Raccolta firme contro abbattimento Padiglioni Ospedale

Egr. Sig. Ministro,

i cittadini di Varese

letta l’istanza presentata al Comune di Varese in data 17/01/18 dal Direttore Generale della Azienda Ospedaliera di Varese recante un progetto per la demolizione di tre edifici (Padiglione Cattaneo-ex Geriatria , Padiglione Santa Maria e Padiglione Dansi Boffi ) e loro ricostruzione per realizzare radiologia ambulatoriale e Mammografia , Centro Prelievi e Senologia, Oculistica e Ambulatori di Ortopedia e Odontostomatologia , progetto poi integrato in data 11/04/18 e definitivamente approvato dal Comune di Varese in data 26/04/18

considerato

che i reparti che troveranno collocazione nell’erigendo Day Center 2 sono già ospitati nei padiglioni da demolire esclusi Oculistica e Odontostomatologia

che oggi si registra una carenza di posti letto, di medici ed infermieri che costringe anche persone anziane a dover restare sui letti del Pronto Soccorso per diversi giorni prima di poter essere accolta nelle strutture ospedaliere pubbliche

con la presente raccolta firme Le chiedono

di voler riconsiderare la decisione di finanziare la demolizione dei seguenti padiglioni :

1. il Pad. Santa Maria che ha già oggi al suo interno ambulatori di ortopedia , radiologia , Centro Prelievi     recentemente ristrutturati   nonché sale chirurgiche per farne un prato ;

2. il Pad. Dansi Boffi per ricostituire nuovamente il reparto Dialisi già esistente e funzionante e ricavare anche un parcheggio a raso di 27 posti auto;

3. Il Pad. Cattaneo ex Geriatria che, abbandonato da 11 anni dall’Ospedale , ha 120 posti letto ed è il risultato della donazione di una famiglia Varesina .

Il tutto si tradurrebbe in un risparmio di circa € 17,2 milioni che potrebbero essere spesi per adeguare le strutture esistenti a ricevere Oculistica e Odontostomatologia ed anche ad assumere nuovi Medici ed infermieri per tutta la Provincia di Varese.

Con stima

Rasegna Stampa

raccoltafirme ospedale

Cosa prevede il nuovo regolamento edilizio tipo

E’ suddiviso in due parti. Una parte sarà dedicata ai princìpi generali e una seconda parte alle disposizioni regolamentari comunali.
Appartengono ai princìpi generali: la definizione dei parametri urbanistici ed edilizi, la definizione degli interventi edilizi e delle destinazioni d’uso, le procedure da seguire per ottenere e depositare i titoli abilitativi, la modulistica unificata completa di elaborati da allegare, i requisiti generali delle opere edilizie, cioè limiti di altezza, densità e distanze tra edifici, le regole per gli immobili vincolati.
Le disposizioni regolamentari comunali conterranno invece le procedure interne, le norme su qualità, sostenibilità e requisiti tecnici complementari. In estrema sintesi, si legge nel decreto che occorrerà perseguire gli obiettivi di semplificazione, igiene pubblica, estetica, incremento della sostenibilità ambientale, superamento delle barriere architettoniche e riqualificazione urbana.
Il Regolamento edilizio tipo fissa un indice cui i Comuni dovranno attenersi. Quindi un impianto uguale ma su cui, almeno secondo l’attuale formulazione del decreto, potranno esserci diverse variazioni sul tema.
Entro l’aprile 2017 le Regioni recepiranno il Regolamento edilizio, poi la palla passerà ai Comuni ai quali le Regioni potranno riconoscere al massimo 180 giorni per adottarne uno proprio sulla base dello schema tipo. Entro ottobre 2017 il panorama delle normative edilizie dovrebbe anche a Varese apparire notevolmente semplificato.
In virtù di tali nuove disposizioni il gruppo “Varese cinque stelle” sollecita dunque l’Amministrazione Comunale affinché si faccia parte diligente nel recepire il RECENS21 presentato spontaneamente e gratuitamente lo scorso anno dal M5S in consiglio comunale. I cittadini lo attendono da decenni ed è oggi necessario per completare il lacunoso PGT varato dalla scorsa amministrazione.
Il RECENS21 è perfettamente in linea col regolamento edilizio tipo appena pubblicato ed è dai grillini di Varese ritenuto indispensabile per far ripartire anche a Varese un’economia di tipo circolare ossia nel segno dell’eco-sostenibilità e dell’elargizione di eco-incentivi previsti dai vari
enti istituzionali dello Stato. Il MU Varese cinque stelle è pronto a offrire la collaborazione dei propri esperti per illustrare alla commissione consigliare cos’è il RECENS21 e quali siano i vantaggi per i cittadini e per la città tutta.

