Ambientiamo 2020

Il 20 giugno alle ore 15 a Gavirate il consigliere regionale del M5S Prof. Roberto Cenci ci parlerà del Lago di Varese e di come si sia giunti oggi al suo risanamento, dopo lunghi anni di battaglie, e grazie agli interventi della Regione Lombardia .

L'evento si svolgerà all'interno della giornata dedicata all'ambiente organizzata annualmente da "Ambientiamo Varese e provincia", alla presenza del nostro portavoce sul territorio Niccolò Invidia e altri rappresentanti della politica nazionale e regionale.

Nella meravigliosa cornice del lungolago di Gavirate, attivisti ed esponenti di associazioni ambientaliste si incontreranno con i portavoce per un momento di condivisione che segna l'inizio di una nuova vita del lago varesino .

Siete tutti invitati a partecipare. Si ricorda l'uso delle mascherine e del distanziamento sociale come da DPCM.

Recupero Grand Hotel Campo dei Fiori - Interrogazione in Regione Lombardia primo firmatario Roberto Cenci

Recupero Grand Hotel Campo dei Fiori - Interrogazione in Regione Lombardia primo firmatario Roberto Cenci

IL CONSIGLIO    Movimento 5 Stelle

INTERROGAZIONE

con risposta in commissione

Al Signor Presidente Del Consiglio Regionale Egr. Avv. Alessandro Fermi


OGGETTO: Recupero della struttura dell'ex Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese e degli annessi edifici in stile liberty.

I sottoscritti consiglieri PREMESSO che
Lo stile liberty si è sviluppato a cavallo tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, cercando ispirazione nella natura e nelle forme vegetali, creando uno stile nuovo, del tutto originale rispetto alle tendenze fino a quel momento in voga; caratteri distintivi del liberty sono stati l'eleganza delle forme, la morbidezza delle linee, la piacevolezza  compositiva  dei volumi  e nei decori. In pochi anni, questa nuova espressione è diventata il simbolo della borghesia in ascesa, contaminando l'architettura, la pittura,  la  scultura,  la  moda,  l'industria dell'automobile e navale, ecc, e accompagnando la società nella prosperità  della  Belle Epoque e nelle vicissitudini delle due guerre mondiali.
In Provincia di Varese (e soprattutto nel Comune di Varese) il liberty ha avuto un successo particolarmente significativo, tanto che Varese è oggi una delle città più importanti in Europa per quanto riguarda le testimonianze di questo stile, divenuto una vera e propria moda, uno stile di vita, il simbolo di una società in evoluzione. Sulla scia di una tradizione che riconosceva Varese quale località di villeggiatura aristocratica già dal 1700, con il miglioramento del tenore di vita e con la nuova abitudine di spostarsi per trascorrere piacevoli giornate di vacanza lontani dalle grandi città, a partire dalla fine del XIX secolo la città di Varese, le campagne nei suoi dintorni e il vicino monte Campo dei Fiori, videro la costruzione di innumerevoli ville e villini privati, ristoranti e luoghi di intrattenimento e  anche grandi e lussuosi alberghi. Proprio alle porte di Varese abbiamo anche un pregevole e raro esempio di complesso industriale in stile liberty: la birreria Paretti a Induno Olona.


