'EUPHA ( l’organismo internazionale che riunisce gli Istituti superiori di sanità dei diversi Paesi europei), definisce la salute pubblica come: la scienza e l'arte di prevenire le malattie, prolungare la vita e promuovere

la salute e il benessere attraverso gli sforzi organizzati e le scelte informate della società, delle organizzazioni, del pubblico e del privato, delle comunità e degli individui.

D’altra parte la sesta missione del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza (PNRR) dedica agli interventi legati alla Salute una larga fetta dell’investimento complessivo di 250 miliardi di euro.

In ragione di queste risorse serve una nuova visione della città e una più attenta considerazione per quanto riguarda anche l’inquinamento delle risorse naturali e la distruzione della biodoversità, la progettazione urbana e la pianificazione territoriale, produttiva e dei trasporti, e la messa a frutto delle potenzialità tecnologiche e informatiche per salvaguardare l’integrità del pianeta: è il progetto che vedrà impegnato il nostro territorio per arrivare puntuale all’appuntamento nazionale.

E’ un programma che propone di attuare una strategia di riorganizzazione dei servizi sociosanitari in relazione alle esigenze della società post covid.

Si supera il concetto di ‘salute’ come sola ‘cura della malattia’ per aprirsi a un approccio più largo.

In questo disegno il governo delle città, il Sindaco ed il comune nel suo complesso soprattutto in un capoluogo di provincia, avranno un ruolo determinante nel guidare il cambiamento, progettare l’ampliamento delle piattaforme, dei luoghi e degli spazi pubblici dedicati ai servizi sociosanitari, di istruzione, alta formazione, distribuendoli sul territorio, coinvolgendo in modo integrato tutti gli attori della salute: istituzioni, medici di famiglia, specialisti, farmacisti, infermieri e ogni altro professionista fino alla singola persona.

Si torna ad un modello di servizi sociosanitari erogati in ogni angolo del territorio, mettendo in discussione e invertendo il senso di una centralizzazione dei servizi che ha mostrato tutti i suoi limiti con la pandemia.

Più servizi e più vicini, la sinergia con l’università, con le strutture pubbliche della salute e anche con una attenzione a ciò che si muove nel privato possono diventare le basi solide di una città che, dopo aver operato per la rigenerazione delle parti urbane, ora si riconfigura intorno a una nuova idea di sanità, partecipazione, benessere, spazio, natura .

Fra le principali criticità che sono risultate evidenti nel corso dell’emergenza sanitaria va sicuramente annoverata, sia pur considerando le differenziazioni che si registrano a livello regionale, l’inadeguatezza dei servizi di medicina territoriale.

Dovranno poi essere rafforzati i servizi di telemedicina e di sanità digitale (telehealth, telecare, ecc.) che consentano l’erogazione di servizi a distanza, con beneficio soprattutto per i pazienti affetti da patologie croniche, senza costringere i pazienti stessi ad uscire di casa per fruire delle più ricorrenti prestazioni sanitarie e sottoporsi a valutazione clinica da parte dell’operatore sanitario di riferimento.

La casa di ciascuno può diventare così per molti il luogo di cura, alleggerendo considerevolmente il sistema sanitario pubblico dei consistenti oneri finanziari, logistici ed organizzativi oggi derivanti dall’erogazione delle prestazioni.

La fiducia accordata al ruolo del Sindaco come promotore di benessere e qualità di vita urbana è perciò una sfida avvincente che vale la pena di condurre sino in fondo con passione e responsabilità.

Come farlo? Innanzitutto, recuperando una dimensione territoriale del tema della salute e della sanità. Un tema fondamentale è, infatti, il rapporto con il territorio. I sindaci non si candidano oggi a gestire la sanità o a tornare a vecchi e superati modelli di interazione con le aziende sanitarie, bensì si stagliano come figure in grado coordinare e dialogare autorevolmente con tutti i soggetti che, a vario titolo e competenza, si occupano della tutela e della promozione della salute come avvenuto per la gestione della pandemia. Si tratta di difendere una responsabilità piena, quella di essere autorità sanitaria, curando in maniera più mirata ed efficace l’aspetto dell’analisi dei determinanti di salute sociali dei nostri cittadini. È un aspetto decisivo e importante, che implica un nuovo e significativo rapporto con il territorio, in una dimensione di prossimità, di cura e di prendersi cura del cittadino.

La tutela e la promozione della salute dei cittadini sono infatti un compito fondamentale per i Sindaci, in quanto autorità sanitaria locale, che richiede loro una visione strategica e che implica la collaborazione con le altre Istituzioni coinvolte attraverso una serie di azioni coordinate che vanno dall’elaborazione di politiche urbane che abbiano come priorità la salute, al miglioramento della rete dei trasporti, della qualità del verde cittadino e delle politiche ambientali, alla promozione delle attività sportive fino a interventi di partecipazione sociale, welfare e sostegno alle fasce più deboli.

Una Varese soprattutto in salute è quindi una città che misura la sua qualità attraverso il benessere dei suoi cittadini, anche degli ultimi e dei penultimi, italiani o stranieri, di coloro che rimandano una visita

medica di cui avrebbero bisogno per motivi economici, e di chi, pur lavorando, fatica a raggiungere standard di vita dignitosi. Ignorare la presenza queste persone significa infatti guardare solo al presente, dimenticandosi che nessun individuo e luogo è davvero lontano dal cuore pulsante della città e che il benessere di essa dipende da tutti i suoi cittadini, nessuno escluso.

Un’ occasione importante per offrire servizi diffusi sul territorio sarà la costituzione delle Case di comunità, dove un pool di professionisti metterà a disposizione degli assistiti una maggiore accessibilità e un’efficace copertura assistenziale.

Sono il luogo fisico dove la comunità può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e socio-sanitaria.

Per il Comune l’individuazione delle Case di comunità nella Città di Varese, non sarà solo una questione urbanistica, ma una delle scelte strategiche più rilevanti che dovrà compiere, per rendere tali strutture facilmente riconoscibili e raggiungibili dalla popolazione (parcheggi, mezzi pubblici, servizi, farmacie, ecc…).

Nelle Case di comunità opereranno medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti, infermieri ed altro personale dell’ambito sanitario e sociale. In particolare i servizi infermieristici presenti opereranno sia in termini di prevenzione collettiva e promozione della salute pubblica, sia in termini di assistenza domiciliare integrata per la gestione delle patologie croniche (Infermiere di Famiglia e Comunità).

Per una compiuta medicina di prossimità è inoltre indispensabile il coinvolgimento delle farmacie, con i loro nuovi servizi e con nuove funzioni assistenziali rivolte ai cittadini

Bisogna tuttavia sottolineare che saranno le nostre case a dover diventare il primo luogo di tutela e promozione della salute, perché è nella propria abitazione che ogni cittadino deve poter sentire la protezione e il sostegno di tutta la sua comunità, per questo si debbono promuovere le figure sanitarie dell’infermiere di famiglia e di comunità, lo psicologo di territorio, l’ostetrica di famiglia, favorendo così le sinergie tra Comune, Aziende Sanitarie e Terzo settore, anche valorizzando il ruolo dell’assistente sociale, degli educatori, degli operatori socio-sanitari. Un sistema sanitario moderno deve essere capace di includere tutti gli ambiti che hanno impatto sulla salute dei cittadini: la rivalutazione del ruolo del Comune può permettere di portare a buon fine quella che fino ad oggi è rimasta una visione incompiuta.

Al sindaco ed al Comune si potrà affidare, finalmente, una responsabilità ben visibile, una funzione di regia per la comprensione, nel loro insieme, di tutti i fattori in gioco, e per l’ascolto attento, la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini e del Terzo Settore alle politiche per la salute. Sappiamo, infatti, della sofferenza dei malati: malati ‘sospesi’ nelle cure, della prevenzione e nelle attività riabilitative a causa del Coronavirus. Sappiamo inoltre della sofferenza, muta e composta, dei caregiver, per troppo tempo lasciati soli a gestire situazioni complicate, e dolorose. Basti pensare ai malati e alle malate di cancro, Alzheimer, Parkinson e alle patologie cardio-vascolari. Nonché ai genitori di bambini con bisogni particolari.

Per tenere ben salda la barra del timone lungo la rotta porteremo avanti l’ individuazione in capo al sindaco o suo delegato delle competenze relative alla salute nei termini indicati in questo punto del programma.

L’attività del Comune in ambito sanitario sarà supportata da un gruppo di lavoro e da personale dell’ente che offrirà capacità e competenze di gestione della sanità pubblica, di sociologia e psico-sociologia delle comunità, di architettura urbana e di metodologie per la riduzione delle disuguaglianze di salute, sarà in grado di coordinare e implementare le azioni per la salute pubblica nel contesto urbano in funzione degli obiettivi di mandato espressi dal documento di programmazione dell’Amministrazione comunale con cui s’interfaccerà diventando elemento di connessione tra la stessa e le amministrazioni sanitarie locali.

Nel prossimo mandato, per dare sostanza alle espressioni usate occorre che vengano promossi e attivate iniziative in diverse campi e direzioni, come:

“Prevenzione e salvaguardia della salute fisica e mentale” “Attenzione alla persona-Sostegno alla fragilità”

“Longevità e over 65”

“La città dei bambini e degli adolescenti con attenzione alla dotazione di servizi e al tema dei diritti: allo studio, al cibo, alla cura….

“ Una città sicura”

“Prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse” con particolare riguardo al potenziamento e diffusione universale della vaccinazione anti HPV unica arma di prevenzione primaria in oncologia.

“Accompagnamento alla Procreazione Consapevolecon approfondimento delle tematiche non solo contraccettive nell'ambito di incontri divulgativi e di informazione che coinvolgano i Consultori , gli Specialisti del territorio e le Scuole Superiori.

“Sport educazione prevenzione socialità” per promuovere e comunicare corretti stili di vita “Tecnologia al servizio dei cittadini” anche per diffondere gli open data disponibili “Alfabetizzazione sanitaria” per promuovere consapevolezza e cultura della salute

“ Reti di prossimità” strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale: gli interventi di questa componente intendono rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari

Le case della salute a servizio per la città, d’intesa con le autorità sanitarie e gli altri comuni, potranno essere insediate in immobili di proprietà comunale come ad esempio parte del comparto ex Aermacchi in cui ci sono uffici del comune o scuole abbandonate.