Leggi anche il convegno "La casa a 5 Stelle".

Riflessioni sulla riforma costituzionale

Il dibattito sulla riforma costituzionale si sta attorcigliando sempre più su un dualismo di vedute troppo semplice ed anche fuorviante.
Da un lato la proposta, falsa e con conseguenze nefaste per  la democrazia, di snellire il processo legislativo conseguendo, al contempo, una significativa riduzione dei costi della politica mediante la riduzione dei senatori.
Dall'altra la sacrosanta accusa di voler regalare ai soliti amici, indagati od a rischio di indagine, siano  essi sindaci o consiglieri regionali, la comoda  copertura fornita dalla immunità parlamentare, accompagnata alla probabile inefficienza di amministratori locali costretti (poverini) al doppio lavoro e, quindi, inesorabilmente condannati all'improduttività (sempre ammesso che il nuovo senato debba poi produrre qualcosa di utile, fatto, questo, opinato negativamente da molti esperti con motivazioni sostanziali).
Personalmente, essendo stato formato secondo lo schema classico e di sicuro risultato di ragionare autonomamente piuttosto che uniformarsi acriticamente alle pensate di altri, desidero proporre alcune riflessioni :
1)    ammesso e concesso che il sistema del bicameralismo perfetto sia davvero obsoleto e da  liquidare  senza  troppe  nostalgie  o  sentimentalismi  formando  un  nuovo  senato, dimezzato nel numero di rappresentanti, vocato unicamente a migliorare la declinazione costituzionale delle autonomie locali eliminando o lubrificando frizioni e contrasti con il potere centrale in favore di un miglior servizio della politica verso i cittadini, non vedo proprio perché questo senato non debba poterlo eleggere direttamente il popolo;
2)    sono convinto che il sistema del bicameralismo perfetto adottato dai padri costituenti non sia affatto un sistema superato ma, piuttosto,  un meccanismo arruginito, incrostato dalla mala politica sopravvenuta alla tanto vituperata prima repubblica.
I padri costituenti non a caso avevano previsto un Senato formato da persone di età matura rispetto ai deputati della Camera, ed avevano, appunto, il compito di correggere, grazie alla maggiore esperienza, eventuali errori dettati dall'esuberanza di chi è più giovane. Se la politica che è sopravvenuta alla “detestata” prima Repubblica abbia finito con annullare il nobile compito dei Senatori divenuti, via via con l'affermarsi di leggi elettorali basate su principi maggioritari ormai del tutto opinabili, quasi unicamente strumento di baratto politico quasi mai finalizzato al conseguimento del bene comune, questo non significa che non si possa tornare ai sani principi originari.
Continuo a credere, quindi, in una Camera formata da persone per bene ed all'altezza del compito che proponga POCHE, BUONE LEGGI insieme ad un Senato di altrettanti “Signori” attempati che corregga o completi le norme sulla scorta della conoscenza concreta dettata dall'esperienza;
3)    nonostante anch'io, al principio degli anni '90, presi a criticare aspramente quella politica che credevo degradata inesorabilmente condannando a gran voce la prima Repubblica ed i suoi esponenti (ma si poteva mai immaginare che si potesse cadere ancor più in una voragine che ormai appare come un “Buco nero” cosmico ?!!), oggi mi convinco sempre più che l'essenza di quella politica fondata sulla CONCERTAZIONE/MEDIAZIONE tra interessi diversi sia da riscoprire e declinare secondo le circostanze storico economiche attuali.
Ricordiamoci che la prima repubblica e la sua politica fondata sulla ricerca del benessere diffuso ci ha portati ad essere la quarta potenza economica del mondo. Gli italiani stavano generalmente, relativamente bene e la povertà era piuttosto circoscritta.
Certamente non si contavamo oltre 4,5 milioni di poveri assoluti che oggi l'ISTAT stima nel suo rapporto annuale sulla povertà in Italia e che sono il frutto di una politica degenerata che negli ultimi venti anni ha concesso (grazie anche alla riforma “Bassanini”) a centinaia di migliaia di persone, collegate direttamente o indirettamente alla classe politica, di trovarsi tra le mani veri e propri patrimoni senza aver dato un contributo reale alla crescita del paese e della pura speculazione finanziaria che ha prevalso sulla ricchezza prodotta con il lavoro e la produzione di beni concreti.              