PREMESSO ANCHE che
Tra il 1908 e il 1915, il grande architetto Giuseppe Sommaruga, nella fase ormai matura della sua produzione, ha costruito nella zona di Varese un significativo numero di edifici, tra i quali proprio il Grand Hotel Campo dei Fiori, commissionato dalla Società Grandi Alberghi.
L'ex struttura alberghiera è collocata a 1.200 metri di altitudine sulla cima dell'omonimo monte Campo dei Fiori, il quale sovrasta la Città e il territorio del Comune di Varese. Esso si trova nella parte di territorio comunale inclusa nel Parco Regionale Campo dei Fiori. Poco distante troviamo anche il Sacro Monte di Varese, meta turistica e di pellegrinaggio, l'osservatorio astronomico Schiaparelli, l'ingresso al sistema carsico della grotta Marelli (una delle tante presenti nelle viscere del monte) e innumerevoli sentieri escursionistici.
Nelle vicinanze dell'hotel, con analoghi caratteri architettonici, sono situati l'edificio del ristorante Belvedere e la stazione di arrivo della funicolare, oggi in stato fatiscente ma anch'essi molto significativi dal punto di vista paesaggistico, storico-culturale, turistico e quindi anch'essi degli di massima attenzione. La stazione della funicolare, in particolare, è la fermata a monte della linea aperta nel 1911 e che faceva parte di un più esteso sistema di trasporto su ferro che poneva in collegamento il centro di Varese con il suo territorio e in particolare con il Sacro Monte e il Monte Campo dei Fiori. Alla sua apertura la stampa la definì come la funicolare più importante e alta d'Italia. Chiusa dagli anni cinquanta del secolo scorso, non è mai stata ripristinata, a differenza del troncone in direzione Sacro Monte, che è stato riattivato nell'anno 2000 grazie ad un intervento di restauro e ripristino portato a termine dal Comune di Varese. Lo stesso Comune aveva progettato l'intervento per la riapertura dell'impianto del tronco di funicolare oggi dismesso, ma i lavori non sono mai stati avviati. Si ritiene che il recupero di questa infrastruttura possa essere un'occasione concreta per lo sviluppo del turismo, per la tutela del patrimonio storico e paesaggistico del territorio e per la salvaguardia ambientale (ad oggi numerosi turisti si inerpicano con le proprie auto sul Monte Campo dei Fiori e quindi sarebbe buona pratica garantire un servizio alternativo decisamente più sostenibile dal punto di vista ambientale, anche in considerazione del fatto che ci troviamo all'interno di un parco regionale).

OSSERVATO che
L'ex struttura alberghiera, dismessa da prima degli anni '60 (come anche la stazione della funicolare e il ristorante Belvedere posti nelle immediate vicinanze) si presenta in grave stato di degrado e compromissione dei principali elementi  architettonici, delle finiture  e dei decori, risalenti all'epoca di costruzione (1910-1912).
Le proprietà che si sono succedute negli anni non hanno mai provveduto a porre in atto le opere di restauro, manutenzione ordinaria e straordinaria, necessarie al mantenimento dell'edificio con i suoi caratteri storici e testimoniali.
Ad oggi tale edificio, data la sua posizione in quota e dominante sulla pianura, viene utilizzato da supporto per l'installazione d'impianti ripetitori e relative antenne, ciò reso possibile dalla normativa afferente il P.T.C del Parco Campo dei Fiori, che ammette un utilizzo per dette funzioni, fatto salvo quanto stabilito dalle Autorizzazioni paesaggistiche previste dalla normativa.
L'impiego di cui sopra ha consentito, per paradosso, la tutela da atti vandalici irreparabili e dal completo saccheggio dei manufatti artistici ancora presenti, quali ad esempio ringhiere e portalampade in ferro battuto e altre opere d'arte, essendo per tale utilizzo necessaria la permanenza di un custode nello stabile.

CONSIDERATO che
Varese fa parte della Rete dell'Art Nouveau, che riunisce 14 tra le città europee più rappresentative dello stile liberty, in un progetto di valorizzazione delle testimonianze di questa corrente.
Il progetto Viaggiando LIBERTY del Parco Campo dei Fiori individua e studia tutte le architetture liberty presenti nel parco o nelle sue prossimità e individua un  percorso capace di porle a sistema, in modo da consentire al visitatore di incamminarsi alla scoperta di questi luoghi e di queste architetture, attraverso la rete sentieristica del Parco. Anche il grande albergo, oggetto di questa interrogazione, è individuato all'interno di  questo viaggio attraverso il liberty varesino.
La struttura dell'ex hotel e le architetture sopra citate si trovano nel cuore del  Parco Campo dei Fiori e riscuotono un grande interesse da parte di turisti e cittadini. Il FAI mostra attenzione e sensibilità per la struttura dell'hotel già da diversi anni e nell'ultima edizione delle Giornate FAI d'autunno il Gigante Addormentato (nome attribuito dal FAI all'hotel) è stato visitato da centinaia di persone e altrettante non hanno potuto goderne perché rimaste escluse dai limitati accessi consentiti.
Ulteriore sintomo del crescente interesse per questa struttura è rappresentato dalla scelta del famoso regista Luca Guadagnino, che ha voluto girare il suo ultimo film Suspiria (remake dell'omonimo film di Dario Argento) proprio all'interno delle sale dell'ex Grand Hotel varesino.