Anche il cibo è elemento trasversale nella ricerca della salute, individuale collettiva e pubblica. Individuale perché attraverso il rapporto con cibo si possono mettere in atto molti comportamenti sintomatici sia psichici che fisici, ma si possono anche attivare una serie di processi virtuosi tesi a migliore il proprio equilibrio psicofisico.

Il cibo è anche mediatore di salute collettiva e pubblica perché attraverso la gestione degli scarti alimentari si possono mettere in atto una serie di processi tesi a: migliore le emissioni di Co2, migliorare il rapporto con l'ambiente circostante, migliorare la consapevolezza sulle proprie abitudini alimentari favorendo un intreccio di relazioni virtuose tra cittandini, enti erogatori e aziende dalla filiera agroalimentare.

Il Comune si farà promotore di una serie di iniziative tese a supportare il benessere psicofisico individuale e l'equilibrio ambientale attraverso interventi educativi, pedagogici, psicologici e sanitari coinvolgendo enti e aziende sul tema della "Food governance"

A fronte della pandemia è necessario approvare, contestualmente all’approvazione del PGT, del piano regolatore sociosanitario per programmare ed inserire il potenziamento dei servizi sociosanitari necessari.

Soprattutto sostegno

I servizi sociali dovranno anche per i prossimi anni affrontare una situazione aggravata dagli effetti della pandemia e si troveranno, oltre alla normalità del bisogno che li ha sempre visti in prima linea nell'assicurare sostegno e risorse, a gestire un aumento delle persone, singole o famiglie che si rivolgeranno ai servizi sociali al fine di non essere “lasciate sole”.

Questa scenario fa si che, sin da ora, si debba incrementare (nonostante già in questi anni sia cresciuta significativamente) la spesa sociale costante e attenta al fine di fornire le risorse necessaria ad affrontare la situazione.

Tre ambiti dovranno vedere un orientamento prioritario rispetto ad altri circa l'indirizzo delle politiche sociali, sia nei contenuti dei diversi progetti sia nella ricerca, soprattutto, di finanziamenti esterni.

Connessione tra ambito sanitario e sociale. L'invecchiamento della popolazione presuppone interventi importanti ed anche nuovi rispetto ai bisogni emergenti. In particolare dovranno essere attivati, (come indicato nel paragrafo “soprattutto salute”) rapporti e politiche derivanti da un maggior connessione tra il sanitario ed il sociale, con una particolare attenzione alla non autosufficienza, ma anche rispetto al nuovo piano di zona (PdZ) che andrà ad essere scritto nei prossimi mesi e che sarà un primo impegno della nuova amministrazione.

Si dovranno attivare anche interventi atti a favorire il ripristino della socialità messa così a dura prova dalla pandemia per queste generazioni e quindi si dovrà procedere ad un aumento dei corsi e delle attività atte a favorire un invecchiamento attivi, sia da un punto di vista fisico sia da un punto di vista mentale. Il nuovo centro diurno consentirà di potenziare queste politiche.

Disabilità. Il tema della disabilità si intreccia enormemente con i servizi educativi e questo in ragione del fatto che occorre continuare ad investire su personale preparato in grado di rispondere in maniera adeguata al numero di casi in continuo aumento, soprattutto in età dell'obbligo scolastico e sul numero di ore messe a disposizione per ciascuna bimba o bimbo. Inoltre, nel proseguo dell'età delle persone, bisogna consolidare e garantire percorsi progettuali di vita, attraverso i diversi centri presenti nella nostra realtà provinciale, sia attraverso i progetti di autonomia, i percorsi formativi lavorativi e il c.d. “dopo di noi”, tutte esperienze che possono consentire inclusione attraverso la progettualità individuale, non standardizzata e con la forte collaborazione tra ente pubblico, terzo settore e famiglie.

Minori. Preadolescenti e adolescenti. E' forse la realtà che maggiormente è stata colpita dagli effetti della pandemia facendo perdere quelle occasioni “sociali” capaci di costruire la propria maturità e il proprio protagonismo esistenziale. Il compito dei prossimi anni sarà quello di puntare decisamente su politiche di prevenzione del disagio. Disagio educativo, disagio sociale, disagio economico al fine di garantire uno sviluppo equilibrato delle nostre nuove generazioni. Di qui l'importante di investire in progetti che puntano ad una dimensione di prevenzione anche attraverso una sinergia tra soggetti educativi diversi. Scuole, parrocchie, centri di aggregazione giovanili, cooperative, terzo settore e volontariato in generale.

Nuovi sportelli di sostegno educativo e di ascolto. Per questa ragione è importante costruire degli “sportelli” di sostegno educativo e psicologico, in collaborazione con le scuole e con il volontariato professionale al fine di favorire interventi di ascolto sistematici e continuativi e fornire adeguata e preventiva assistenza rispetto alle fragilità maggiori che colpiscono i minori.

Creazione nel vecchio centro anziani di via Maspero della “palazzina delle fragilità” coinvolgendo le associazioni del terzo settore.

Soprattutto Integrazione

Il termine multiculturalismo identifica una società in cui più culture, anche molto differenti l'una dall'altra, convivono mantenendo ognuna la propria identità nel rispetto delle regole. Bisogna proseguire il lavoro di questi anni teso a superare gli steccati ideologici, coinvolgere pienamente le comunità straniere anche nella vita amministrativa e gli operatori che lavorano in questo campo così da accelerare il percorso di integrazione in città e fornire un supporto per tutti i cittadini in difficoltà (linguistica, sociale) al fine di dare informazione o aiuto di cui avranno bisogno.

Soprattutto scuole

Servizi educativi al servizio dei cittadini e delle cittadine

I servizi educativi sono un mondo complesso e delicato a cui occorre approcciarsi con riguardo e concretezza, ogni momento della giornata va organizzato con precisione avendo ben chiaro che la priorità è il benessere dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie.

Non si tratta di grandi opere o di eventi eccezionali, ma di azioni concrete e giornaliere che supportano la quotidianità delle famiglie nell’ottica di una Città inclusiva a misura di cittadini e cittadine adulti e piccoli. L’educazione, l’istruzione e i servizi a supporto delle famiglie sono e restano le priorità per una Città che voglia affrontare la ricostruzione post pandemia.

Consolidamento dei servizi parascolastici

  • Ulteriore estensione dei plessi scolastici cittadini che intendano implementare il tempo pieno.

  • Doposcuola con progetti didattici sempre più di qualità ed innovativi disponibili per tutti gli utenti che ne facciano richiesta;

  • mensa scolastica sempre più di qualità, attraverso il costante riconoscimento di mensa bio e utilizzo di prodotti a KM0

  • Estensione del pedibus nei diversi plessi scolastic

  • Welfare generativo (Progetto integrato servizi educativi e sociali) teso a contrastare la povertà economica, educativa, fondato sulla promozione della resilienza e della creatività. I beneficiari da destinatari degli interventi, vengono coinvolti come agenti di cambiamento della propria condizione all'interno della comunità di appartenenza.

    Le azioni progettate non hanno solo lo scopo di intervenire per contrastare la povertà educativa, ma anche di definire una strategia educativa di sistema che apporti un cambiamento sociale.

    Azioni:

    Rinforzare la rete istituzionale e territoriale, coinvolgendo i soggetti territoriali, scuole e privato sociale in un patto educativo di comunità

    Sostenere una rete di servizi di prossimità capaci di rinnovarsi, di rispondere a nuovi bisogni, di creare luoghi di benessere e di apprendimento, di promozione, di integrazione culturale e sociale.

    Promuovere interventi di sostegno delle competenze genitoriali: sostenere le famiglie, in particolare fragili o in situazione di povertà educativa, ad acquisire strumenti educativi efficaci e favorire la partecipazione attiva al patto educante

    Garantire i diritti di bambini e ragazzi all’istruzione e alla socializzazione, e alle opportunità di sviluppo educativo: avvicinare e motivare i ragazzi alla frequenza scolastica e facilitare l'accesso ad attività integrative.

    Sostegno alla genitorialità

    Istituzione del centro famiglie progettato su 3 aree di intervento: informazione, sostegno alle competenze genitoriali, sviluppo delle risorse familiari e comunitarie, attraverso l'attivazione di uno sportello informativo su servizi, risorse e opportunità istituzionali e informali che il territorio offre; spazi di ascolto, colloquio e consulenza educativa, counseling genitoriale; progetti di accoglienza e solidarietà tra famiglie (banche del tempo); realizzazione di uno spazio virtuale "informa famiglie" sul sito comunale.

    Edilizia scolastica

    Prosecuzione dell’ammodernamento e riqualificazione energetica degli edifici scolastici

    Ripensare al patrimonio edilizio scolastico come infrastruttura socio-culturale-ambientale aperta al territorio, luogo di condivisione di attività sportive , culturali, sociali che possano generare coesione sociale e riqualificazione del quartiere.

     

    Digitalizzazione dei plessi scolastici

    La nuova epoca comporterà la revisione dei modelli organizzativi delle scuole, sarà necessario maggior attenzione alle competenze digitali per dare a tutti gli studenti pari opportunità di apprendimento.

     

    Ambiente esterno come terzo educatore

    Alcuni edifici scolastici della città sono costruiti all’interno di giardini e parchi di grande bellezza, potranno essere potenziati percorsi di outdoor Education in sinergia con il quartiere ed il territorio.

     

    Patto educativo territoriale

    Sostenere e potenziare il patto educativo di comunità già avviato dall’amministrazione comunale, che definisce percorsi educativi condivisi e sinergici e che vede la corresponsabilità del Comune, delle scuole dell’infanzia comunali e parificate, degli istituti comprensivi, delle parrocchie, delle associazioni sportive, ricreative, del terzo settore, delle fondazioni e/o cooperative che si occupano dei genitori. Di tutti coloro che determinano percorsi educativi e buone prassi condivise.