Valerio Montonati

Per essere cittadini e non sudditi di Ferdinando Imposimato

La riforma del Senato è una minaccia grave alla democrazia: attribuisce enormi poteri al premier e depotenzia tutti gli altri organi costituzionali a vantaggio del governo.

Aristotele, il più grande filosofo della politica, affermò: “Mai dare troppi poteri a chi governa. La passione sconvolge, quando è al potere, anche l'uomo migliore”.

Italicum e riforma del Senato causano, con una minoranza di parlamentari divenuta illegittima maggioranza, la dittatura personale del primo ministro e l'asservimento a lui di Parlamento, giustizia, istruzione e informazione. La conseguenza sarà la fine dell'alternanza e della libertà, cardini della democrazia.

Sinteticamente votare no al referendum equivale a restare CITTADINI e non essere retrocessi a sudditi.

SCUOLA – come si faceva una volta…

Quando il Sindaco di Varese Davide Galimberti unitamente alla sua Giunta, considerato:

  • · i diversi bisogni alimentari degli studenti;
  • · le odierne molteplici intolleranze alimentari degli studenti;
  • · le variegate abitudini alimentari delle famiglie degli studenti;
  • · le molteplici insoddisfazioni delle famiglie sul rapporto qualità/prezzo (sempre in aumento) del pasto;
  • · il parere favorevole espresso dalla Corte d’Appello di Torino;
  • · il parere favorevole espresso dall’assessore Aprea di Regione Lombardia;

faranno propria l’iniziativa di concedere (con decreto sindacale) agli studenti di tutte le scuole di Varese dotate di mensa scolastica di poter portarsi (in via facoltativa) il pasto da casa per consumarlo durante l’orario di refezione?

Com’è noto il M5S non fa parte del Consiglio Comunale pertanto il gruppo “Varese cinque stelle” sosterrà qualunque gruppo consigliare qualora se ne facesse carico evidenziandone la paternità della proposta.

http://www.lombardia5stelle.it/2016/09/15/schiscetta-a-scuola-si-di-regione-lombardia-alla-mozione-m5s/ 

NO al Referendum Costituzionale - Comune Varese 5 stelle

Nel prossimo mese di ottobre ci sarà un importante appuntamento. Il referendum sulle modifiche Costituzionali. Inutile ribadire l’importanza della consultazione che vede il M5S in prima linea per appoggiare il NO.

Queste le parole di Beppe Grillo:

«La nostra Costituzione è stata scritta in commi piccoli, brevi e comprensibili a tutti: dal laureato al manovale. Questa riforma è composta da articoli lunghissimi e incomprensibili ai più. È da rispedire al mittente».