RITENUTO infine che
Risulta sempre più urgente l'intervento delle istituzioni a tutela del paesaggio, come anche sancito dal D.Lgs. 42/2004 che, all'articolo 6 della parte prima, dispone la Valorizzazione del patrimonio culturale, compresa la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, e comunque favorisce e sostiene la partecipazione dei soggetti privati, singoli o associati, alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Recentemente la proprietà dell'ex Grand Hotel ha dichiarato di essere interessata al recupero delle strutture per la riattivazione di attività turistico-ricettive. Durante un'intervista sono state indicate anche alcune date ed esattamente è stato dichiarato che per il ristorante Belvedere i lavori di restauro potrebbero iniziare nel 2019 e che per il Grand Hotel potrebbe essere varato un progetto di investimento entro il 2020.
VISTO anche
Gli allegati alla presente, nei quali sono raccolte fotografiche che descrivono lo stato originale della struttura del Grand Hotel Campo dei Fiori e l'attuale stato di conservazione.
 Il testo "Giuseppe Sommaruga {1867-1917), un protagonista del liberty", a cura di Andrea Speziali ed edito da CartaCanta nel 2017.

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, LA GIUNTA REGIONALE E GLI ASSESSORI COMPETENTI PER CONOSCERE

Se Regione Lombardia sia a conoscenza della condizione di abbandono e trascuratezza, in cui versa questo rilevante patrimonio culturale e paesaggistico del territorio lombardo e varesino.
Come Regione Lombardia valuti l'attuale utilizzo della struttura dell'ex Hotel Campo dei Fiori, ovvero a supporto dei tralicci ai quali sono installati impianti ripetitori, in considerazione della sua importanza dal punto di vista storico, artistico e paesaggistico.
Con riferimento alle proprie competenze in materia di tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici, quali azioni intenda intraprendere in ordine alla situazione di degrado in essere, che determina un diffuso sentimento di malcontento nella cittadinanza e impedisce, nel contempo, il contributo delle strutture descritte  alla promozione  turistica del territorio e del Parco Regionale Campo dei Fiori.
Visto il grande impegno che istituzioni, enti e cittadini hanno posto per la salvaguardia e promozione dell'ex Grand Hotel Campo dei Fiori e delle strutture connesse  sopra descritte e riconosciute le palesi difficoltà economiche che questi enti si trovano ad affrontare dinanzi ad una sfida così imponente, come Regione Lombardia possa intervenire a sostegno dei soggetti interessati e quindi contribuire concretamente alla salvaguardia e al recupero di queste testimonianze del liberty, importanti non solo a livello locale, ma anche nazionale ed euro peo.
Con particolare riferimento al dismesso ramo della funicolare del Campo dei Fiori, come Regione Lombardia possa intervenire per il suo recupero e quindi per la sua riattivazione, in considerazione dell'importanza che questa infrastruttura riveste per la promozione di un turismo sostenibile.
Se Regione Lombardia abbia mai preso contatti con la proprietà della struttura dell'ex hotel. Se si, quali siano le reali intenzioni della proprietà. Se Regione Lombardia ritenga opportuno organizzare un tavolo di lavoro con tutti i soggetti coinvolti e interessati al recupero e alla promozione del Grand Hotel Campo dei Fiori e delle strutture conne sse, al fine di capire le effettive intenzioni di ognuno e quindi di approntare una strategia comune e condivisa, capace di progettare azioni concrete ed efficaci volte al conseguimento degli obiettivi di tutela, conservazione, riattivazione, riuso, valorizzazione e promozione.