    Potenziamento dei servizi dedicati alla prima infanzia

    Il sistema integrato 0/6 della nostra città vede nidi e scuole dell’infanzia comunali e parificate in grado di soddisfare le richieste dell’utenza dal punto di vista della disponibilità dei posti, della copertura oraria giornaliera e della qualità dell’offerta formativa.

     

    Nei prossimi cinque anni prevediamo:

     

    Nidi gratis

    Costruzione di Poli per l'Infanzia

    Luogo educativo e culturale in cui convivono diversi servizi per l’infanzia. La struttura polivalente (a San Fermo è già stato ottenuto il finanziamento) accoglierà nido, scuole infanzia, centro per le famiglie, ludoteca specializzata, centro di sperimentazione e metodologia della ricerca educativa. L’intento è di offrire al bambino e alla sua famiglia l’opportunità di una continuità educativa lunga nel tempo che permette di creare continuità nei processi educativi,. Costruire un servizio che pone al centro la relazione, la sperimentazione, la ricerca e il benessere del bambino e della comunità significa creare dei veri e propri «laboratori permanenti di ricerca, innovazione, partecipazione e apertura al territorio» Il polo offrirà un servizio flessibile alle famiglie utilizzando al meglio le risorse a disposizione, grazie anche alla condivisione degli spazi a disposizione e a quella del personale qualificato.

     

    Tempo per le famiglie 0-6 mesi

    uno spazio, un luogo, un tempo offerto alla coppia adulto/bambino nella fascia 0-6 mesi. Uno spazio di accoglienza e aggregazione, di gioco, di scambio e di incontro; un tempo dove formulare richieste, confrontarsi, scambiarsi esperienze e condividere preoccupazioni e poter usufruire di figure professionali specializzate di supporto alla genitorialità. “Il tempo per le famiglie” fornisce risposte a bisogni differenziati e alternativi a quelli configurati dall'offerta tradizionale; risponde al bisogno delle neomamme di condividere la sfida odierna dell’educare e a quella, non meno importante, dell’uscire dalla solitudine familiare.

     

    Sottoscrizione della nuova convenzione con le scuole dell’infanzia parificate

     

     

    La convenzione dovrà tenere conto della nuova fase post pandemia ed in particolare: inclusione nella convenzione di sezioni primavera e nidi;

    incremento delle risorse;

    incentivi per l'ottimizzazione delle risorse attraverso la possibile condivisione di alcuni servizi; prosecuzione del sostegno al sistema integrato sia dal punto di vista progettuale che formativo; coinvolgimento del sistema dei servizi sociali già nella stesura della convenzione.

     

    Soprattutto diritti

     

    La questione di genere dovrà essere sostenuta attraverso:

     

    Il sostegno alla Rete interistituzionale contro la violenza di genere, per costruire connessioni tra donne nelle istituzioni, in politica, nelle associazioni.

    La definizione di percorsi di formazione con università, forze di polizia, procura, parti sociali e scuole, ritenendo la violenza contro le donne come esito estremo delle diseguaglianze di genere. La politica deve adoperarsi per estirpare le radici culturali che rendono la violenza contro le donne ancora socialmente accettabile e la tengono sommersa.

    la costruzione sinergica del bilancio di genere. l’ottimizzazione dei tempi della città.

    Soprattutto legalità, Trasparenza ed efficienza all’insegna dell’onestà

    Il percorso avviato in questi anni con l’applicazione rigorosa delle norme sulla concorrenza e del codice dei contratti pubblici ha garantito legalità, trasparenza, massima rotazione di aziende nelle forniture e nei lavori e soprattutto efficienza in relazione ai tempi di conclusione degli affidamenti pubblici.

    In vista delle risorse che arriveranno dal PNRR ed all’obbligo di rispettare i tempi che verranno imposti per spenderle, alla prima giunta utile della nuova amministrazione verrà istituito il Comitato per la Legalità, la Trasparenza e l’Efficienza amministrativa. Un organo indipendente, consultivo e di controllo composto da esperti che avrà il compito di monitorare la spesa delle risorse nel rigoroso rispetto delle norme e l’attuazione dei servizi ed opere che potranno essere finanziate con il PNRR

     

    Soprattutto Digitalizzazione

    Le risorse del PNRR su questo capitolo consentono di effettuare la svolta.

    Digitalizzare non è un processo tecnologico, bensì culturale e richiede una progettazione degli interventi che non siano fini a loro stessi. È per questo necessario individuare le linee d’intervento dell’Amministrazione lungo le quali ha senso investire in termini di digitalizzazione, definendo gli obiettivi che si vogliono raggiungere e in che modo la digitalizzazione può contribuire a perseguirli.

    Per questo dovrà essere approvato entro marzo del 2022 il piano che stabilisce nei prossimi 5 anni gli interventi sulla digitalizzazione in funzione delle risorse a disposizione.

    Ecco i settori principali in cui si dovrà operare:

    • Turismo, attraverso guide turistiche (QR code nei luoghi), prenotazione/acquisto di biglietti per musei, mostre e altri eventi

    • Mobilità, attraverso informazioni su trasporto pubblico e su disponibilità (eventualmente prenotazione) parcheggi

    • Rifiuti Urbani, dalla segnalazione dei mancati ritiri, alla prenotazione del ritiro rifiuti ingombranti a informazioni sulla raccolta differenziata. ecc

    • Semafori intelligenti, che consentano una regolazione dei tempi di rosso/verde, in funzione del traffico e possono consentire, in caso di chiusure di tratti di rete stradale, una riconfigurazione in grado di mitigare i disagi. In questi anni sono stati attivati in alcuni tratti come il comparto di Biumo Inferiore e Via Tasso con ottimi risultati. Entro i prossimi due anni dovranno essere installati su tutti i semafori ed incroci più significativi della città.Inoltre, una rete di sensori di rilevamento del traffico sono alla base di una

      valutazione e costante monitoraggio dell’effettiva distribuzione geografica e temporale del traffico.

    • Sistemi smart di irrigazione del verde pubblico che tengano conto delle previsioni del tempo e del grado di umidità del terreno, oltre che delle caratteristiche della fauna.

    • Sistemi di rilevamento della qualità dell’aria che possono interagire con i sistemi di regolazione del traffico allo scopo di non superare (o almeno minimizzare) le soglie di inquinanti nell’aria.

    Molte di queste attività rientrano almeno in parte nei capitoli del PNRR. L’obiettivo M1C1.1

    (Digitalizzazione delle PA) copre gli aspetti legati all’infrastruttura dell’Amministrazione che va migrata su cloud, allo sviluppo dei servizi online, all’utilizzo delle piattaforme abilitanti, e allo sviluppo dell’open data. L’obiettivo M1C2 (Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo) mette a disposizione risorse per diversi interventi, tra i quali lo sviluppo di reti ultraveloci che sono prerequisito per una serie di interventi di digitalizzazione. Tra gli interventi previsti c’è il completamento dei piani “Scuole Connesse” e “Sanità Connessa” che possono avere ricadute importanti sugli interventi che

    l’Amministrazione può mettere in campo per i più giovani (nelle scuole) e per i malati cronici e i fragili. L’obiettivo M1C3 (Turismo e Cultura) vi sono diversi ambiti d’interesse dalle piattaforme digitali alla valorizzazione parchi e giardini storici L’obiettivo M2C1 (Economia Circolare e Agricoltura sostenibile)

    mette a disposizione risorse per la gestione dei rifiuti L’obiettivo M2C2 (Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile) mette a disposizione risorse sulla mobilità sostenibile in particolare mediante il trasporto pubblico

    Vanno estesi i servizi accessibili attraverso SPID e PagoPA e il grado di diffusione di un wifi pubblico e gratuito.

    Soprattutto Cultura

    Il Politeama ritorna a vivere:

    dopo quasi un secolo, la città di Varese avrà nuovamente un suo teatro, concepito con criteri moderni e destinato a dare finalmente una sede dignitosa e stabile alle proposte teatrali e musicali. Sarà uno spazio versatile, adatto a tutte le forme di espressione culturale e progettato con il concorso delle realtà cittadine, che già operano professionalmente in questo settore.

    La sua inaugurazione è prevista per il 2025.

    La caserma Garibaldi per una nuova idea di spazio culturale:

    continuano i lavori di consolidamento e di progettazione per fare di questo luogo un grande e innovativo polo culturale. Una nuova idea di conservazione, produzione e fruizione delle risorse culturali cittadine; un nuovo luogo di aggregazione sociale; un vero laboratorio di cittadinanza destinato ad ogni fascia di età, con un’attenzione particolare ai bambini.

    La progettazione vede coinvolte, oltre alle amministrazioni locali, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio e la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e l’Università degli Studi dell’Insubria.

     

    Teatro e musica, eccellenze varesine:

    nell’attesa che il progetto del nuovo teatro Politeama sia realizzato, continuerà l’impegno nel sostenere le stagioni teatrali proposte da chi, in questo ambito, opera in città. Molte sono state le risorse investite in questo settore, come mai prima; è nostro intento aumentarle, considerata la ricaduta virtuosa che le proposte culturali hanno nella formazione e nella crescita di tutte e di tutti ed in particolare delle più giovani generazioni.

     

    Festival Nature Urbane:

    cinque edizioni realizzate, che nel corso di cinque anni hanno fatto scoprire ai cittadini – e non solo – le bellezze, pubbliche e private, del proprio territorio e la straordinaria cornice paesaggistica in cui è immersa Varese. Un festival che ha l’ambizione di crescere e di far aumentare la consapevolezza di vivere un luogo meraviglioso e delicato, che ha bisogno di cura e di attenzione, per preservarne la ricchezza alle generazioni future. In questi cinque anni la città è diventata, durante le giornate del festival, il naturale palcoscenico per l’allestimento di originali performances artistico-culturali.

     

    Conoscere la propria storia:

    la valorizzazione del patrimonio conservato negli istituti culturali della città (musei, biblioteca, archivi) si è tradotta in un potenziamento dei servizi e in importanti esposizioni pubbliche. Nel futuro, proseguirà in tal senso l’iniziativa dell’Amministrazione, destinando nuove risorse per sviluppare un vero e proprio sistema culturale cittadino, che coinvolga le castellanze, i rioni e i quartieri. Siamo, infatti, convinti che la conoscenza della storia del nostro territorio sia la premessa fondamentale per rinsaldare il senso di appartenenza alla comunità.