Il meetup Varese Cinque Stelle - attiAMOci VARESE - ha organizzato per sabato 10 settembre, dalle ore 14.30, presso la sala della Cooperativa di Biumo & Belforte, sita in Varese viale Belforte nr.165, un convegno/corso sul “”perché e come sostenere le ragioni del NO al referendum sulle modifiche Costituzionali””.

Il relatore sarà Francesco Montorio, attivista 5 stelle e membro del Comitato per il NO alla riforma costituzionale. Introduce la portavoce regionale Paola Macchi.

L’evento, che è principalmente rivolto a tutti gli attivisti della Provincia di Varese, che nei prossimi mesi dovranno spiegare ai cittadini le ragioni del NO, servirà per conoscere i primari aspetti della Costituzione coinvolti dalla riforma, anche nel combinato disposto con l’Italicum, e per confrontarsi in modo più efficace con le persone disponibili per un NO consapevole.

Durante i lavori ci saranno degli spazi dedicati a domande e approfondimenti da parte del pubblico presente

Riteniamo opportuno evidenziare che il convegno/corso, interattivo con slides e video, è gratuito e avrà una durata di circa quattro ore e toccherà i seguenti argomenti:

- Introduzione: referendum e comunicazione, linguaggio e strategia, slogan e anti-slogan;
- La Nostra Costituzione: nascita, logica, struttura (cenni);
- La riforma: artt. interessati, conseguenze;
- L’Italicum e Riforma: gli effetti perversi;
- Conclusioni: anti-slogan e demistificazioni.

Per una più adeguata preparazione dell’incontro e quindi una sua maggiore efficacia è sempre opportuno poter conoscere in tempo utile il numero dei potenziali partecipanti, ed è quindi gradita la prenotazione.

Puoi prenotare la tua adesione al seguente link:
http://www.varese5stelle.net/calendario-eventi-2/22-come-sostenere-il-no-al-referendum/registration.html

Lago Varese – Risanamento e Lago balneabile

Ecco il decalogo dei 5 stelle a difesa del Lago di Varese
Obiettivo: risanamento e lago balneabile

Con l’avvicinarsi delle elezioni la vecchia politica ci riprova. Essendosi accorta che il Lago di Varese può ancora essere un cavallo su cui puntare per avere molta visibilità, come se niente fosse la partitocrazia torna ad annunciare cure e rinnovati impegni di risanamento, la cui credibilità sta ormai da tempo sotto i tacchi di tutti.

Vale la pena ricordare l’utilizzo del Phoslock, sbandierato ai quattro venti, che avrebbe dovuto risanare le acque del nostro lago, costato un centinaio di migliaia di euro buttati al vento o meglio nelle acque senza ottenere alcun risultato. Ma il punto di forza della vecchia politica è proprio questo, essere certi di avere ancora qualcuno da “intortare” e appropriarsi delle battaglie dei 5 stelle (veri precursori di fondamentali campagne ambientali) per tentare di acquisirne la paternità. L’aspetto tecnico-scientifico, quello delle ragioni per cui il nostro lago sta morendo, sono evidentemente secondarie o (forse) non interessano proprio.

Infatti, non essendosi accorta che l’eutrofizzazione del Lago proveniente dal fosforo degli scarichi fognari è responsabile dello stato comatoso del nostro Lago, la vecchia politica sfoggia oggi in pompa magna ricette trite e ritrite e annuncia ovvietà mirabolanti. Da oltre un ventennio ci ripetono le stesse cose, qualcuna talmente scontata da lasciarci a bocca aperta, del tipo: “il punto fondamentale resta quello di trovare il modo di non inquinare più” (fonte: La Prealpina 29/01/2016). Il problema è grave ma non è serio verrebbe da dire parafrasando il grande Flaiano.