RegioneLombardia
IL CONSIGLIO    Movimento 5 Stelle

allegato1

Ospedale Macchi Varese - Appello contro le ruspe

Ospedale Macchi Varese - Appello contro le ruspe che abbateranno i padiglioni Santa Maria, Dansi Boffi e Cattaneo. Contro abbattimento per avere più posti letto, attualmente scesi a 40. Contro le ruspe per restrutturare, visto che recentemente sono stati investiti soldi per nuove sale operatorie e contro la demolizione per creare parcheggi.
Quindi gli obiettivi sono ... salvare quanto speso, spendere meno e aumentare i posti letto.

Varese cinque stelle  (MU locale aderente al Movimento 5 stelle).

Raccolta firme contro abbattimento Padiglioni Ospedale

Egr. Sig. Ministro,

i cittadini di Varese

letta l’istanza presentata al Comune di Varese in data 17/01/18 dal Direttore Generale della Azienda Ospedaliera di Varese recante un progetto per la demolizione di tre edifici (Padiglione Cattaneo-ex Geriatria , Padiglione Santa Maria e Padiglione Dansi Boffi ) e loro ricostruzione per realizzare radiologia ambulatoriale e Mammografia , Centro Prelievi e Senologia, Oculistica e Ambulatori di Ortopedia e Odontostomatologia , progetto poi integrato in data 11/04/18 e definitivamente approvato dal Comune di Varese in data 26/04/18

considerato

che i reparti che troveranno collocazione nell’erigendo Day Center 2 sono già ospitati nei padiglioni da demolire esclusi Oculistica e Odontostomatologia

che oggi si registra una carenza di posti letto, di medici ed infermieri che costringe anche persone anziane a dover restare sui letti del Pronto Soccorso per diversi giorni prima di poter essere accolta nelle strutture ospedaliere pubbliche

con la presente raccolta firme Le chiedono

di voler riconsiderare la decisione di finanziare la demolizione dei seguenti padiglioni :

1. il Pad. Santa Maria che ha già oggi al suo interno ambulatori di ortopedia , radiologia , Centro Prelievi     recentemente ristrutturati   nonché sale chirurgiche per farne un prato ;

2. il Pad. Dansi Boffi per ricostituire nuovamente il reparto Dialisi già esistente e funzionante e ricavare anche un parcheggio a raso di 27 posti auto;

3. Il Pad. Cattaneo ex Geriatria che, abbandonato da 11 anni dall’Ospedale , ha 120 posti letto ed è il risultato della donazione di una famiglia Varesina .

Il tutto si tradurrebbe in un risparmio di circa € 17,2 milioni che potrebbero essere spesi per adeguare le strutture esistenti a ricevere Oculistica e Odontostomatologia ed anche ad assumere nuovi Medici ed infermieri per tutta la Provincia di Varese.

Con stima

Rasegna Stampa

raccoltafirme ospedale

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Cosa prevede il nuovo regolamento edilizio tipo