     

    Le associazioni, ricchezza del nostro territorio:

    Continueremo a sostenere l’iniziativa delle associazioni culturali cittadine, che rappresentano una ricchezza insostituibile, per capacità progettuali e creatività. Sempre più stretto sarà il legame con tali realtà anche nella progettazione condivisa di importanti eventi culturali e nelle scelte strategiche dell’Amministrazione in campo culturale.

     

    Soprattutto Turismo

    Collegamento dei due siti Unesco (Isolino e Sacro Monte) attraverso un percorso turistico che coinvolga il lago e la montagna. In vista del risanamento e balneabilità del lago, la Schiranna con il lungolago ed il Capo dei Fiori necessitano di un progetto turistico unitario all’insegna della sostenibilità, del rispetto dell’ambiente

    prevedendo anche una connessione fisica.

    I castelli: recupero del castello di Belforte attuando il progetto elaborato con le realtà che in questi anni hanno lavorato sul Castello anche attraverso i fondi del PNRR ed inserimento dei castelli varesini in un circuito provinciale di castelli.

    Sport di fatica. Il contesto ambientale e naturalistico consente di potenziare la pratica e le infrastrutture di queste discipline: sci di fondo, corsa, atletica, canottaggio, bici etc. A Varese e dintorni si può praticare sport all’aria aperta compreso lo sci di fondo tra la Rasa e Brinzio oltre a percorsi dedicati alla bici ed

    all’arrampicata. Dopo aver investito sui classici impianti sportivi ora è il tempo degli interventi per questi sport

    Olimpiadi invernali di Milano e Cortina: con la riqualificazione del palaghiaccio avremo uno dei più moderni palazzetti del ghiaccio per allenamenti ed attività collegate. Ci sono le condizioni di evitare di ripetere quanto avvenuto con Expo dove le ricadute turistiche sono state molto limitate. Serve da qui al 2026 un investimento forte per la promozione di Varese.

    Turismo sportivo: consolidamento della città ad ospitare eventi sportivi internazionali andando oltre il ciclismo, il canottaggio e gli eventi giovanili delle diverse discipline.

    Piano quinquennale di promozione turistica: Investimento di almeno 200 mila euro all’anno ovvero 1 milione in 5 anni in comunicazione per la promozione della città e del territorio, attraverso una sinergia con Camera di Commercio e le altre istituzioni che si occupano di promozione territoriale

    Realizzazione di un piano turistico insubrico: oltre all’investimento sulla promozione del territorio cittadino e provinciale serve un piano turistico transfrontaliero condiviso con i territori di Varese, Como, Lugano, Chiasso, Mendrisio e l’intero Canton Ticino.

     

    Soprattutto Partecipazione e quartieri

    L’attivazione (purtroppo in piena pandemia) dei comitati di quartiere era un passaggio necessario per consolidare il percorso di partecipazione e condivisione delle iniziative comunali nei quartieri.

    Il prossimo passaggio sarà quindi l’attivazione del bilancio partecipato attraverso la programmazione quinquennale degli interventi condivisa con i quartieri per migliorarne la vivibilità. Entro marzo 2022 dovrà essere condiviso da ciascun quartiere il piano degli investimenti partecipato che sarà inserito negli atti di programmazione del Comune.

    Oltre alle risorse recuperate ed investite in questi cinque anni dovranno essere investiti almeno 100 milioni in cinque anni per i quartieri della città attraverso scelte partecipate e condivise con i cittadini.

    Soprattutto Sicurezza

    Solo attraverso un approccio multisettoriale al tema della SICUREZZA URBANA si può garantire, a tutti i cittadini, una buona qualità di vita e la possibilità di godere serenamente e liberamente degli spazi della città.

     

    POLIZIA LOCALE ANCORA PIU’ PRESENTE

     

    Riorganizzazione del Corpo dei Vigili, con la creazione di due settori d’intervento, il primo dedicato agli aspetti amministrativi, il secondo destinato all’attività strettamente operativa, per assicurare una maggiore presenza di operatori sul territorio nell’arco delle 24 H.

     

    Rafforzamento del servizio del Vigile di quartiere, del pattugliamento nei parchi e nelle zone di maggior aggregazione.

     

    Intensificazione dei servizi di Polizia e per il contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, abusivismo commerciale e lavoro nero.

    Organizzazione di servizi, anche in coordinamento con le Forze dell’Ordine e unità cinofile, per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Una particolare attenzione verrà dedicata, in questo ambito, alle zone adiacenti i normali luoghi di aggregazione e gli Istituti scolastici.

     

    Apertura di uno sportello informativo, al servizio di cittadini e associazioni, per fornire informazioni su tematiche afferenti la sicurezza urbana ed in particolare sull’installazione di sistemi di videosorveglianza e la creazione di gruppi di controllo di vicinato.

     

    POLIZIA LOCALE PIU’ ATTENTA

     

    Istituzione di un nucleo operativo per:

     

    Contrastare i fenomeni dell’accattonaggio molesto, del graffitismo e raid vandalici dei writer, prevenire e reprimere comportamenti che possono turbare la serenità dei cittadini.

     

    Raccogliere informazioni su fenomeni/situazioni di disordine ambientale e sociale, per poter predisporre, in sinergia con gli altri assessorati, mirate azioni d’intervento.

     

    POLIZIA LOCALE PIU’ COOORDINATA

     

    Verranno ulteriormente incrementati i rapporti di collaborazione e coordinamento con le Forze dell’Ordine, sia in chiave operativa che informativa, per rendere i servizi di controllo del territorio sempre più efficaci e rispondenti alle reali necessità dei cittadini.

     

    PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI CITTADINI PER MIGLIORARE LA SICUREZZA URBANA

     

    L’ordine pubblico nelle strade e sui marciapiedi della città non è mantenuto principalmente dalla polizia, per quanto questa possa essere necessaria: esso è mantenuto, soprattutto, da una complessa e quasi inconscia rete di controlli spontanei e di norme accettate e fatte osservare dagli abitanti stessi. Jane Jacobs, “Vita e morte delle grandi città”

     

    Verranno create le migliori condizioni per facilitare la nascita di nuovi “gruppi di controllo di vicinato”, e saranno periodicamente organizzati incontri illustrativi/formativi.

     

    PROTEZIONE CIVILE

     

    Saranno periodicamente organizzate iniziative, sia per illustrare il lavoro che quotidianamente svolge il gruppo di PROTEZIONE CIVILE, sia per fornire tutte le informazioni necessarie per una adesione al gruppo come volontario anche in ragione delle notevoli iniziative di impegno (giovanile e non solo) durante la pandemia. Prosecuzione del potenziamento e rafforzamento dell’ufficio comunale di protezione civile.

     

    EDUCAZIONE AL RISPETTO DELLA LEGALITA’ NEI GIOVANI

     

    In stretta collaborazione con l’Assessorato alle politiche giovanili e l’Assessorato ai servizi educativi, verranno organizzati cicli di incontri con i giovani per affrontare con loro temi che riguardano la legalità, il disagio giovanile, il fenomeno del bullismo, l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso di sostanze alcoliche, nonché i pericoli della rete.

     

    LE CITTA’ PARLANO: prevenire ascoltando

     

    L’assessorato alla Polizia Locale organizzerà periodicamente tavoli di confronto/ascolto con i rappresentanti delle associazioni di categoria, delle parti sociali, degli operatori del terzo settore, delle Istituzioni scolastiche e del volontariato, per avviare con loro un proficuo dialogo e confronto su temi, fenomeni o situazioni di comune interesse in materia di sicurezza urbana.

     

    DECORO URBANO. Prevenzione della criminalità attraverso la progettazione urbana

    L’insicurezza nelle città è prodotta da una complessa serie di fattori, comprese le condizioni economiche e i problemi sociali, tra i quali rientrano anche il modo in cui le città sono pianificate, progettate e costruite, il modo in cui le persone si identificano nell’ambiente in cui vivono e il modo in cui gli spazi urbani sono curati e gestiti. Jane Jacobs, “Vita e morte delle grandi città”

     

    Attraverso la collaborazione dell’Assessorato competente, dovrà proseguire il puntuale censimento degli edifici che versano in uno stato di abbandono e che costituiscono, per questo motivo, elemento di criticità nell’ottica della percezione di sicurezza. Saranno poi, nel rispetto della normative vigenti, agevolati ed incentivati programmi d’intervento del privato, con l’obiettivo di ripristinare il decoro e, così facendo, contribuire al miglioramento della vivibilià dei luoghi.

     

    Soprattutto Giovani

    Un’amministrazione è attenta ai bisogni dei cittadini se mette i giovani al centro. La pandemia ha travolto tutto e per questo in ogni decisione bisogna puntare anagraficamente sulle nuove generazioni: la vitalità di una città dipende da quanto questa saprà attrarre le nuove famiglie, dalla sua capacità di essere inclusiva e dai servizi offerti. Parlare ai giovani e con i giovani significa puntare sulla Varese dei prossimi decenni e per farlo bisogna recepire i loro bisogni, anticiparne le richieste e aprire un confronto e un dialogo con le diverse fasce d’età.

    Promozione culturale e partecipativa

    Incentivare le storie e i talenti dei giovani anche mediante connessioni tra le arti. Il bisogno di una disseminazione culturale è registrata in modo significativo dai giovani per questo motivo bisogna trovare i modi e i mezzi per agevolare questo processo. Sicuramente il nuovo polo culturale della Caserma Garibaldi sarà essenzialmente uno spazio per i giovani ma oltre a ciò queste possono essere le ulteriori azioni:

    utilizzo di parte dei fondi del recovery per promuovere un luogo di scambio di competenze e conoscenze con la messa a disposizione di uno o più luoghi quale vetrina per le attività o i progetti giovanili

    creazione di una sala prove cittadina

    redazione di un regolamento comunale sulla street art che parta dalla precisa individuazione di spazi d’arte pubblici o privati

    Continuare ad incentivare il volontariato giovanile

    Formazione e lavoro

    Il clima d’insicurezza generato dal perdurare della situazione pandemica ha portato come conseguenza: disagio economico e disagio mentale (in Italia i giovani si sentono meno ottimisti sul futuro rispetto ai coetanei stranieri). Il 42% dei giovani in Lombardia ha avuto un peggioramento della situazione lavorativa; è cresciuto del 25% il numero di NEET (aumento provocato da situazioni personali, da salute propria o di familiari o dalla perdita dell’impiego). Inoltre vi è una diminuzione del 55% nell’ultimo anno di ragazzi che si sposano o vanno a convivere (la quota dei giovani con un proprio nucleo familiare è diminuita di 3,5 punti percentuali, dato che potrebbe andare a crescere con la situazione di incertezza).