La verità è una sola, il lago non si risanerà (mai) se non si passerà con urgenza dalle parole ai fatti, e ogni organo istituzionale deve fare la sua parte. La vecchia politica è convinta che la sottoscrizione di rinnovati impegni dell’Associazione dei comuni rivieraschi o la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio del Lago (conditi con un po’ di alternanza ai vertici, un po’ di UE e un po’ di annunci) sia la panacea per ridare vita al nostro Lago, e magari renderlo balneabile in 5 anni come è stato annunciato dall’amministratore della Cooperativa dei Pescatori, nonché rappresentante del Comitato Scientifico del Lago.

E’ tanto che lo diciamo e qui lo ribadiamo forte e chiaro: i 5 stelle non ci stanno e vanno avanti nel loro percorso proponendo alcune concrete misure di salvaguardia e difesa della sponda varesina di competenza comunale con la speranza che l’Associazione dei comuni rivieraschi possa trovarle di buon senso e recepirle per l’intero bacino lacustre e con l’obiettivo ultimo di renderlo balneabile:

• Organizzazione di squadre (Task Force) per il rilevamento dal bacino lacustre degli scarichi rilevati sulla sponda del Comune di Varese prevedendo battute giornaliere/settimanali in coordinamento tra Servizio di Prossimità (SdP), GEV e polizia urbana.
• Organizzazione di squadre (Task Force) per interventi di contrasto (dissuasione/interdizione) del fenomeno del bracconaggio per la parte di sponda varesina. (SdP, GEV, Cooperativa pescatori, pescatori amatoriali);
• Verifica della natura degli scarichi rilevati e catalogazione in abusivi e non abusivi, inquinanti e non.
• Analisi dei reflui, provenienti dalla sponda varesina, scaricati nel Lago.
• Avviso di messa al bando (moratoria) degli scarichi inquinanti secondo una classifica di priorità.
• Obbligo (entro un anno di tempo o altro termine più restrittivo dalla Giunta) di realizzazione di impianti di depurazione (fitodepurazione ammessa) a carico delle proprietà su cui viene rilevato lo scarico abusivo.
• Sanatoria onerosa: - ridotta se (mediante ravvedimento operoso), la proprietà su cui viene rilevato lo scarico abusivo (sponda varesina) sottoscrive l’impegno di chiuderlo entro i termini prescritti.
- intera per tutti i rimanenti scarichi.
• Divieto su tutta la sponda varesina di attracco (o partenza) con imbarcazioni dotate di motori a combustione interna.
• Introduzione di attività turistico-culturali, di pesca sportiva e di navigazione eco-sostenibile sulle sponde varesine con mezzi da diporto neutral carbon.
• Organizzazione di squadre per la vigilanza, l’osservazione e la pulizia della sponda del Comune di Varese in coordinamento tra: SdP, GEV, SalvaCittà, polizia urbana.

n.b. la problematica del collettore circumlacuale non viene qui citata poiché di competenza di organi istituzionali superiori.

I rifiuti un bene prezioso

Il percorrere della nostra vita porta a scartare materiali di differente matrice che accatastiamo, materiali che in modo non corretto definiamo rifiuti. Ogni persona, dalla più giovane alla più anziana, scarta ogni giorno in media 1,2 kg di materiale prezioso ma che viene buttato via.  Per il raggiungimento del postulato “Rifiuti Zero” occorrerebbe seguire, divulgare, imparare la Regola delle 3R,  Raccolta differenziata,   Riciclaggio e   Risparmio.