E’ suddiviso in due parti. Una parte sarà dedicata ai princìpi generali e una seconda parte alle disposizioni regolamentari comunali.
Appartengono ai princìpi generali: la definizione dei parametri urbanistici ed edilizi, la definizione degli interventi edilizi e delle destinazioni d’uso, le procedure da seguire per ottenere e depositare i titoli abilitativi, la modulistica unificata completa di elaborati da allegare, i requisiti generali delle opere edilizie, cioè limiti di altezza, densità e distanze tra edifici, le regole per gli immobili vincolati.
Le disposizioni regolamentari comunali conterranno invece le procedure interne, le norme su qualità, sostenibilità e requisiti tecnici complementari. In estrema sintesi, si legge nel decreto che occorrerà perseguire gli obiettivi di semplificazione, igiene pubblica, estetica, incremento della sostenibilità ambientale, superamento delle barriere architettoniche e riqualificazione urbana.
Il Regolamento edilizio tipo fissa un indice cui i Comuni dovranno attenersi. Quindi un impianto uguale ma su cui, almeno secondo l’attuale formulazione del decreto, potranno esserci diverse variazioni sul tema.
Entro l’aprile 2017 le Regioni recepiranno il Regolamento edilizio, poi la palla passerà ai Comuni ai quali le Regioni potranno riconoscere al massimo 180 giorni per adottarne uno proprio sulla base dello schema tipo. Entro ottobre 2017 il panorama delle normative edilizie dovrebbe anche a Varese apparire notevolmente semplificato.
In virtù di tali nuove disposizioni il gruppo “Varese cinque stelle” sollecita dunque l’Amministrazione Comunale affinché si faccia parte diligente nel recepire il RECENS21 presentato spontaneamente e gratuitamente lo scorso anno dal M5S in consiglio comunale. I cittadini lo attendono da decenni ed è oggi necessario per completare il lacunoso PGT varato dalla scorsa amministrazione.
Il RECENS21 è perfettamente in linea col regolamento edilizio tipo appena pubblicato ed è dai grillini di Varese ritenuto indispensabile per far ripartire anche a Varese un’economia di tipo circolare ossia nel segno dell’eco-sostenibilità e dell’elargizione di eco-incentivi previsti dai vari
enti istituzionali dello Stato. Il MU Varese cinque stelle è pronto a offrire la collaborazione dei propri esperti per illustrare alla commissione consigliare cos’è il RECENS21 e quali siano i vantaggi per i cittadini e per la città tutta.

Leggi anche il convegno "La casa a 5 Stelle".

Riflessioni sulla riforma costituzionale

Il dibattito sulla riforma costituzionale si sta attorcigliando sempre più su un dualismo di vedute troppo semplice ed anche fuorviante.
Da un lato la proposta, falsa e con conseguenze nefaste per  la democrazia, di snellire il processo legislativo conseguendo, al contempo, una significativa riduzione dei costi della politica mediante la riduzione dei senatori.
Dall'altra la sacrosanta accusa di voler regalare ai soliti amici, indagati od a rischio di indagine, siano  essi sindaci o consiglieri regionali, la comoda  copertura fornita dalla immunità parlamentare, accompagnata alla probabile inefficienza di amministratori locali costretti (poverini) al doppio lavoro e, quindi, inesorabilmente condannati all'improduttività (sempre ammesso che il nuovo senato debba poi produrre qualcosa di utile, fatto, questo, opinato negativamente da molti esperti con motivazioni sostanziali).
Personalmente, essendo stato formato secondo lo schema classico e di sicuro risultato di ragionare autonomamente piuttosto che uniformarsi acriticamente alle pensate di altri, desidero proporre alcune riflessioni :
1)    ammesso e concesso che il sistema del bicameralismo perfetto sia davvero obsoleto e da  liquidare  senza  troppe  nostalgie  o  sentimentalismi  formando  un  nuovo  senato, dimezzato nel numero di rappresentanti, vocato unicamente a migliorare la declinazione costituzionale delle autonomie locali eliminando o lubrificando frizioni e contrasti con il potere centrale in favore di un miglior servizio della politica verso i cittadini, non vedo proprio perché questo senato non debba poterlo eleggere direttamente il popolo;
2)    sono convinto che il sistema del bicameralismo perfetto adottato dai padri costituenti non sia affatto un sistema superato ma, piuttosto,  un meccanismo arruginito, incrostato dalla mala politica sopravvenuta alla tanto vituperata prima repubblica.
I padri costituenti non a caso avevano previsto un Senato formato da persone di età matura rispetto ai deputati della Camera, ed avevano, appunto, il compito di correggere, grazie alla maggiore esperienza, eventuali errori dettati dall'esuberanza di chi è più giovane. Se la politica che è sopravvenuta alla “detestata” prima Repubblica abbia finito con annullare il nobile compito dei Senatori divenuti, via via con l'affermarsi di leggi elettorali basate su principi maggioritari ormai del tutto opinabili, quasi unicamente strumento di baratto politico quasi mai finalizzato al conseguimento del bene comune, questo non significa che non si possa tornare ai sani principi originari.
Continuo a credere, quindi, in una Camera formata da persone per bene ed all'altezza del compito che proponga POCHE, BUONE LEGGI insieme ad un Senato di altrettanti “Signori” attempati che corregga o completi le norme sulla scorta della conoscenza concreta dettata dall'esperienza;
3)    nonostante anch'io, al principio degli anni '90, presi a criticare aspramente quella politica che credevo degradata inesorabilmente condannando a gran voce la prima Repubblica ed i suoi esponenti (ma si poteva mai immaginare che si potesse cadere ancor più in una voragine che ormai appare come un “Buco nero” cosmico ?!!), oggi mi convinco sempre più che l'essenza di quella politica fondata sulla CONCERTAZIONE/MEDIAZIONE tra interessi diversi sia da riscoprire e declinare secondo le circostanze storico economiche attuali.
Ricordiamoci che la prima repubblica e la sua politica fondata sulla ricerca del benessere diffuso ci ha portati ad essere la quarta potenza economica del mondo. Gli italiani stavano generalmente, relativamente bene e la povertà era piuttosto circoscritta.
Certamente non si contavamo oltre 4,5 milioni di poveri assoluti che oggi l'ISTAT stima nel suo rapporto annuale sulla povertà in Italia e che sono il frutto di una politica degenerata che negli ultimi venti anni ha concesso (grazie anche alla riforma “Bassanini”) a centinaia di migliaia di persone, collegate direttamente o indirettamente alla classe politica, di trovarsi tra le mani veri e propri patrimoni senza aver dato un contributo reale alla crescita del paese e della pura speculazione finanziaria che ha prevalso sulla ricchezza prodotta con il lavoro e la produzione di beni concreti.              