    Per questo è necessario:

    Promuovere un progetto di Social Housing giovanile (con eventuale utilizzo di ore da dedicare alla società a fronte di un canone d’affitto calmierato.

    Promuovere dei percorsi di orientamento, anche mediante l’utilizzo della nuova piattaforma creata dal Comune di Varese in sinergia con altre città lombarde, per accompagnare i giovani nel passaggio dalla scuola superiore all’Università;

    Creazione di un osservatorio permanente, anche in sinergia con i privati che riesca a monitorare e a rispondere alle esigenze dei giovani

    Collaborazioni con gli Its per aiutare i ragazzi e le ragazze nel percorso post scolare e lavorare in

    sinergia con le aziende e le agenzie di collocamento del territorio per promuovere l’offerta lavorativa

    Promozione delle start up giovanili, anche mediante appositi bandi studiati con le realtà produttive del territorio.

    Tempo per adolescenti e preadolescenti

    Supportare la crescita dei ragazzi e delle ragazze dando loro occasioni e strumenti per costruire socialità, aggregazione, inclusione e partecipazione che prevengano il disagio, promuovendo contemporaneamente la crescita dell’impegno civico. I giovani devono poter dare un contributo alla città e il Comune deve offrire strumenti per valorizzare le loro risorse.

    Favorire la formazione di giovani perché diventino parte attiva nella valorizzazione del territorio e del suo patrimonio culturale collaborando con le associazioni che se ne occupano. Avvicinare i ragazzi

    all’amministrazione invitandoli a partecipare a una seduta del Consiglio Comunale e organizzando percorsi di incontro con assessori o tecnici.

    Studiare spazi realmente accessibili e fruibili da preadolescenti e adolescenti per ogni quartiere, aumentare le aule studio e gli spazi di incontro e per manifestazioni artistiche o sportive, anche attraverso accordi con privati per favorire la socialità e la collaborazione. Creare occasioni d’incontro, socializzazione e crescita con modalità che valorizzino la loro crescente autonomia, collaborando con realtà educative specializzate e sfruttando anche il patrimonio dei parchi cittadini attrezzati e presidiati quale scenario per varie attività.

    Il Comune di Varese deve consolidare sempre di più il rapporto con le realtà che si occupano di giovani: scuole, oratori, associazioni e cooperative creando lavoro di rete e coordinamento comunale che porti alla realizzazione di un patto educativo e alla realizzazione di un calendario di eventi, corsi e opportunità che la città offre ai ragazzi e alle ragazze.

    Città universitaria

    L’Università degli Studi dell’Insubria ha attualmente più di 13.000 iscritti, 10.000 nella sede di Varese, con una crescita di più del 50% negli ultimi 5 anni grazie anche agli studenti provenienti da altre regioni e dall’estero. La presenza dell’Università e della sua comunità va valorizzata per realizzare appieno la vocazione di Varese Città Universitaria.

    1. Favorire la residenzialità degli studenti, mediante la creazione di residenze universitarie diffuse, l’incentivazione di affitti solidali, e in generale, d’intesa con l’Ateneo, mettendo in comunicazione la domanda e l’offerta di alloggi. Il nuovo studentato di Biumo ed il coinvolgimento del quartiere delle Bustecche nell’ospitare universitari determinerà quella necessaria commistione generazionale nei due quartieri che contribuirà alla loro vivacità. 2. Proseguire nella creazione di servizi specifici per gli studenti

    universitari, come spazi di studio e di socializzazione, e promuovere convenzioni e agevolazioni per esercizi commerciali e ristorazione.

    1. Prosecuzione della politica per rendere sempre più accessibili le attività culturali e di svago: cinema, teatro, musica, concerti, mostre, pratica dello sport. Tali attività vanno promosse sia dal punto di vista della fruizione che da quello della partecipazione attiva, in sinergia con le associazioni culturali e sportive del territorio.

    2. Promuovere la collaborazione tra l’Ateneo e le categorie produttive del territorio nell’organizzazione di convegni internazionali, scuole estive ed eventi che sviluppino il turismo culturale, scientifico e congressuale, con una ricaduta positiva per la vita economica sociale e culturale della città. Valorizzare lo sport universitario insieme al CUS Insubria e alle associazioni sportive locali.

    3. Il nuovo palazzetto dello sport e l’ippodromo dovranno essere dotate di adeguate infrastrutture per ospitare anche eventi, spettacoli e concerti

     

    Soprattutto manutenzione e lavori pubblici

    Pulizia strade, quartieri e raccolta rifiuti: con il nuovo servizio che partirà all’inizio del 2022 è previsto il ritiro settimanale di tutti i rifiuti prodotti (carta, plastica, umido, secco) nonché lo spazzamento di tutti i

    quartieri della città ed una serie di ulteriori servizi che porteranno all’incremento della raccolta differenziata e all’introduzione della tariffa puntuale.

    Manutenzione marciapiedi e strade: con la progressiva riduzione del buco di bilancio ereditato dalla lega aumentano le disponibilità per rifare strade e marciapiedi. Con lo stesso metodo utilizzato per avviare e concludere i grandi progetti della città fermi da anni, nel prossimo triennio, è previsto il rifacimento di tutti i marciapiedi e delle strade della città ammalorate.

    Istituzione della squadra “tappa buche” dotata di un particolare macchinario che consente di tagliare il tratto limitato di asfalto e sostituirlo.

    Prosecuzione del completamento dell’illuminazione delle vie che ne sono ancora prive.

    Cimiteri: in questi anni grazie alla modernizzazione dell’impianto vi è stato un incremento della cremazione e conseguentemente una progressiva riduzione della richiesta di nuovi loculi. Nei prossimi anni dovrà essere prevista la creazione di nuovi spazi nei cimiteri ed un investimento nelle manutenzione non inferiore a 10 milioni di euro.

    Conferma della non volontà di realizzare il parcheggio della prima cappella. Realizzazione di via Piana di Luco.

    Prosecuzione della realizzazione delle condutture fognarie nelle zone della città allo stato ancora prive attraverso la collaborazione con Alfa e ATO.

     

    Soprattutto Sport e benessere

     

    Prosecuzione della modernizzazione degli impianti sportivi sia di carattere sovracomunale che rionali come avvenuto in questi anni. Tra gli impianti sportivi che devono essere riqualificati con modalità ed istituti analoghi al Palaghiaccio (PPP) vi è lo stadio che va di pari passo ad un progetto sportivo complessivo che riguarda il calcio e la piscina comunale.

     

    Prosecuzione di iniziative di sensibilizzazione e supporto a favore delle associazioni sportive e della pratica sportiva riducendo i costi per le famiglie e gli sportivi.

     

    Tavoli di lavoro periodico con Coni, Comitato Paraolimpico, Csi, Uisp e le associazioni dilettantistiche cittadine per elaborare programmi adatti a tutte le fasce di età.

     

    Predisposizione di un piano di gestione e manutenzione di medio lungo periodo delle strutture sportive esistenti che ne sono prive, investendo per migliorarne l’offerta, fornendole anche delle strutture accessorie.

     

    Sport per tutti con possibilità di garantire attività anche a famiglie economicamente fragili con sostegno alla disabilità fisica ed intellettiva.

     

    Attrezzare parchi pubblici rionali con giochi e percorsi adatti a ogni fascia d’età.

     

    Creare eventi sportivi gratuiti di avviamento a diverse discipline in spazi idonei all’aperto e al chiuso.

     

    Soprattutto Urbanistica Rigenerazione urbana

    In questi anni gli sforzi si sono concentrati sulla rigenerazione di un’area dismessa all’anno (Ex Enel in viale Belforte, ex segheria Fidanza ed ex Traferri in via Carcano, ex Minonzio in viale Borri ed ex fonderia Galante in via Bainsizza, ex area industriale di via Peschiera (zona Motorizzazione) ed iniziati i lavori

    preparatori per le bonifiche dell’Aermacchi).

    Nei prossimi 5 anni l'obiettivo è quello di eliminare tutte le aree dismesse della città attraverso alcune linee

    guida:

  • conferma degli incentivi su oneri di urbanizzazione e perequazione per favorire bonifiche e demolizioni delle aree dismesse;

  • liberalizzazione senza oneri per i cambi di destinazioni d’uso compatibili con la natura urbanistica degli edifici;

  • piano per la Valle Olona: approvazione di un documento strategico per una vasta rigenerazione di tutta la Valle Olona da realizzare intorno all'Hub della Mobilità Sostenibile che si insedierà presso l'ex Scuola De Amicis. Sarà un piano che grazie a innovazione e green mobility darà una nuova vocazione a tutta l'area con la realizzazione di infrastrutture verdi (corridoi ecologici e ciclabili lungo la valle che si collegano con i cantieri in corso nel Comune di Induno Olona), la realizzazione di un polo della formazione ambientale e l'insediamento di un incubatore per aziende innovative con incentivi economici specifici;

  • riduzione dei costi amministrativi dei successivi interventi edilizi per i privati che mettono a disposizione della collettività aree inutilizzate, anche per usi temporanei o per parcheggi;

    ristrutturazioni senza oneri di urbanizzazioni nei centri storici minori al fine di agevolare il ripopolamento dei borghi e il mantenimento delle attività commerciali di vicinato.

     

    Consumo di suolo 0

    In questi anni abbiamo effettuato importanti modifiche operative sul Piano di Governo del Territorio soprattutto sul piano dei costi amministrativi.