La Regola delle 3R è fondamentale, sono passi, momenti, abitudini, modi di vivere che ogni Cittadino dovrebbe avere nel cuore. Si può arrivare a differenziare l’80% dei rifiuti con un piccolo, piccolissimo sacrificio da parte dei Cittadini, ma questo piccolo sacrificio sarà un grande regalo che si fa all’ambiente e alle generazioni future. Si può arrivare a separare l’80% del rifiuto prodotto in tempi brevi, occorre anche la volontà politica, tale traguardo permetterebbe di chiudere più della metà degli inceneritori in regione Lombardia e qualche discarica, ogni 5% in più dell’ottanta per cento vedrebbe la chiusura di un altro inceneritore.
Chiudere gli inceneritori vuol dire ridare vita a materie che andrebbero in cenere e in fumo, inoltre si avrebbero meno inquinanti in atmosfera a tutto vantaggio della salute dei Cittadini.
In regione Lombardia si è arrivati al 50% nel differenziare, mentre in provincia di Varese (dati recentissimi) si è arrivati al 64% mentre Varese è al 60%. Ovviamente siamo ancora fuori norma perché dal primo gennaio del 2015 dovevamo arrivare a separare il 65%. Ma cerchiamo di entrare in questo mondo e capire cosa scartiamo, cosa buttiamo via. Una notevole quantità di plastica, dalle bottiglie agli involucri degli alimenti ai contenitori di derrate alimentari.

Ma cosa abbiamo utilizzato per produrre la plastica, petrolio, l’oro nero di oggi che prima di essere tale era vita, si vita fatta da micro organismi unicellulari vegetali e animali vissuti milioni di anni fa. Poi se andiamo a rovistare nel cassone delle immondizie troviamo carte di ogni tipo, giornali, scatole di cartone, fogli e ancora carta di tutte le dimensione. Chiudiamo gli occhi per un istante e cerchiamo di trasformare tutta quella carta in alberi, tanti alberi dalle mille forme che incorporano l’anidride carbonica con acqua e luce per farne le chiome e ci donano ossigeno. Ma noi vogliamo la carta, allora in modo cieco e stupido abbattiamo gli alberi e distruggiamo le foreste.

Sempre nel cassonetto troviamo bottiglie che hanno contenuto del buon vino, bottigliette con succhi di frutta, piccoli flaconi per profumi dalle forme strane e dai colori variopinti e tanti bicchieri rotti. Per fare il vetro abbiamo utilizzato molta energia e la sabbia delle nostre spiagge, pensiamo a quelle sabbie rosa della Sardegna dove il granito si è sminuzzato nei tempi con il costante lavorio dell’acqua e del vento, che peccato usare una sabbia così bella. Guardando bene troviamo anche lattine di alluminio, scatolette di metallo che hanno racchiuso sapori della nostra terra, pesci con olio, impasti a base di fegato d’oca, tante delizie per il palato.

Tutte queste lattine in metallo di vario tipo e forma erano minerali presenti sulla crosta della terra. L’uomo ha fatto grandi voragini, scavato nelle montagne e nelle viscere della terra lasciando ferite incolmabili e ha fuso con il fuoco i vari minerali per poi forgiare lattine, scatolette e altro ancora. Ma la nostra ricerca non si ferma, guardando bene troviamo un miscuglio di forme, colori e aromi, è quanto abbiamo lasciato sul nostro piatto, sono le parti di verdura che non erano belle, sono le bucce delle mele, delle arance, sono i cibi che abbiamo buttato per incuria. Per produrre il tutto abbiamo piantato semi, abbiamo concimato la terra, bagnato ogni piantina con amore e, grazie al sole, al suolo e all’acqua, i semi si sono trasformati in deliziosi frutti.

Quante belle cose abbiamo attorno a noi ma non ce ne accorgiamo, siamo miopi dentro e pigri fuori, anche i rifiuti sono una cosa bella e utile, dovremmo averne maggior rispetto e cura. Separiamo in modo educato, scrupoloso e attento ogni materiale sia esso carta, vetro, plastica, metallo, cibo o altro ancora ponendo ciascun prodotto nell’apposito contenitore, in questo modo faremo un regalo a noi stessi ma il regalo più bello sarà verso l’Ambiente che verrà meno depredato e sfruttato e le generazioni future ci ringrazieranno per aver lasciato un mondo più vivibile e senza debiti.

GdL Ambiente M5S di Varese