Valerio Montonati

Per essere cittadini e non sudditi di Ferdinando Imposimato

La riforma del Senato è una minaccia grave alla democrazia: attribuisce enormi poteri al premier e depotenzia tutti gli altri organi costituzionali a vantaggio del governo.

Aristotele, il più grande filosofo della politica, affermò: “Mai dare troppi poteri a chi governa. La passione sconvolge, quando è al potere, anche l'uomo migliore”.

Italicum e riforma del Senato causano, con una minoranza di parlamentari divenuta illegittima maggioranza, la dittatura personale del primo ministro e l'asservimento a lui di Parlamento, giustizia, istruzione e informazione. La conseguenza sarà la fine dell'alternanza e della libertà, cardini della democrazia.

Sinteticamente votare no al referendum equivale a restare CITTADINI e non essere retrocessi a sudditi.

SCUOLA – come si faceva una volta…

Quando il Sindaco di Varese Davide Galimberti unitamente alla sua Giunta, considerato:

  • · i diversi bisogni alimentari degli studenti;
  • · le odierne molteplici intolleranze alimentari degli studenti;
  • · le variegate abitudini alimentari delle famiglie degli studenti;
  • · le molteplici insoddisfazioni delle famiglie sul rapporto qualità/prezzo (sempre in aumento) del pasto;
  • · il parere favorevole espresso dalla Corte d’Appello di Torino;
  • · il parere favorevole espresso dall’assessore Aprea di Regione Lombardia;

faranno propria l’iniziativa di concedere (con decreto sindacale) agli studenti di tutte le scuole di Varese dotate di mensa scolastica di poter portarsi (in via facoltativa) il pasto da casa per consumarlo durante l’orario di refezione?

Com’è noto il M5S non fa parte del Consiglio Comunale pertanto il gruppo “Varese cinque stelle” sosterrà qualunque gruppo consigliare qualora se ne facesse carico evidenziandone la paternità della proposta.

http://www.lombardia5stelle.it/2016/09/15/schiscetta-a-scuola-si-di-regione-lombardia-alla-mozione-m5s/