    Per completare il percorso sarà importante approvare il nuovo Piano entro l'autunno 2022 con i seguenti presupposti:

  • azzeramento del consumo di suolo eliminando anche le aree di nuova edificazione già previste e non ancora convenzionate;

  • semplificazione normativa e snellimento burocratico: poche norme e comprensibili (massimo 25 articoli), elaborate anche grazie a un tavolo con i professionisti del settore;

  • disincentivo all'insediamento di nuove grandi strutture di vendita;

    per intervenire nei diversi quartieri della città, talvolta ancora privi di spazi pubblici adeguati, il 50% degli oneri di urbanizzazione derivanti da interventi edilizi in zone più centrali sarà destinato a interventi per la realizzazione di spazi pubblici nei quartieri storici della città con riqualificazioni più specifiche e mirate, anche di piccola scala;

    Varese amianto free: incentivi specifici ai privati che intendono bonificare la presenza di amianto sui loro fabbricati.

     

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    Il Piano del Verde

    Vogliamo mettere a sistema la qualità ambientale della nostra città.

    Il nuovo PGT prevederà un'apposita sezione del Piano dei Servizi in cui saranno previsti tutte le azioni di carattere urbanistico, ambientale, infrastrutturale e paesaggistico per connettere la grande cintura verde che abbraccia la città di Varese (lago di Varese, Parco del Campo dei Fiori, Parco Valle della Bevera, Parco Cintura Sud Varese) all’intero sistema del verde di quartiere e delle ville storiche creando un’“autostrada verde” che si integrerà anche al sistema della ciclabilità e più in generale della mobilità.

     

    Un nuovo Piano dell'Abitare

    E' fondamentale incentivare meccanismi di riqualificazione dell'edilizia abitativa esistente attraverso la riconversione di immobili sottoutilizzati per i nuovi bisogni della città: attiveremo un tavolo di lavoro per promuovere un piano di interventi di privati, ALER e Comune al fine di rispondere alla nuova domanda di casa di giovani coppie, studenti universitari e anziani semi-autonomi.

     

    Mobilità

  • proseguire il tavolo di confronto con Regione Lombardia e Trenord per istituire un collegamento con Milano in 30 minuti;

  • Attuazione progressiva delle azioni contenute nel PUMS approvato recentemente dal Consiglio Comunale con l’eliminazione della Bretella Gasparotto-Borri;

    Realizzazione di adeguata viabilità nel rione di Lissago

  • implementare il Piano Bus: nuovi autobus ecologici da aggiungere alla flotta ibrida già attiva;

    -accordi con i gestori dei taxi per potenziare il trasporto verso i quartieri meno serviti e per attivare un

    servizio pubblico accessibile anche di notte; aumentare la frequenza delle corse per le linee più importanti (linea E, linea C, linea N);

    potenziare il trasporto a favore dei lavoratori per il periodo estivo non scolastico;

    realizzare una nuova linea autobus che serva meglio gli ospedali Del Ponte e Circolo, il campus universitario e gli altri servizi pubblici;

  • installare rastrelliere esterne per biciclette sugli autobus urbani adesso che il ministero ha previsto l’omologazione di tale sistemi;

  • proseguire nelle iniziative per favorire la micromobilità elettrica attraverso incentivi di biciclette a pedalata assistita e a monopattini elettrici;

  • potenziamento della rete di ricarica elettrica attraverso l'installazione di 50 nuove colonnine per raggiungere la soglia di 1 colonnina ogni 1.000 abitanti;

  • continuare l'azione di sostegno della pedonalità in particolare nel centro cittadino ma anche nei centri storici minori;

  • incentivazione della mobilità ciclabile mediante il potenziamento della rete ciclabile urbana e dei collegamenti dei percorsi esistenti;

  • redazione del Piano del Tempo per coordinare gli orari di tutti i servizi pubblici cittadini, dei luoghi di lavoro e del trasporto pubblico: con la pandemia la comunità si muove diversa ed è indispensabile aggiornare i tempi della città.

  • Nuovo multipiano in zona stazioni recuperando edifici dismessi ed abbandonati così da ridurre il traffico di coloro che ricercano parcheggio

  • continuazione nel potenziamento delle aree parcheggio idonee nei quartieri e rioni che ne hanno necessità

 

Soprattutto sviluppo

E’ necessario che la città di Varese prosegua l’attività di incremento della propria attrattività verso le imprese, contribuendo a creare nuovi posti di lavoro, reddito ed incremento del benessere dei cittadini. Il Comune di Varese deve sostenere gli investimenti sul territorio, incentivando il recupero delle aree dismesse, la creazione di un Hub di ricerca e formazione e facilitando l’implementazione di tutte le nuove opportunità di business, in fase di particolare sviluppo a seguito della pandemia (eg. smartworking, coworking, etc..).

Inoltre il Comune di Varese deve supportare le imprese già esistenti, attraverso iniziative di sostegno economico ma anche di rilancio delle attività, attraverso eventi, corsi di formazione ed eventuale partecipazione a bandi statali e regionali.

Le iniziative che si propongono per rafforzare lo sviluppo del territorio sono le seguenti:

  1. - Proseguimento dell’attività di Cabina di Regia, con tutte le associazioni di categoria, le parti sociali, l’Università e la scuola, al fine di cogliere le opportunità offerte dal territorio e condividere le azioni operative in particolare legate ai fondi del PNRR. La Cabina di Regia deve poi svilupparsi in tavoli tematici, che affrontino le peculiarità delle singole categorie economiche, in maniera snella ma competente;

  2. - Attivazione dell’Hub di Formazione e Ricerca nella Scuola De Amicis di San Fermo: a seguito del bando Investitalia del 2020, che ha garantito i fondi per la preparazione del bando esecutivo di creazione dell’hub Innova, il Comune di Varese, attraverso un metodo di finanziamento pubblico/ privato e la sinergia con le Università e le imprese, deve attivare il centro per la ricerca e la formazione nell’ambito della mobilità sostenibile, al fine di offrire opportunità di sviluppo per nuove imprese o la riconversione di PMI già esistenti nel territorio;

  3. - Recupero di aree Comunali inutilizzate che possano essere riconvertite in aree dedicate ad attività di Smartworking o Co-Working, con particolare attenzione alle necessità lavorative delle donne;

  4. - Impegno da parte del Comune di Varese a semplificare le richieste burocratiche delle imprese, creando, in forza di quanto previsto dalle norme, procedure snelle e redigendo codici e regolamenti attualmente mancanti, che richiedono lunghi ed onerosi provvedimenti di tipo straordinario;

  5. - Creazione di infrastrutture che possano supportare il lavoro femminile, con l’obiettivo di agevolare le opportunità professionali, personali e familiari delle nostre concittadine;

  6. - Al fine di incoraggiare la frequentazione del centro cittadino e delle attività commerciali

    l’amministrazione ritiene necessario incentivare l’utilizzo dei parcheggi, attraverso un ulteriore

    potenziamento della segnalazione all’ingresso della città dei posti disponibili nelle diverse strutture dislocate in città e attivando promozioni dedicate alle aree verdi nel fine settimana e nei periodi di particolare affluenza al centro storico (es. Natale);

  7. - A seguito della favorevole e molto apprezzata iniziativa di ampliamento degli spazi esterni

    l’amministrazione si impegna a favorire la trasformazione da “temporanea” a “definitiva” delle concessioni facilitando ed incentivando non solo le attività come bar e ristoranti ma anche tutte le paracommerciali ed i negozi di vicinato;

  8. – Prosecuzione delle iniziative per favorire l’attrattività del centro storico e dei quartieri, con particolare attenzione dei negozi di vicinato, soprattutto nel periodo Natalizio, tramite eventi di luci nei Giardini Estensi e nelle vie/piazze della città, con l’obiettivo di attirare cittadini anche da fuori Varese;

  9. - Proseguire l’attività di riqualificazione del Mercato di Varese, con l’obiettivo di renderlo uno dei più qualificati ed attrattivi della provincia di Varese;

  10. - La programmazione e la pianificazione del settore del Commercio devono essere inserite in un più

    ampio contesto di sviluppo territoriale; da qui la necessità di elaborare un “Piano del Commercio”, insieme

    alle Associazioni di Categoria, con l’obiettivo di prefigurare scenari di breve e medio periodo, all’interno dei quali collocare scelte significative non solo per il settore, ma per tutta la Città;

  11. • Promuovere l’economia locale mediante la cultura, le attività scientifiche, le pratiche sportive e la valorizzazione delle risorse turistiche.

Soprattutto risorse e patrimonio

E’importante che il Comune prosegua nella nuova metodologia di lavoro introdotta nel quinquennio 16/21 nel settore Bilancio continuando a recuperare in velocità di azione e in efficienza dell’Amministrazione, approvando li bilancio entro il 31 dicembre di ogni anno, mantenendo i monitoraggi delle risorse stanziate e impegnate per le opere, ottimizzando così il funzionamento delle connessioni tra progettazione e gare di appalto e dedicando attenzione alla trasparenza tramite strumenti di comunicazione facilmente accessibili ai cittadini.

 

Più servizi meno costi per i cittadini: l’attenzione maggiore dovrà concentrarsi sull’analisi ed il controllo della spesa corrente. A questo fine svilupperemo il controllo di gestione attraverso specifici indicatori, che permetta un’analisi in tempo reale dell’andamento della spesa nei diversi settori dell’Amministrazione, il conseguimento dei risultati o l’attuazione di correttivi.

Consolidare la capacità progettuale preventiva ovvero avere sempre nel cassetto progetti pronti sui diversi ambiti di competenza del comune per incrementare il reperimento delle risorse attraverso bandi, anche ampliando la rete europea per nuovi progetti di respiro internazionale per garantire Il finanziamento degli investimenti.

 

Continuare nella riduzione sostanziale del disavanzo pregresso di bilancio e nel mantenimento del tempo zero per i pagamenti ai fornitori comunali così da sostenere in maniera sempre più virtuosa il sistema economico.

Adottare il cosiddetto “bilancio in chiaro”, una modalità di esposizione tramite infografiche e dati di immediata comprensione, pubblicati sul sito del Comune, per semplificare la lettura ai cittadini dei contenuti essenziali di ogni bilancio annuale.

Creare un tavolo fisso (tipo Cabina di Regia) con l’idea di raggiungere un maggiore coinvolgimento delle figure professionali in alcuni processi gestiti oggi esclusivamente dalla Pubblica Amministrazione.

 

Collaborare con il settore dei Servizi Sociali, delle Politiche Giovanili e Pari Opportunità a favore dell’alfabetizzazione finanziaria, con l’istituzione di un percorso formativo sulla comunicazione e consapevolezza dei temi finanziari per contribuire a far crescere la

sensibilizzazione e l’approccio a tali temi in modo chiaro e accessibile.

 

Riorganizzare le società partecipate del Comune (AVT e Aspem Reti) tramite la valutazione di nuove prospettive: un’operazione complessa ma strategica per il lavoro e per il risparmio e per il raggiungimento di un’ulteriore efficienza del servizio.

 

Proseguire l’attività di riorganizzazione e razionalizzazione degli spazi comunali ed elaborazione delle linee guida per l’attribuzione degli stessi alle attività associative della città così da giungere

all’attivazione di un unico spazio di condivisione delle associazioni una sorta di coworkin delle associazioni.

 

Legalità: Potenziamento dell’incrocio tra banche dati comunali e non per individuare attività sospette e potenziare il contrasto all’evasione in particolar modo dei tributi locali al fine di poter continuare a lavorare sulla riduzione della TARI.

 

IMPRESE: obiettivo reshoring – Prevedere meccanismi di decontribuzione, incentivi agli investimenti per attività rimpatriate o di confine condizionando la spettanza di deduzioni e crediti di imposta al raggiungimento di obiettivi essenzialmente di ricerca e sviluppo, innovazione efficienza energetica e sostenibilità ambientale (FONDI PNRR)

 

CITTADINI:

l’amministrazione di centrodestra aveva portato l’addizionale Irpef comunale al massimo: 0,80. Grazie al lavoro fatto in questi 5 anni di razionalizzazione delle spese del Comune e riprendendo, dopo il blocco imposto dalla pandemia nel recupero dei mancati introiti dovuti

all’evasione fiscale, quale impegno di giustizia sociale vogliamo arrivare ad una riduzione dell’addizionale comunale sui redditi Irpef, da realizzarsi sia attraverso la differenziazione modulata dell’aliquota sulle fasce di reddito sia sulla possibilità di elevare la soglia di esenzione che attualmente è di 8.000 euro per la tutela dei cittadini a basso reddito.

Obiettivo: VARESE REMOTE Previsioni di esenzione addizionale IRPEF + incentivi economici al trasferimento + free desk space per smart working per nuovi residenti e nuclei famigliari che si trasferiscono nel Comune di Varese dimostrando di avere un lavoro compresi coloro che, grazie alla nuova linea Varese-Lugano, lavorano in Svizzera.

 

Soprattutto Ambiente

 

Obiettivo zero sforamenti PM10 e PM 2,5 entro il 2030

 

La lotta al cambiamento climatico è una delle principali sfide ambientali che riguarda tutti: amministrazioni, cittadini, imprese, associazionismo. Con l’approvazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima PAESC, il Comune di Varese si è dotato di uno strumento di analisi e programmazione di interventi chiaro e puntuale. Nei prossimi cinque anni quindi occorrerà lavorare per implementare tutte le misure più efficaci per centrare i due macro-obiettivi principali individuati a livello mondiale: mitigare ed adattarsi, vale a dire ripensare, progettare e costruire una città e un territorio che da un lato emetta meno inquinanti e dall’altro sia in grado rispondere agli eventi climatici estremi nella maniera migliore possibile.

La sostenibilità ambientale è strettamente connessa alla salute pubblica. Compito dell'amministrazione comunale diventa oggi anche quello di attivare azioni efficaci e dirette per ridurre emissioni e smog.

 

Un Comune classe A

Il nostro obiettivo è quello di arrivare, in linea con l'Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, a una riduzione delle emissioni di gas serra attraverso l'integrazione di diverse azioni.

Nelle azioni della mitigazione occorre proseguire nella riqualificazione profonda dell’edilizia comunale. Dopo la scuola Silvio Pellico, primo esempio di edificio a consumo energetico bassissimo (nZEB), bisogna realizzare nel quinquennio almeno altri 10 edifici di altissimo livello: sicuramente tra questi il complesso Don Rimoldi-IV Novembre, il nuovo Polo dell’Infanzia e gli impianti sportivi.

Tutti gli interventi su edifici pubblici comunali dovrà essere obbligatoria l’introduzione massiccia di fonti rinnovabili quali ad esempio il solare fotovoltaico e le pompe di calore idroterme e aeroterme.

Al fine di rendere tutta la città sostenibile si continuerà a supportare i privati, cittadini e imprese, a rigenerare la propria edilizia.

Lo sportello a supporto per le defiscalizzazioni sarà sempre più puntuale e fornirà tutte le indicazioni utili per far ottenere i benefici nazionali e regionali. A fianco a questo si rafforzeranno due misure in vigore: il finanziamento per i privati per il miglioramento degli impianti termici e le misure di semplificazione e incentivazione per le riqualificazioni edilizie private sugli edifici più vetusti.

 

La mobilità elettrica sarà potenziata ulteriormente, sia a livello infrastrutturale sia a livello di potenziamento parco mezzi comunali e del trasporto pubblico locale.

 

Nel PAESC si è calcolato che l’attuazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile porterà un grande risultato in termini di risparmio di gas inquinanti sia globali (CO2) sia locali (PM10 e NOx).

A livello di adattamento al cambiamento climatico lo strumento da mettere in campo sarà il nuovo Piano del Verde urbano. Uno strumento di analisi e progettazione di tutto il verde nel territorio comunale, atttraverso il quale potremo definire quali aree riforestare e quali riqualificare e rinaturalizzare. Varranno calcolati tutti i benefici ambientali associati, che oggi sono definiti ecosistemici: vale a dire tutti i benefici che un ambiente verde urbano e agro-forestale possono apportare alla città.

 

Un verde urbano tutelato e rafforzato sarà fondamentale per resistere agli eventi climatici estremi cui purtroppo il cambiamento climatico in atto ci sta abituando anche nel nostro territorio. Dalle ondate di calore a livello urbano, assorbite e mitigate dal verde, agli eventi piovosi forti che determinano dissesti idrogeologici che saranno compensati meglio da foreste urbane in buona salute.

 

Il verde è fondamentale anche come luogo della vita e del benessere dei cittadini. Pertanto si proseguirà la realizzazione, accanto al miglioramento della qualità dei parchi e dei boschi, percorsi e sentieri pedonali e cilclabili, che leghino i territori e che connettano tutta la città con adeguata segnaletica ed utilizzo di sistemi digitali. Ogni quartiere dovrà avere un potenziamento delle aree gioco, sportive e ricreative.

 

Prevedere interventi volti al contenimento dei fenomeni naturali catastrofici, con particolare riferimento alla realizzazione di opere di contrasto alle alluvioni nel settore della Rasa - Motta Rossa

 

Contrastare l'apertura di nuove attività estrattive o il ripristino di quelle esistenti nel territorio comunale di Varese

 

Redigere un master plan relativo al Campo dei fiori, con particolare attenzione per il tema del dissesto idrogeologico, della messa in sicurezza dei serbatoi interrati di carburanti, del completamento della rete fognaria, della tutela del sistema carsico alimentante la falda, della manutenzione della rete sentieristica e della palestra di roccia.

 

Proseguire le attività che riguardano il risanamento del Lago di Varese privilegiando il miglioramento della qualità delle acque, la fruizione naturalistica, il mantenimento o l'incremento della funzionalità degli habitat, il contrasto all'espansione di specie esotiche animali e vegetali; contrastare la realizzazione di nuovi insediamenti antropici

 

Valorizzazione e difesa della Valle della Bevera (il polmone azzurro di Varese), con funzione di tutela della biodiversità e delle acque sotterranee

Valorizzazione protezionistica e fruitiva della rete di aree protette che interessano il territorio comunale (Parco del campo dei fiori, SIC-ZPS Lago di Varese Plis della bevera, PLIS Cintura Verde) ed interconnessione con aree limitrofe (Valle Olona Valle Lanza, F.Bardello, Valcuvia);

 

Mantenere una forma di consultazione permanente con le associazioni ambientaliste che operano sul territorio del Comune di Varese

 

Un grande parco diffuso e connesso

 

E' possibile valorizzare il patrimonio naturale cittadino attraverso la progettazione di un'infrastruttura verde urbana intesa come un unico grande parco diffuso e connesso. Si tratta di creare una rete verde multifunzionale in grado di collegare elementi naturali e semi-naturali, creando un sistema del verde che

colleghi con continuità l’insieme urbano ed extra-urbano della città, dal centro ai quartieri, a partire dagli elementi esistenti e integrandone nuovi.

 

Le funzioni del verde come infrastruttura verde connessa sono diverse: ridurre i gas serra, intrappolare le polveri sottili e assorbire CO2, produrre mitigazione microclimatica, ridurre i consumi energetici per il

raffrescamento degli edifici, migliorare la gestione del ciclo dell’acqua riducendo il runoff, resilienza della città alle ondate di calore e agli eventi di pioggia intensa ,tutela della biodiversità, aumento del benessere delle persone e maggiore attrattività e vivibilità alla città. Si tratta in sostanza di passare dal verde ornamentale a quello funzionale.

Per progettare e realizzare un’infrastruttura verde urbana occorre intervenire a diverse scale, provando a mappare e includere:

elementi naturali e seminaturali come fiumi, corsi d’acqua, aree boscate; spazi verdi pubblici, come parchi, giardini, piccole aree verdi interstiziali, aree verdi sportive;

filari alberati associati ad altre specie di arbusti e a suoli permeabili; giardini e orti, pubblici e privati; Esempi di interventi possibili:

intervenire sulle sezioni stradali, desigillando il suolo e inserendo spazi vegetati: alberature, arbusti, verde rustico, prati incolti e bordure fiorite (da non confondere con aiuole artificiali);

creazione dei “rain garden” ovvero i giardini della pioggia a bordo strada, nelle piazze e parcheggi, cioè infrastrutture idriche di smaltimento per far fronte a fenomeni di allagamento ed inondazione;

promozione della multifunzionalità degli spazi verdi (biodiversià, servizi ecosistemici, socialità, resilienza a eventi estremi);

creazione di giardini ‘tascabili’ intesi come interventi capillari di trasformazione a verde di spazi urbani interstiziali allo scopo di vivificare aree poco frequentate e renderle attrattive;

incremento della diversità vegetale, privilegiando specie autoctone e alberi adatti a fare da rifugio e alimentazione per la piccola fauna selvatica (rafforzamento degli ecositemi);

 

Il tema del ciclo dei rifiuti sarà affrontato finalmente attraverso l’implementazione del progetto messo a gara nel corso della primo mandato Galimberti e che partirà con il 2022: passaggio alla tariffa puntuale, intensificazione del ritiro dei rifiuti riciclabili (plastica e organico in particolare), maggiore pulizia e decoro nelle aree urbane, dal centro ai quartieri, e nei parchi cittadini. Sarà attivato un centro per l’economia circolare con un luogo per il riuso e la rigenerazione dei materiali, anche al servizio delle scuole.

 

Soprattutto Integrazione

Il termine multiculturalismo identifica una società in cui più culture, anche molto differenti l'una dall'altra,

convivono mantenendo ognuna la propria identità nel rispetto delle regole. Bisogna proseguire il lavoro di questi anni teso a superare gli steccati ideologici, coinvolgere pienamente le comunità straniere anche nella vita amministrativa e gli operatori che lavorano in questo campo così da accelerare il percorso di integrazione in città e fornire un supporto per tutti i cittadini in difficoltà (linguistica, sociale) al fine di dare informazione o aiuto di cui avranno bisogno.

Si allega:

-manifesto della coalizione

-varese futuro2021 Varese, 3 settembre 2021 Davide Galimberti

ALLEGATO

 

MANIFESTO DELLA COALIZIONE A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA DI

DAVIDE GALIMBERTI A SINDACO DI VARESE

 

PREMESSA

Il preoccupante quadro economico e sociale emerso da questo ultimo anno di pandemia e la diffusione di fenomeni e sentimenti di destra populisti, sovranisti in Europa e in Italia, ci impongono di accostarci alle prossime elezioni comunali con uno sguardo nuovo, nella consapevolezza che non basteranno i risultati conseguiti in questi ultimi cinque anni di buon governo per ottenere il consenso degli elettori.

La crisi di fiducia dei cittadini nella politica e nei partiti e l’impatto devastante di mesi di restrizioni, devono indurci a proseguire nella strada di uscita dal perimetro del passato, con l’intento di aprire al fattivo contributo e coinvolgimento delle tante energie e realtà di impegno civico e sociale di cui Varese è ricca.

Questo documento è sottoscritto da quanti intendono adoperarsi per realizzare una coalizione politica, in cui siano condivisi i valori fondamentali dei progressisti e del miglior civismo inteso come aggregazione di esperienze, mondi culturali, sociali e professionali che si incontro per mettersi al servizio della città, in

grado di andare oltre l’appartenenza politica: questa coalizione si candida ad amministrare, ed è a disposizione della città e dei cittadini per privilegiare il bene comune.

Le nostre parole d’ordine, tutte di pari importanza, saranno: ambiente, benessere, vivibilità, innovazione, solidarietà, sussidiarietà, partecipazione, inclusione, comunità, trasparenza, onestà.

Non secondariamente, appartengono al nostro bagaglio culturale e politico l’obiettivo delle pari opportunità e la valorizzazione della diversità di genere, la difesa delle donne, degli anziani e dei bambini da ogni forma di violenza, e l’adesione a programmi locali, nazionali ed europei a sostegno della persona e

della salvaguardia dell’ambiente in tutti i suoi aspetti.

Seppur in sintesi, sono questi i motivi di fondo che ci spingono a dare vita a questa nuova coalizione a sostengo di Davide Galimberti, che vede insieme diversi soggetti: partiti, liste civiche, associazioni e singoli cittadini che credono e condividono i nostri valori e il metodo per renderli concreti, realtà che riconoscono e condividono in primo luogo un insieme di principi e valori fondamentali, alcuni dei quali di seguito riportati.

 

I PARTE – VALORI

L’impegno che ci assumiamo come forze politiche è di una cooperazione leale per l'amministrazione del bene pubblico, costruendo insieme l’apertura di una nuova fase e lavorando per rafforzare il valore dell'unità delle forze che si riconoscono in questo progetto comune.

Per noi questo progetto si chiama Varese e i suoi riferimenti ideali sono il proseguimento della crescita, culturale, sociale ed economica della città, la centralità della persona e del lavoro, la valorizzazione dei beni comuni, la democrazia partecipata come possibilità di proposta politica diffusa anche attraverso una migliore integrazione sociale.

L’etica dei comportamenti con l’impegno a contrastare i conflitti di interesse, ridurre gli sprechi

dell’amministrazione, misurare la qualità dei servizi, e ponendo al centro i valori di responsabilità e

integrità, di coerenza, di trasparenza e di competenza. Le forze del centrosinistra e del civismo proponendo alla città questo primo manifesto chiederanno ai cittadini di partecipare alla scelta dei temi e dei progetti che dovranno caratterizzare il programma definitivo nella competizione elettorale del prossimo ottobre.

 

  1. PARTE – TEMI

    Dalla profonda condivisione di questi valori e principi, abbiamo individuato le linee guida di una piattaforma di governo di Varese per i prossimi anni, che partiranno dai materiali prodotti sino ad ora.

    Indirizzi programmatici principali che saranno successivamente da sviluppare e dettagliare attraverso un percorso pubblico partecipato da svolgersi nei prossimi mesi nella nostra città. Noi proponiamo che i capitoli qualificanti di questo programma di coalizione siano:

    Tema sociale e della salute: abitare insieme il territorio promuovendo la prossimità dei servizi sociali,

    educativi e l’inclusione per non lasciare indietro nessuna delle fragilità, con l’intento di costruire sempre più un welfare generativo e meno assistenziale e, per quanto di competenza del comune, di tutelare al meglio la salute dei cittadini e delle famiglie.

    Tema lavoro e sviluppo: investire su innovazioni e digitalizzazione dei servizi, favorendo start up e imprenditoria diffusa e femminile, puntando sul turismo che sappia valorizzare il nostro patrimonio ambientale e sportivo.

    Tema urbanistico: continuare l’opera fin qui svolta di riqualificazione e ricostruzione del territorio a zero consumo di suolo partendo dai quartieri, lavorando su connessioni abitative in modo da rispondere alle esigenze della città in termini di strutture, servizi, e per una mobilità a misura del cittadino nonché il potenziamento delle infrastrutture necessarie per ridurre ogni tipo di impatto e rendere più rapide le connessioni in particolare con Milano.

    Tema ecologico e del benessere: Lavorando costantemente per portare Varese a diventare una città capace di rispondere alla sfida climatica, mettendo al centro il rispetto e la valorizzazione dei beni condivisi e la costruzione di comunità resilienti, e passando attraverso una profonda tutela dell’ambiente naturale, del verde, della biodiversità e lo sviluppo dell'efficienza energetica e delle risorse rinnovabili. Dobbiamo

    parallelamente favorire stili di vita più sostenibili anche attraverso l’attività sportiva. .

    Tema Cultura e patrimonio storico. Promuovere una città di turismo culturale di qualità; creare opportunità culturali come leva di affermazione dei cittadini a tutti i livelli.

     

  2. PARTE -VOCAZIONI

    1. La bellezza come valore da perseguire per una migliore qualità della vita: nell’ambiente, nelle cose che ci circondano, nelle relazioni fra le persone, nella vita di ogni giorno, compresa quella associativa. Valorizzando le potenzialità del patrimonio storico e paesaggistico di Varese, ne vogliamo accrescere e diffondere la conoscenza, attraverso la creazione di un sistema integrato e multidisciplinare che porti allo sviluppo di questa nuova vocazione della città puntando sul recupero e il rafforzamento della vocazione economica del territorio.

    2. Per un futuro “di città giovane”: una comunità deve prendersi cura del futuro dei più giovani e favorire percorsi che possano sviluppare un loro pieno protagonismo di crescita culturale e di partecipazione sociale, di accesso alla pratica sportiva e a stili di vita sani, di opportunità formative e di strumenti

    conoscitivi che agevolino l’accesso allo studio e al lavoro e di strumenti e strutture a sostegno dell’abitare e per la creazione di future famiglie, anche attraverso l’ulteriore centralità dell’università e della residenzialità universitaria.

     

  3. – PROSSIMI PASSI

Abbiamo intenzione lungo queste direttrici di aprire subito un articolato confronto pubblico con i cittadini, con le associazioni di categoria, con il ricco tessuto associativo del terzo settore e del volontariato, della

cultura e dello sport presente a Varese, per riempirle di contenuti attuativi concreti; ciò con l’intento di stimolare e raccogliere quanti più contributi programmatici possibili, coerenti con i principi e i valori che ci ispirano.

Su questa piattaforma si costituisce la coalizione, che indica quale proprio candidato Sindaco Davide Galimberti. Siamo convinti, infatti, che la sua riconferma potrà costituire un contributo e una spinta determinante verso il raggiungimento degli obbiettivi che ci proponiamo. I suoi primi cinque anni nel ruolo di Sindaco, coadiuvati anche dalla sua squadra di giunta e consiglio, sono stati positivi, per l’impegno e la competenza dimostrati, per la capacità di ascolto e relazione con i cittadini che tutti gli riconoscono compresa la difficile gestione dell’emergenza Covid in una Regione a guida leghista che non ha proprio brillato nel far fronte alla grave pandemia.

L’esperienza che ha maturato in questi anni costituirà, quindi, un prezioso valore aggiunto in termini di conoscenza maturata di Varese e dei suoi cittadini, oltre che del complesso funzionamento della macchina amministrativa e delle norme che la regolano anche in vista delle risorse e delle opportunità del recovery fund che dovranno essere attuate con lo stesso dinamismo con cui, in questi 5 anni, sono stati affrontati e risolti i grandi temi della città (stazioni, piazza Repubblica, impianti sportivi, scuole, accessibilità e infrastrutture etc).